Una guida completa e dettagliata alle 10 cose da fare e vedere a Sant’Arcangelo
Immerso nel cuore della Val d’Agri, Sant’Arcangelo è adagiato su un colle di 388 metri, in un angolo di Basilicata dove lo stress della vita quotidiana è solo un lontano ricordo. Il borgo è incantevole con palazzi gentilizi, chiese e torri, ed è arricchito da percorsi culturali di grande valore, prodotti gastronomici semplici e genuini e una natura avvolgente.
1. Visitare l’Abbazia di Santa Maria d’Orsoleo
Il monumento più famoso di Sant’Arcangelo è l’Abbazia di Santa Maria d’Orsoleo, complesso conventuale immerso nel bosco a circa 4 km dal paese. Risalente al 1474, è stato un importante centro culturale e luogo di accoglienza, tanto che al tempo era dotato di biblioteca, farmacia, mulino, forno, nevera, frantoio e cisterne. Caduto in rovina dopo la soppressione degli ordini monastici del 1861, oggi è stato recuperato. Sono punti di forza il ciclo di affreschi che decora i due chiostri e la chiesa, al cui interno si trovano preziose tele seicentesche e un coro ligneo barocco.
2. Visitare il Museo Scenografico
All’interno dell’Abbazia di Santa Maria d’Orsoleo è stato inaugurato il Museo Scenografico, aperto sabato e domenica, e durante la settimana su prenotazione. Il percorso museale è dedicato all’approfondimento della storia del convento e della vita monastica che vi è svolta, raccontate tramite una serie di installazioni multimediali che rendono la visita molto immersiva. Tra narrazioni sonore, effetti scenografici e filmati in 3D, vi sembrerà che il convento torni in vita.
3. Ammirare le torri del borgo
Poco distante dall’Abbazia spicca tra i boschi la Torre Molfese (nota anche come Torre Mederico): situata nell’omonima contrada e già citata in una pergamena del 1616, venne eretta probabilmente a tutela dei viandanti diretti al monastero. Restaurata nel 1996, oggi ospita una raccolta di foto della civiltà contadina ed è sede del Centro Regionale Lucano dell’Accademia di Storia dell’Arte Sanitaria e Centro Studi sulla Popolazione. La torre viene aperta saltuariamente al pubblico, soprattutto in occasione di convegni e iniziative sul territorio.
4. Scoprire Palazzo della Cavallerizza
Tra i molti palazzi che arricchiscono le vie di Sant’Arcangelo, Palazzo Cavallerizza è il più conosciuto. Si trova a circa 3 km dal centro abitato, venne edificato nel Medioevo dalla famiglia De Marra e, nel corso dei secoli, fu sede di uno degli allevamenti di cavalli più importanti del Sud Italia. Oggi si possono ammirare sono alcuni ruderi delle mura perimetrali, una parte delle scuderie, della dimora dei principi e della grande scala principale e la carriera, che risulta essere la parte meglio conservata.
5. Entrare nella chiesa madre di San Nicola di Bari
Le vie di Sant’Arcangelo ospitano diverse architetture religiose di un certo interesse artistico e storico. Merita una visita, tra tutte, la chiesa madre dedicata a San Nicola di Bari, che all’interno ospita pregevoli opere d’arte, in particolare una fonte battesimale che risale al 1400 e un prezioso ciclo di affreschi del XVIII secolo, attribuiti al pittore Francesco Lanza.
6. Gustare i sapori locali
Borgo dalla vocazione agricola, Sant’Arcangelo ha un tipo di cucina che evoca proprio la sua anima pastorale. Sono molto diffusi salumi e formaggi prodotti in loco, e in tavola spiccano soprattutto le eccellenti paste caserecce, conditi con i sughi più tradizionali della Basilicata e accompagnate da calici di vini lucani. Potete averne un assaggio al Bar Trattoria Grillo, locale dall’atmosfera informale famoso proprio per la sua pasta fatta in casa. Ottimi anche gli antipasti, con assaggi di prodotti delle aziende del territorio, e la carne di qualità elevata.
7. Acquistare salumi e formaggi tipici
Se siete appassionati di formaggi, non mancate di passare nel punto vendita della Fattoria Malaspina – Caseificio Valle dell’Andro nella frazione di San Brancato. Il caseificio è specializzato in formaggi a km 0, e nel negozio propone delizie come caciocavallo e stracciatella, burrata, formaggi freschi e stagionati. Se preferite la carne, invece, raggiungete I Sapori dei Briganti: è una macelleria che propone carni solo dei propri animali, salumi preparati artigianalmente e una selezione di prodotti tipici, tra cui pasta, legumi e prodotti dolci e salati.
8. Passeggiare nel centro storico
Il modo migliore di conoscere Sant’Arcangelo è passeggiare tra le vie del centro storico, un labirinto composto di stradine, scalinate e vicoli che creano degli scorci molto suggestivi. Tra le vie caratteristiche avrete modo di ammirare palazzi gentilizi, chiese custodi di opere preziose, fontane e, tra una casetta e l’altra, un panorama suggestivo sulla tranquilla campagna della Val d’Agri che circonda il borgo.
9. Visitare la chiesa di San Rocco
Tra i luoghi di culto di Sant’Arcangelo merita una vista la chiesa di San Rocco, che all’interno custodisce alcune delle opere d’arte più pregevoli del borgo. In particolare, la chiesa si distingue per il grande affresco del XVIII secolo che raffigura la Madonna e i Santi, e per una pala d’altare che è ritenuta una delle opere più pregevoli del tardo Seicento lucano. Molto interessanti anche gli altari lignei, un crocifisso settecentesco e una serie di dipinti databili XVII-XVIII secolo.
10. Fotografare le Murge Molfese
Raggiungete la contrada Monte Cellese, parte dei 188,47 km² che costituiscono il territorio di Sant’Arcangelo, per scoprire una vera particolarità locale. Sono le Murge Molfese, una coppia di monoliti naturali alti più di 30 metri che spiccano tra le colline sinuose della campagna. Sono rocce naturali, erose dagli agenti atmosferici nel corso dei secoli, perfette per chi vuole scattare una foto ricordo fuori dal comune. Uno dei due monoliti è sormontato da una colombaia, fatta installare negli anni Trenta dalla famiglia Molfese, che per le proprietà in zona dà il nome al complesso.