Una guida completa e dettagliata alle 10 cose da fare e vedere a San Mauro Forte
Suggestivo centro di epoca normanna, San Mauro Forte sorge a 540 metri di altitudine nella provincia di Matera. I suoi circa 1.417 abitanti custodiscono un borgo prezioso, ricco di testimonianze storiche, eventi culturali come la celebre Sagra del Campanaccio e circondato da ulivi millenari. Tutte caratteristiche che lo hanno fatto rientrare tra “I Borghi autentici d’Italia”.
1. Ammirare il Torrione normanno
Il monumento più importante di San Mauro Forte è il Torrione normanno, una torre cilindrica su tre piani con la base circondata da un bastione poligonale. È quello che resta dell’antico castello normanno-svevo, ed è diventato un vero simbolo del paese grazie al restauro effettuato a metà del Quattrocento per mano degli Angioini. Nel corso dei secoli, la torre è stata riprodotta su dipinti e stemmi familiari locali, e negli anni ’80 è apparsa anche nella serie filatelica dei castelli.
2. Visitare le architetture religiose
I vicoli di San Mauro Forte sono caratterizzati da una serie di architetture religiose di notevole interesse storico e artistico. Proprio alle spalle del Torrione si trova la chiesa di Santa Maria Assunta: la costruzione risale al 1553, e all’interno ospita opere preziose tra cui una croce astile del XVI secolo ed una tela del 1700. Interessante anche la chiesa dell’Annunziata, costruita alla fine del XV secolo come parte del grande convento dei francescani. Da visitare anche la Chiesa di San Rocco e la Cappella di Santa Maria del Rosario.
3. Passeggiare nel centro storico
Il modo migliore per conoscere San Mauro Forte è passeggiare tra i vicoli del centro storico, caratterizzati dalla presenza di palazzi storici costruiti nel corso del Settecento. Tra i più importanti spiccano Palazzo Lauria, con il portale barocco del 1770 e la cappella privata, Palazzo Arcieri/Bitonto, famoso per l’ingresso monumentale, e Palazzo Acquaviva, che ospita il museo multimediale “In Viaggio in Basilicata” dedicato al viaggio dello scrittore Cesare Malpica (1847).
4. Acquistare l’olio extravergine d’oliva
Come testimonia il territorio ricco di uliveti, San Mauro Forte vanta un’antica tradizione di produzione dell’olio extravergine d’oliva, tanto da essere chiamata “Citta dell’olio” e di far parte dell’Associazione Citta dell’olio. Potete acquistare la pregiata etichetta La Majatica presso il punto vendita del Frantoio Oleario Valluzzi, azienda esperta nella produzione di un olio interamente biologico che, come suggerisce il nome, nasce dalla spremitura della varietà Majatica.
5. Gustare i sapori locali
Oltre all’ottimo olio extravergine di oliva, San Mauro Forte è specializzato nella produzione di ottimi formaggi, sia freschi che stagionati, e gustosi piatti di pasta fresca fatta in casa, condita con i sughi della tradizione come mollica fritta e salsiccia. Potete averne un assaggio presso Sottovoce, ristorante poco fuori il centro storico specializzato in sapori locali (ma fa anche un’ottima pizza condita con ingredienti lucani). Il locale è anche un wine bar dove gustare etichette della zona, ma anche nazionali e internazionali, accompagnate da taglieri e spuntini di salumi, formaggi e altre prelibatezze locali.
6. Vivere una “giornata da sammaurese”
Imperdibile l’esperienza proposta e organizzata da MTT – Musei Tradizioni e Territorio, che vi permetterà di passare una “giornata da sammaurese”. Dalla mattina alla sera, infatti, sarete portati a vivere la giornata non come semplici turisti, ma come veri e propri cittadini di San Mauro Forte: andrete alla scoperta dei musei e dei monumenti del borgo, vivrete una serie di attività turistico/culturali e sarete accompagnati a conoscere le aziende che producono alcune eccellenze del territorio, come il tartufo e i pistacchi. L’esperienza di conclude con una cena nella cantina-museo di MTT, in compagnia di persone del posto che vi faranno sentire ancora di più uno di loro.
7. Comprare il tartufo
Tra i prodotti di spicco di San Mauro Forte c’è il tartufo nero, pregiato prodotto della terra lavorato con maestria da aziende come Viggiani Tartufi. Nel punto vendita potete trovare una serie di prodotti a base di tartufo, selezionato con cura e lucano al 100%, lavorato con una strumentazione dagli standard elevati in modo che possa giungere a tavola col profumo e la freschezza di un tartufo appena raccolto. Da provare il trito di tartufo nero, l’olio e il miele al tartufo, e la crema di tartufo e funghi.
8. Provare gli itinerari a tema di Savino Experience
San Mauro Forte è un borgo legato alla produzione di prodotti ricavati dalle materie prime del territorio. Per approfondire questo aspetto, potete rivolgervi a Savino Experience, progetto nato con l’obiettivo di valorizzare la ricchezza enogastronomica lucana e, soprattutto, il lavoro delle aziende che l’hanno resa rinomata. Carmen e Gigi organizzeranno per voi itinerari speciali, tra cui visite alle aziende agricole del territorio, degustazioni di prodotti biologici, e percorsi tematici per scoprire miele, vino, olio e tutti i prodotti più preziosi del territorio.
9. Dormire in paese
Immersa tra le vie del centro storico, la Casa del Borgo è una soluzione ideale per alloggiare direttamente nel cuore di San Mauro Forte. All’interno di una casa tradizionale sapientemente ristrutturata, gli ospiti hanno a disposizione ampie camere familiari con balcone e bagno privato, tutte dotate di una piacevole area salotto. La struttura ha anche un barbecue, dove passare piacevoli serate in compagnia.
10. Partecipare alla Sagra del Campanaccio
L’evento più caratteristico di San Mauro Forte è la Sagra del Campanaccio, festa che si tiene la notte tra il 16 e il 17 gennaio e che ha antiche origini pagane, anche se nel tempo è stata fatta coincidere con il culto di Sant’Antonio Abate. Durante la notte, gruppi di cittadini vestiti in abiti tradizionali girano per il paese suonando grossi campanacci che rappresentano il maschile e il femminile: sono realizzati da artigiani locali e secondo la tradizione hanno funzione propiziatoria e scongiurano il male. Tra degustazioni e momenti goliardici, la sagra termina in piazza con il funerale e il rogo del tipico fantoccio di Carnevale.