Roma non è così lontana dalla Basilicata. Si può raggiungere in molti modi, tutti molto comodi: in treno, in autobus o con mezzi propri. La scelta del mezzo con cui spostarsi dalla capitale alle città e/o ai borghi lucani permette di definire itinerari di viaggio estremamente interessanti. E diversificati.
In treno, ad esempio, si può scoprire la Lucania muovendosi da ovest a est, in un intreccio di scenari mutevoli e cangianti, a cominciare da Muro Lucano, borgo tra i più belli d’Italia e teatro di alcune delle battaglie se non più significative, almeno più scenografiche della storia antica, passando per Potenza, Ferrandina e, infine, Metaponto, dove i paesaggi si fanno assolati e il mare ci investe con echi di Magna Grecia ancora intatti.
In auto, in moto o in camper, invece, si può percorrere la Basilicata dell’entroterra, quella più magica, tra Melfi, in cui ancora risuona il rumore degli zoccoli del cavallo di Federico II; Acerenza con la sua maestosa cattedrale e le sue leggende; Irsina con i suoi tesori d’arte per arrivare, infine, a Matera e ai suoi Sassi, patrimonio dell’Unesco.
Da Roma alla Basilicata in treno
Arrivare in treno da Roma alla Basilicata è possibile. Ecco come, in un itinerario straordinario e comodo. Alla scoperta di cosa vedere e cosa fare in 3 o in 4 giorni in Basilicata. Si parte dalla stazione di Roma Termini con i treni ad alta velocità fino a Salerno per poi proseguire verso Potenza (o Matera) con il servizio autobus di Freccia link, Italo bus, oppure con i treni regionali. In alternativa, si può partire comodamente in intercity sulla tratta Roma- Taranto.
Prima Tappa: Muro Lucano
La prima tappa del percorso in treno da Roma in Basilicata è Muro Lucano, uno dei borghi più belli d’Italia. Viaggiando in intercity, è possibile fermarsi alla stazione Bella – Muro e prendere un bus regionale. Muro Lucano dista 8 chilometri. Il momento più emozionante per arrivare è la sera, quando le luci conferiscono alle case un aspetto da presepe. Il consiglio è incamminarsi tra le strette viuzze fino al castello medievale, teatro dell’uccisione della regina Giovanna I d’Angiò nel 1328. Non sempre è aperto al pubblico, ma lo scenario che si apre alla vista – da una parte all’altra, è straordinario. Scopri qui le 10 Cose da fare a Muro Lucano
Un piccolo consiglio: Poiché i bus locali dalla stazione di Bella-Muro a Muro Lucano possono non essere troppo frequenti, è preferibile concordare un passaggio con l’albergatore di riferimento presso il borgo.
Seconda tappa: Potenza
La seconda tappa del percorso in treno da Roma in Basilicata è Potenza, il capoluogo di regione. Si tratta di una sosta “fuori dagli schemi” che consente di fare esperienze affascinanti. A pochissima distanza dalla stazione Inferiore, infatti, è possibile ammirare il Ponte Musmeci, la prima opera di architettura contemporanea italiana riconosciuta come “Bene Culturale” dal Ministero dei Beni Culturali. Il modo migliore per osservarlo è dal basso, dal Parco fluviale del Basento. Altra imperdibile tappa potentina sono le scale mobili: le più lunghe d’Europa. Infine, per immergersi nella storia antica e affascinante della città e dei suoi dintorni, si può percorrere via Pretoria, nel centro storico. È la strada più iconica di Potenza e, nei pressi, in via Andrea Serrao, si trova il museo archeologico nazionale Dinu Adamesteanu. Un gioiello di fascino con reperti di epoca osca, greca e romana. Scopri le 10 cose da fare a Potenza.
Terza tappa Ferrandina
La terza tappa dell’itinerario tra Roma alla Basilicata è Ferrandina. Una distesa incantata di storia e di ulivi abbracciano il borgo fatto di casette bianche che si rincorrono tra i “casaleni”, fitte scale e viuzze. Qui si produce la famosa Oliva infornata che consigliamo di assaggiare. La passeggiata ideale inizia da Corso Vittorio Emanuele per giungere al complesso di San Domenico dove si rimane incantati dalla cupola ricoperta da maioliche. Si prosegue fino a Santa Maria della Croce, in piazza del Plebiscito dove si trovano i ritratti lignei dei sovrani Federico I d’Aragona e Isabella del Balzo. Infine, non si può lasciare Ferrandina, prima di aver dato uno sguardo alle rovine dell’antico castello di Uggiano con ciò che resta di Obelanon la città madre di Ferrandina. Uno scenario dal sapore fantasy. Scopri le 10 cose da fare a Ferrandina.
Avendo a disposizione un giorno in più, è possibile fare una gita a Matera, la città dei Sassi. Dalla stazione di Ferrandina, una navetta conduce in piazza Matteottti, quasi in pieno centro. È un servizio delle FAL Ferrovie Appulo Lucane. Qui gli orari delle coincidenze.
Quarta tappa Metaponto
Ripartendo da Ferrandina, l’ultima tappa di questo viaggio in treno da Roma alla Basilicata è Metaponto per poter godere a pieno dell’estrema varietà di paesaggi e di offerta turistica della Basilicata. Con la possibilità di rilassarsi nel caldo mare Ionio lucano. Impossibile, non concedersi una visita al Parco Archeologico, il cui monumento più celebre sono le Tavole Palatine. Si tratta dei resti del maestoso tempio dorico del VI secolo a. C. dedicato alla dea Hera. Su alcune delle 15 colonne rimaste sono ancora visibili tracce dell’antico stucco. Nella Riserva naturale di Metaponto, è possibile avvistare le tartarughe Caretta caretta che scelgono questo posto per nidificare. Scopri 10 cose da fare a Metaponto.
