Una guida completa e dettagliata alle 10 cose da fare e vedere a Venosa
Patria del poeta latino Quinto Orazio Flacco e uno dei Borghi più belli d’Italia, Venosa è una splendida città dove il passato è ancora vivo. Pregevole per il suo patrimonio architettonico e circondata dalla natura del Vulture Melfese, è patria di uno dei prodotti più pregiati della Basilicata, il celebre vino Aglianico del Vulture DOC.
1. Visitare il Castello ducale del Balzo
Foto credits fineart
Uno dei monumenti più prestigiosi di Venosa è il maestoso Castello Aragonese, costruito nel 1470 per ordine del duca Pirro del Balzo. Nata come fortezza, il castello venne trasformato in residenza nobile durante il 1600 e oggi è perfettamente conservato e visitabile in tutta la sua bellezza. La costruzione è magnifica con le 4 torri cilindriche e le mura massicce e oggi ospita al suo interno la Biblioteca Comunale e il Museo Archeologico, dove sono raccolti i reperti delle aree archeologiche di Notarchirico e dell’antica Venusia.
2. Scoprire la produzione dell’Aglianico del Vulture
Foto credits beverfood.com
Venosa è uno dei cuori produttivi del prestigioso vino Aglianico del Vulture, già decantato dal poeta romano Orazio. Una giornata a Venosa non può non essere dedicata alla scoperta di questo vino storico, dal profumo delicato di frutti neri maturi e dal sapore inconfondibile. Se siete curiosi di scoprirne i segreti produttivi, l’azienda Re Manfredi organizza visite guidate, previa prenotazione, nella sua cantina Terre degli Svevi. Ha anche un wine shop dove offre la possibilità di degustare i vini prima dell’acquisto.
3. Ammirare il Complesso della Santissima Trinità
(credit_docPFR da juzaphoto.com)
Se vi affascinano i monumenti storici, non perdete una visita al Complesso della Santissima Trinità, uno dei più importanti siti monumentali del meridione. La struttura si compone della Chiesa Antica, il corpo più massiccio riservato al monastero e ad accogliere i pellegrini, del Battistero, probabilmente una chiesa paleocristiana con due vasche battesimali e, soprattutto, della Chiesa Incompiuta. È un impianto ecclesiale di epoca normanna mai portato a termine, ma anche così è uno splendido esempio di architettura antica.
4. Visitare il Parco Archeologico
(credit_hotelvenusia.com)
Adiacente al Complesso della Santissima Trinità si trova il Parco Archeologico, un luogo ricco di fascino che racchiude rovine che vanno dall’epoca romana a quella medievale. Il percorso vi porterà ad ammirare due domus risalenti al II secolo a.C., il complesso termale in cui si distinguono ancora lo spogliatoio e i diversi ambienti, oltre a bellissimi mosaici a tema marino, e l’anfiteatro romano, arena di 70 metri che si ipotizza potesse ospitare fino a 10.000 spettatori.
5. Gustare i sapori tipici
(credit_tripadvisor)
A Venosa la buona tavola si distingue per sapori decisi e tradizionali che raccontano la vocazione contadina del borgo. Tra i primi più caratteristici troverete i cavatelli fatti in casa con cime di rapa (e a volte con aggiunta di peperone crusco) e la past’ e tar’ cucòzz, penne con talli di zucca e pomodori pelati. Tra i secondi, invece, è molto diffuso il baccalà con peperoni cruschi, tipico in tutta la Basilicata. Potete scoprire queste e molte altre delizie alla Locanda Oraziana, trattoria a conduzione familiare specializzata nei piatti della tradizione. Da assaggiare, il baccalà fritto con purea di fave e peperone crusco e le orecchiette all’oraziana.
6. Visitare le catacombe ebraiche
Le bellezze di Venosa proseguono nel sottosuolo: sotto la collina della Maddalena, appena fuori dalle mura fortificate, si possono visitare le catacombe ebraiche, dimostrazione della presenza di una consistente comunità ebraica tra il IV e il IX secolo. Scavate interamente nel tufo e articolate in diversi cunicoli con loculi e nicchie, presentano numerosi graffiti e iscrizioni perfettamente conservati . Il sito è visitabile con una guida, previa richiesta scritta alla sede del Ministero dei Beni Culturali di Venosa.
7. Scoprire la casa di Quinto Orazio Flacco
(credit_thearkofgrace.com)
In un vicolo vicino Piazza Orazio potrete ammirare e visitare quella che dovrebbe essere la casa natale del poeta Quinto Orazio Flacco, che nacque proprio a Venosa nel I secolo a.C. Si tratta di un piccolo e affascinante edificio romano patrizio, composto da una stanza termale e da un altro vano rettangolare. Ma al di là del suo valore architettonico è un luogo di suggestione molto particolare, in cui immaginare il celebre poeta comporre i suoi versi, giunti fino a noi attraverso i secoli.
8. Dormire in agriturismo
(credit_tripadvisor)
A Venosa si può dormire nel borgo antico in uno dei numerosi bed & breakfast, ma l’esperienza da non perdere è quella di alloggiare in un agriturismo. Lo potete fare presso Tenuta Lagala, azienda agricola che produce vino e olio, e che è stata adibita anche ad accogliere gli ospiti. Potrete alloggiare in camere suggestive ricavate dalla ristrutturazione di antichi locali agricoli e del silos, nuotare nella bella piscina immersa nel verde e gustare ottimi piatti tipici e il vino dell’azienda nel Ristorante e nel Wine Shop della tenuta.
9. Regalare una cena gourmet
(credit_touringclub.it)
Non solo tradizione: a Venosa troverete anche locali che hanno scelto di reinterpretare le ricette tipiche del territorio. Prenotate da Al Baliaggio, ristorante in un palazzo del 1400 in cui il giovane chef-patron rielabora la cucina tradizionale utilizzando solo prodotti locali. Ottimo anche L’Incanto, ristorante tra i viottoli del centro storico dove è possibile assaggiare una delle più interessanti interpretazioni della cucina del territorio, un intelligente recupero di prodotti locali ed estrose riproposizioni di ricette antiche.
10. Sorseggiare un bicchiere di vino in Piazza Castello
(credit_pagina facebook enoteca regionale lucana)
Il ritrovo preferito dagli abitanti di Venosa è Piazza Umberto I, detta piazza Castello per via della massiccia presenza del castello aragonese. È il salotto della cittadina, dove rilassarsi sedendosi ai tavoli di uno dei molti bar, e sorseggiare un calice di Aglianico stuzzicando tipicità locali.