Una guida completa e dettagliata alle 10 cose da fare e vedere a Calciano
Da un colle di 425 metri di altitudine, Calciano domina la valle del fiume Basento e i calanchi che caratterizzano quest’area del Parco di Gallipoli Cognato e delle piccole Dolomiti Lucane. Eletto Città del Miele nel 2018, il borgo di circa 686 abitanti è un angolo tranquillo e autentico di Basilicata, dove è possibile sperimentare l’accoglienza e la cordialità degli abitanti tra ospitalità diffusa, home restaurant, sapori e profumi della terra e riti tradizionali.
1. Ammirare i resti del paese antico
Lungo la strada che collega il centro abitato di calciano e la Statale Basentana, è possibile ammirare i resti dell’antico paese di Caucium, nucleo medievale dell’attuale borgo. Percorrendo un sentiero che attraversa il geosito potrete scoprire i resti di una fortificazione – il castello o la rocca del passato -, la chiesa della Rocca e la Cinta di Santa Caterina, oltre a numerosi ipogei caratterizzati dalla presenza di fossili a vista. Nei pressi della Cinta si trovano anche la Sorgente di Alpe, costruita da arenarie fratturate, e la fonte “di creta”.
2. Visitare la chiesa di San Giovanni Battista
Raggiunto il paese, vale la pena visitare la chiesa di San Giovanni Battista, il monumento più significativo di Calciano dal punto di vista artistico, culturale e storico. All’interno ospita 17 affreschi recuperati dai resti della chiesa della Rocca, oltre a un Polittico di Bartolomeo da Pistoia del 1503. Di grande pregio anche la statua della Madonna Orante del XV secolo, attribuita ai maestri veneziani della bottega del Moranzon, e il Battistero in pietra del XVII-XVIII secolo.
3. Scoprire la Cappella di Santa Maria di Cognato
Risalente al 1123, la Cappella di Santa Maria di Cognato sorge nel luogo dove giunsero, vissero e operarono i Santi Guglielmo da Vercelli e S. Giovanni da Matera. È un piccolo eremo incastonato tra i boschi, un luogo caratteristico e suggestivo tra prati e grandi pietre avvolte nel muschio, dove il tempo sembra fermarsi. La cappella, all’interno, conserva alcuni resti di affreschi preziosi, e si trova accanto a un sentiero risalente alla Prima Guerra Mondiale, conosciuto come Sentiero degli Austriaci.
4. Raggiungere la sorgente Acqua del “tremolo”
Sul percorso per raggiungere l’eremo di Cognato potrete incontrare la preziosa sorgente nota come Acqua del “tremolo”, fonte costituita da banchi arenacei che sgorga da circa 650 metri di profondità. L’acqua della sorgente è conosciuta e utilizzata dagli abitanti locali come acqua curativa, a cui sono attribuite proprietà antinfiammatorie, diuretiche, febbrifughe ed espettoranti.
5. Immergersi nei laboratori esperienziali
Per approfondire la conoscenza delle tradizioni che rendono Calciano unica, è possibile partecipare una serie di laboratori esperienziali organizzati dall’Associazione Santa Maria della Rocca. In particolare, potrete cimentarvi con la preparazione di paste tipiche fatte in casa come le manate, o degustare prodotti tipici locali (che si possono assaggiare anche partecipando alle Sagre della Pro loco, sia durante l’estate Calcianese, che in altri periodi dell’anno), e ancora prendere parte a laboratori artigianali come quello dedicato alla creta, quello sull’antico e prezioso ricamo “lo squadrato”, o quello sulla lavorazione di legno e vimini, storie e paporie.
6. Scoprire l’olio e il miele locale
Calciano si distingue per due eccellenze territoriali. Per conoscere la tradizione dell’olio extravergine di oliva potete visitare (previa prenotazione) l’Antico Frantoio il Chiastrone, che ha sede in un antico monastero. Durante la visita potrete ammirare le fasi di produzione e gli alberi monumentali della tenuta, e scoprire le tre varietà di olio La Basentana. Calciano, dal 2018, è anche “città del miele”, una particolarità tutta da scoprire presso l’Apistica del Basento. Con una visita in azienda conoscerete meglio la vita degli alveari, ma potrete anche degustare le diverse varietà di miele prodotto in loco.
7. Partecipare alla festa patronale
Tra le molte sagre e feste tradizionali di Calciano, vale la pena partecipare alla Festa patronale in onore di San Rocco (7 settembre) e della Madonna della Serra (8 settembre) per l’aria di festa che si respira in queste due giornate. In particolare è interessante la seconda, per la grande processione che si tiene dopo la Messa solenne nella chiesa madre: al termine della celebrazione, la statua della Madonna viene portata a braccio tra le vie del paese accompagnata dai ceri votivi, delle vere e proprie sculture di candele, decorate con fiori e nastri. Nei giorni precedenti alla festa si tiene anche la Sagra del Trittico Calcianese, un momento di degustazione per aspettare le celebrazioni.
8. Ammirare la vista panoramica
Per scattare una foto particolare al borgo di Calciano e alla natura circostante, raggiungete il Belvedere che si trova nei pressi di via del Boschetto, precisamente nella zona definita Calvario. Si raggiunge percorrendo una strada sterrata che porta ad un punto rialzato da cui lo sguardo può spaziare su tutto il profilo del borgo, incastonato tra le colline e i calanchi. Altra zona panoramica è la piazzetta alle spalle della chiesa di San Giovanni Battista: qui avrete una vista magnifica sul Basento e sulla parte antica di Calciano, e comodamente seduti sulle panchine, potrete ammirare anche nibbi, falchi e tortore a pochi metri di distanza.
9. Fare birdwatching lungo il fiume Basento
Grazie alla sua natura preziosa, che rientra nel Parco di Gallipoli Cognato e delle piccole Dolomiti Lucane, Calciano è particolarmente ricca di razze di uccelli anche rari, tra cui i falchi, i nibbi, le tortore, il picchio rosso, la capinera, la cincia allegra e la cicogna nera. Se siete interessati ad avvistarli, anche a distanza ravvicinata, potete approfittare dei box posti lungo il fiume Basento, ideali per fare birdwatching.
10. Percorrere il Sentiero dei Briganti
Calciano è stata terra di briganti, una pagina storica che oggi è possibile conoscere percorrendo il così detto Sentiero dei Briganti, un percorso portato alla luce, grazie alla ricerca di Maria Bamundo promossa dall’associazione Santa Maria della Rocca. Il sentiero parte dall’attuale piazza 18 Agosto, dove un tempo si trovava la casa natia del brigante Percoco (Francesco Scurti) e conduce fino al cuore del bosco che circonda Calciano, in particolare alla pietra del Brigante posizionata all’interno del parco, scoperta nel 2004 nel corso della ricerca storica.