Da Roma alla Basilicata in auto, moto o camper
Viaggiare da Roma alla Basilicata con un mezzo proprio consente un’estrema libertà di viaggio che permette di addentrarsi in alcuni tra i paesaggi più spettacolari della Basilicata, anche concedendosi di guidare su strade poco trafficate e tra paesaggi e borghi che, molto spesso, sembrano aver attraversato incolumi lo scorrere del tempo.
Prima tappa: Melfi
Melfi è un gioiello nell’entroterra della Basilicata. È stato uno dei luoghi più amati da Federico II e raccoglie in sé tutta la magia e le suggestioni medievali. Il merito è soprattutto del suo sorprendente castello. Qui Federico II fece redigere le Costituzioni melfitane, una complessa summa di leggi dalla modernità straordinaria Nella fortezza è possibile visitare uno splendido museo dove sorprende, in particolare, il luminoso e abbagliante sarcofago di Rapolla, che prende il nome dal luogo in cui è stato trovato. Ma non è l’unica meraviglia di Melfi. Oltre ad assaggiare dell’ottimo vino Aglianico del Vulture, è possibile visitare la Chiesa Rupestre di Santa Margherita che si trova appena un chilometro dal paese, sulla statale 303 in direzione di Rapolla. I suoi affreschi sono dardi di luce medievale. Scopri le 10 cose da fare a Melfi
Seconda tappa: Acerenza
La seconda tappa del percorso da Roma alla Basilicata in auto, in moto o in camper è uno dei borghi più belli d’Italia: Acerenza, la città cattedrale. È chiamata così per la stupefacente bellezza della sua chiesa madre dedicata a Santa Maria Assunta. È imponente e bellissima. La costruzione risale all’anno Mille ed è uno scrigno di opere d’arte. Inoltre, è famosa anche per custodire misteri – si vocifera – legati al conte Dracula e al Sacro Graal… Ma ciò che di Acerenza rimane indelebile è la gentilezza della gente e la maestria degli intagliatori nel museo dell’artigianato rurale. Scopri le 10 cose da fare ad Acerenza
Un piccolo consiglio per i più piccoli: poco fuori da questo borgo seducente, si trova un allevamento di Alpaca che organizza molte attività con questi dolcissimi animali
Un piccolo consiglio per i golosi: ad Acerenza, Vincenzo Tiri produce – tutto l’anno – il miglior panettone d’Italia. Ma, tutti i suoi dolci – rigorosamente lievitati – sono da assaggiare.
Terza tappa: Irsina
Irsina è uno dei borghi più belli d’Italia. È a circa 600 metri sul livello del mare. È un comune da scoprire girovagando per le strade: tutto sembra voler mostrare una luminosa bellezza, come i campi di grano che all’inizio dell’estate tinteggiano il paesaggio. Ma è soprattutto nella chiesa di Cattedrale di Santa Maria Assunta che si rimane a bocca aperta: tra l’odore dell’incenso appare il volto di Sant’Eufemia. È un Capolavoro ligneo, di una dolcezza assoluta. Ed è attribuito ad Andrea Mantegna. Scopri le 10 cose da fare a Irsina
Quarta tappa: Matera
Su Matera c’è ben poco da dire: è talmente bella da lasciare senza fiato, come accadde a Carlo Levi quando si trovò qui per la prima volta. I Sassi innervano una meraviglia resa ancora più intensa dai potenti graffi del torrente Gravina sulle rocce e dai versi del falco grillaio che s’intonano tra le case più antiche, in estate. Patrimonio Unesco, si possono trascorrere ore a passeggiare nel Sasso Barisano e nel Sasso Caveoso, come anche nelle affascinanti chiese rupestri (se ne contano oltre 150). Del tutto inaspettato, poi, è il Musma, il museo della scultura di Matera a Palazzo Pomarici, nei Sassi. Una commistione tra moderno e arcaico che rende tutto ancora più seducente. Scopri le 10 cose da fare a Matera
Come arrivare da Roma in Basilicata
In Autobus, le autolinee Liscio collegano Potenza e Matera a Roma in poco più di 4 ore, partendo dal piazzale degli autobus a Tiburtina.
In Treno, si può partire dalla stazione di Roma Termini con i treni ad alta velocità fino a Salerno per poi proseguire verso Potenza (o Matera) con il servizio autobus di Freccia link, o Italo bus, oppure con i treni regionali. In alternativa, si può partire comodamente in intercity sulla tratta Roma- Taranto.
Indicazioni stradali
Da Roma a Melfi: Prendere l’autostradaA1/E45. Poi prendere l’A16/E842 in direzione di Bari fino a Candela. Imboccare SS655 e SP Melfi Ofanto/SS658 in direzione di Via S. Sofia a Melfi – Tempo di percorrenza: 3 ore e 45 minuti circa.
Da Melfi ad Acerenza: Prendere la Strada Statale SS658 – Tempo di percorrenza: circa un’ora.
Da Acerenza a Irsina: Imboccare la la Strada Statale SS96bis- Tempo di percorrenza circa 50 minuti
Da Irsina a Matera: Prendere la Strada Statale SS655 – Tempo di percorrenza: circa 40 minuti
(Alessandra Accardo)