Una guida completa e dettagliata alle 10 cose da fare e vedere a Melfi
Incastonato nell’entroterra della Basilicata, Melfi è un piccolo gioiello ricco di storia. Affascinante e antico, il borgo è la meta ideale per chi cerca una vacanza tranquilla ma ricca di bellezza, fuori dalle rotte turistiche più frequentate.
1. Visitare il Castello Normanno
Il simbolo più conosciuto di Melfi è il suo massiccio castello, il più noto della Basilicata che, con la sua sagoma imponente svetta sulla collina che domina il paese. La sua storia è legata a Federico II, che lo restaurò e lo ampliò durante il suo regno, portandolo al massimo splendore. A caratterizzarlo ci sono le dieci torri e i maestosi ingressi, compreso quello principale che oggi è un ponte, un tempo levatoio. È possibile visitarne anche l’interno, che ospita il Museo Archeologico Nazionale del Melfese.
2. Mangiare in un’osteria tipica
Melfi è un borgo piccolo e tranquillo, e le serate si trascorrono impegnandosi in una delle attività preferite dell’uomo: mangiare. Sono tante le osterie tipiche dove fare una bella scorpacciata di prodotti locali. Tra quelli da assaggiare ricordate i peperoni in pastella, ma soprattutto la maccaronara, piatto melfitano per eccellenza: maccheroni locali di forma squadrata, da condire con sugo di maiale o coniglio. Obbligatoriamente il piatto si accompagna con il celebre rosso locale Aglianico del Vulture Superiore, mentre il pasto si conclude con il liquore di cedro, tipico della zona.
3. Sognare a occhi aperti nei Palazzi di Melfi
Oltre al suo maestoso castello, Melfi è nota anche per i molti palazzi d’epoca nascosti tra i vicoli cittadini, che vi catapulteranno indietro nel tempo. Il più famoso e affascinante è il Palazzo Vescovile in Piazza Duomo, sede del Museo Diocesano e conosciuto per le maestose sale affrescate. Il palazzo ha anche dei rigogliosi giardini, che spesso sono teatro di manifestazioni ed eventi culturali, soprattutto durante la stagione estiva.
4. Un tour del vino presso la Cantina Carbone
Il vino è un prodotto pregiato di Melfi e di tutta la zona del Vulture, e per scoprire come nasce è possibile visitare la Cantina Carbone. L’azienda locale, infatti, apre le porte della sua cantina per una visita guidata alla scoperta della produzione vinicola. Un viaggio nel tempo che porta alla scoperta del territorio stratificato dalle eruzioni vulcaniche in cui cresce questa particolare uva, e dei vini della Cantina Carbone, profondamente legati a Melfi. Le visite sono sempre possibili, previa prenotazione.
5. Scoprire la Chiesa Rupestre di Santa Margherita
Non solo Matera: anche Melfi ha la sua chiesa rupestre, un gioiello che merita di essere scoperto. È la Chiesa Rupestre di Santa Margherita e si trova appena fuori il paese, al chilometro 1 della statale 303 (direzione Rapolla). Scavata direttamente nel tufo, ha nei numerosi affreschi che ne ricoprono le pareti, perfettamente conservati anche grazie a un attento lavoro di restauro, la sua parte più interessante. Un autentico gioiello medievale che gli appassionati di storia non possono perdere.
6. Passare un weekend alla Sagra della Varola
Programmate una gita a fine ottobre per partecipare a una delle feste più caratteristiche di Melfi: è la Sagra della Varola, che celebra la particolare castagna diffusa nel territorio dopo che Federico II la importò dalla Turchia. La sagra è il penultimo fine settimana di ottobre, e per due giorni le strade di Melfi si riempiono di stand a forma di baite di legno dove è possibile trovare un’incredibile varietà di prodotti a base di varola, tra cui dolci, gelati, birra, pizza, carne e vino Aglianico del Vulture. Ad accompagnare il tutto spettacoli, concerti di musica popolare, mercatini e visite guidate ai monumenti della città.
7. Scoprire il fascino della Melfi sotterranea
Il sottosuolo di Melfi è ricco di segreti tutti da scoprire: il borgo, infatti, si appoggia su una serie di cunicoli e tunnel che collegano, attraverso il sottosuolo, ogni punto della città. Tra questo dedalo segreto, che purtroppo non è visitabile, si trovano anche le antiche cantine sotterranee, alcune valorizzate affinché i visitatori possano avere un assaggio di questo mondo antico e nascosto. Le più celebri sono le Cantine Bassettieri, a cui si accede attraverso una scalinata all’ingresso di Via Bagno: una visita suggestiva di un ambiente storico, arricchito da oggetti d’epoca che ne raccontano la storia.
8. Gita di una giornata ai Laghi di Monticchio
Se soggiornate a Melfi per più giorni, uno dovete dedicarlo a scoprire le bellezze naturali del territorio del Volture. Ad appena 17,6 km dal borgo si trova una delle mete più apprezzate, i Laghi di Monticchio, affascinanti bacini d’acqua che occupano gli antichi crateri vulcanici del Monte Vulture. Rinomati per la ricca flora e la fauna selvatica, i laghi sono famosi anche per la purezza delle loro acque: non a caso, proprio qui si trova una delle sorgenti più rinomate d’Italia.
9. Una passeggiata nel centro storico
Il centro storico di Melfi è perfettamente conservato, tanto che è facilmente distinguibile la classica impronta medievale. Racchiuso all’interno delle mura fortificate normanne – ancora visibili – è un dedalo di viuzze che si aprono su piazze caratteristiche, su chiese dall’architettura caratteristica e su maestosi palazzi nobiliari. Passeggiare senza meta per il centro storico è il modo migliore per cogliere l’anima di Melfi e per scoprirne tutti gli scorci più affascinanti.
10. Comprare ceramiche e maioliche
La Basilicata è ricca di argilla, materiale che ha permesso lo sviluppo di un fiorente artigianato legato alla produzione di maioliche, porcellane e ceramiche pregevoli. Melfi è proprio una delle zone più rinomate della regione per questo tipo di arte, e nel borgo si trovano molte botteghe dove è possibile acquistare manufatti realizzati dagli artigiani locali. Un must da portare a casa? Una bottiglia per il vino in ceramica, oppure il piatto in ceramica con lo scorcio di Melfi dipinto a mano.