Una guida completa e dettagliata alle 10 cose da fare e vedere a San Chirico Raparo
Arroccato su uno sperone roccioso a 780 metri di altitudine, San Chirico Raparo domina la valle del Racanello, affluente dell’Agri. È un borgo di circa 1.000 abitanti, circondato da una natura affascinante parte del Parco Nazionale dell’Appennino Lucano Val D’Agri Lagonegrese, ed è luogo ideale per trascorrere vacanze tranquille tra montagne, architetture caratteristiche e buon cibo.
1. Ammirare l’Abbazia di Sant’Angelo al Monte Raparo
Il monumento più celebre di San Chirico Raparo l’Abbazia di Sant’Angelo al Monte Raparo, situata in una suggestiva contrada alpestre alle falde del monte. È uno dei più importanti esempi di insediamento monastico del Sud Italia, fondata nel X secolo e eletta come Monumento Nazionale nel 1927. Dopo un lungo processo di recupero e restauro, l’abbazia oggi è tornata al suo antico splendore, ed è affascinante con la sua chiesa sormontata da una cupola, e la navata interna impreziosita da arcate laterali.
2. Scoprire la Grotta di Sant’Angelo
Il sottosuolo dell’Abbazia nasconde una preziosa grotta, sede dell’antico Cenobio: è la Grotta di Sant’Angelo, raggiungibile con un’ampia scalinata dove si nascosero i monaci basiliani per sfuggire alle persecuzioni del X secolo. Lo spazio è ricco di stalattiti e stalagmiti, si possono ancora ammirare le celle dei monaci e preziose testimonianze del loro culto legato a San Michele, tra cui un affresco rupestre, numerose gallerie e vasche rituali bagnate dalla fonte Trigella, legata al mito di Capripede e Ripenia del poeta Giovanni Pontano.
3. Passeggiare nel centro storico
Imperdibile una passeggiata nel centro storico di San Chirico Raparo, un concentrato di viuzze, case caratteristiche e edifici di grande fascino. Si accede alla zona più antica del paese percorrendo la salita di via Duomo, e durante la passeggiata si possono scoprire i ruderi del castello, palazzi nobiliari come Palazzo Ferrara (XIX secolo) con il suo portale in pietra, e poco lontano dal centro storico Palazzo Barletta, che conserva arazzi e mobili d’epoca, e le molte chiese e cappelle dall’architettura pregevole.
4. Visitare le chiese del paese
Le vie di San Chirico Raparo sono costellate di architetture religiose. La più importante è il Duomo Parrocchiale dei Santi Apostoli Pietro e Paolo, suggestiva con la facciata settecentesca: all’interno conserva un crocifisso del 1300 proveniente dall’Abbazia, un polittico e una fonte battesimale del 1500. Risale invece alla fine del XVIII secolo la cappella di Sant’Anna, uno dei luoghi di culto meglio conservati del borgo: all’interno si può ammirare il pavimento originale in cotto e pietra locale.
5. Conoscere il Museo Sartoria Giovanni Missanelli
Tra le vie del borgo si trova una preziosa testimonianza di una delle arti più pregevoli di San Chirico Raparo. È il Museo Sartoria Giovanni Missanelli, antico laboratorio di sartoria convertito uno spazio espositivo che raccoglie la collezione del sarto Giovanni Missanelli, un percorso attraverso strumenti della sartoria, manifatture sartoriali realizzate tra il 1700 e il 1970 e una raccolta di ferri da stiro databili tra il 1400 e il 1970. Trattandosi di un museo privato, prima della visita è bene contattare la struttura tramite i canali ufficiali del complesso.
6. Assaggiare i sapori locali
La cucina di San Chirico Raparo è di tipo montano e pastorale. La parola d’ordine è genuinità: a dominare le tavole sono le paste fatte in casa – tra cui i rascatielli, ricchitelle, maccarun, lahanelle – conditi con sughi della tradizione. Un piatto particolarmente diffuso e apprezzato è l’Arrappata, un misto di legumi diventato simbolo della gastronomia locale. Potete avere un assaggio di sapori locali da Il Giardino, ottimo ristorante di cucina tradizionale ma anche apprezzato per la sua pizza, condita con ingredienti tipici della Basilicata.
7. Dormire nel borgo
Se cercate un alloggio tranquillo dove rilassarvi, la soluzione perfetta è Villa RosaMaria. Si trova nel cuore del paese, e accoglie gli ospiti in appartamenti all’interno di una struttura caratteristica tutta di pietra. A disposizione anche Le Petit Spa, un angolo benessere panoramico con bagno turco, sauna e vasca idromassaggio, e anche un apprezzato ristorante. Sono ottimi alloggi anche la Foresteria delle Naiadi, b&b comodo e piacevole perfetta base per esplorare il paese, e l’Agriturismo ‘U Vardar, immerso nel verde e con camere o appartamenti indipendenti.
8. Scoprire le sorgenti
San Chirico Raparo rientra nel territorio del Parco Nazionale dell’Appennino Lucano Val D’Agri Lagonegrese ed è circondata da una natura rigogliosa e benefica tutta da scoprire. In particolare, con una facile passeggiata potete scoprire due sorgenti che sgorgano alle pendici del Monte Raparo. Sono la Sorgente Santa Quaranta e la Sorgente Cortignano, entrambe di acqua sulfurea. Per questa loro caratteristica, le due fonti sono da sempre ritenute particolarmente benefiche, soprattutto per la cura delle malattie della pelle e dei reumatismi.
9. Fare trekking nel bosco e in montagna
L’ambiente che circonda San Chirico Raparo permette agli appassionati di attività outdoor tante opzioni per camminare e il gruppo escursionistico A.S.D. Lupi del Raparo organizza varie escursioni in zona. Molti sentieri attraversano il bosco Sella del Titolo, mentre altri percorsi superano gli alberi e portano a raggiungere la cima del Monte Raparo (1764 metri di altitudine). Per un’avventura più adrenalinica, la compagnia SudXtreme organizza escursioni in Quad sul Monte Raparo: si parte dalla vicina Castelsaraceno e si attraversano San Chirico Raparo, Spinoso e San Martino d’Agri.
10. Partecipare alle feste tipiche
San Chirico Raparo organizza diverse feste tradizionali. La Festa Patronale si svolge dal 15 al 18 luglio di ogni anno ed è l’evento dedicato a celebrare i Santi Patroni San Chirico e Santa Sinforosa. Il primo e il secondo giorno sono dedicati rispettivamente al patrono massimo San Chirico e alla Madonna del Carmine, mentre gli ultimi due giorni sono tutti per Santa Sinforosa, celebrata con processioni e con il particolare momento dell’Inno eseguito dalla banda. Molto caratteristico anche il Ferragosto Sanchirichese, in particolare per il Gioco delle “Pignate”, il tradizionale gioco della pentolaccia con premi offerti da aziende e attività commerciali del paese. L’evento è arricchito anche da degustazioni di piatti tradizionali e da musica popolare.