Una guida completa e dettagliata alle 10 cose da fare e vedere a Roccanova
Arroccato a 648 metri di altitudine nei pressi della parte più a settentrione del parco del Pollino, Roccanova è un borgo di circa 1340 abitanti. Il paese è famoso per la produzione del Grottino di Roccanova D.O.P. ed è socio dell’Associazione Nazionale “Città del Vino”, ma è anche un luogo ricco di arte, storia e prelibatezze gastronomiche.
1. Passeggiare nel centro storico
Una visita di Roccanova non può che iniziare dal centro storico, che ancora conserva la sua originaria struttura medioevale. È molto suggestivo passeggiare tra piccole stradine e vicoli, scoprire le numerose e caratteristiche grotte del vino nella zona Manca che porta in piazza del Popolo e ammirare i palazzi signorili nel rione “Casale”. Di particolare interesse Palazzo Fortunato (XIX secolo), dichiarato bene culturale. Vale la pena raggiungere il belvedere di piazza Castello, rotonda costruita sui resti di un castello che si affaccia sulla campagna roccanovese.
2. Ammirare la Meridiana di Telfi
È di particolare interesse storico-artistico l’orologio solare che si trova sulla parete di un’antichissima torre in Piazza del Popolo, cuore del borgo. È la Meridiana di Telfi, dal nome dell’ingegnere e archeologo giunto a Roccanova nel 1864 che la ideò e dipinse, ed è tutt’ora funzionante tanto da essere ritenuta una delle meridiane più belle e meglio conservate della Basilicata. Particolarmente affascinante il quadrante, arricchito dai simboli zodiacali che segnano l’inizio delle stagioni.
3. Conoscere il Monumento Mendaia
Nella via principale di Roccanova incontrerete un busto elevato eretto in onore di Vincenzo Mendaia, figura a cui il borgo è molto legato. Membro della XXII° Legislatura fino alla XXVI°, e parte ininterrottamente del Parlamento Nazionale, Mendaia, roccanovese illustre, fu un importante magistrato, oltre che primo presidente della Corte d’appello di Firenze. Non dimenticò mai la sua terra, e s’interessò delle acque, delle fognature, della viabilità per migliorare la vita della popolazione locale.
4. Visitare le chiese del borgo
Nonostante le numerose ricostruzioni subite, la chiesa madre di San Nicola di Bari merita di essere visitata. L’aspetto attuale risale al XII secolo, ma venne quasi completamente ricostruita a inizio Novecento in seguito ai danni del terremoto del 1857. All’interno sono custodite una scultura lignea settecentesca della Madonna. Interessante anche la chiesa di San Rocco, dedicata al patrono del paese: sorta per volere del comitato cittadino nel XVIII, è caratterizzata da una facciata neoclassica.
5. Acquistare il Grottino di Roccanova D.O.P
La fama di Roccanova si deve soprattutto al suo prodotto più pregiato, il Grottino di Roccanova D.O.P., vino composto dalle uve Sangiovese, Montepulciano, Cabernet Sauvignon, Malvasia Rossa di Basilicata e Malvasia Bianca di Basilicata. Il suo nome particolare si deve al caratteristico metodo di invecchiamento, che avviene nelle grotte del vino scavate nell’arenaria, dove umidità e temperatura costanti consentono la giusta maturazione in botti di legno di rovere e castagno. Il Grottino può essere acquistato nei punti vendita delle aziende produttrici: Azienda Vinicervino, Azienda Torre Rosano, Azienda Lagaria, Azienda Graziano, Azienda Chiaradia e Azienda De Biase.
6. Comprare e assaggiare i prodotti tipici
Roccanova ha un territorio che permette di produrre molte delizie gastronomiche. Come il tartufo bianco e nero, da acquistare in originali varianti presso l’azienda Fantasie di Tartufo di Risolino Angela. Ottima anche la preparazione dell’olio extravergine d’oliva, come testimoniano gli uliveti sulle colline calanchifere. L’olio di Roccanova ha uno spiccato senso di piccante e una capacità di maggiore conservazione rispetto ad altri oli d’oliva. Potete trovarlo presso Azienda Allegretti Amalia, Azienda Racioppi Antonio, Azienda Di Ciancia & Cirigliano e Consorzio Le Grotte del Vino.
7. Degustare la Sauza Ca’ Coscia
Da febbraio 2022 anche Roccanova ha il suo prodotto PAT (Prodotto Agroalimentare Tradizionale): è la Sauza Ca’ Coscia, un vero simbolo del paese. Si tratta di una saporita salsa da usare per condire la pasta che viene realizzata con pomodori essiccati al sole e conservati sott’olio, peperoni secchi e peperoncino piccante. Il sugo prende il nome alla forma dei pomodori, che ricorda la coscia di una donna. Potete degustare la Sauza Ca’ Coscia presso il Ristorante Pizzeria La Villetta.
8. Scoprire le fontane di Roccanova
Un percorso interessante è andare alla scoperta delle molte sorgenti di Roccanova. La più importante è la sorgente-fontana storica di Carazita, che si trova in una vasta area verde in prossimità della piazza principale: risale al 1879 ed era usata in passato dai paesani come lavatoio. La fontana Piscicolo, invece, si trova nell’omonimo rione, risale alla prima metà del ‘900 e, secondo la tradizione, ha un’acqua dalle proprietà curative. Di particolare rilievo anche la fontana Acqua del Tasso nel bosco comunale Caliuvo, antica fonte che è stata ritrovo dei briganti.
9. Ammirare il panorama
Grazie alla sua posizione a 648 metri di altitudine, Roccanova domina il paesaggio della parte più a settentrione del Pollino. Affacciandosi dal borgo si possono notare le riserve boschive del territorio ricche di pregiate varietà di funghi, asparagi e erbe officinali, ma anche le caratteristiche distese di vigneti in cui nasce il famoso Grottino. A rendere ancora più suggestivo il paesaggio gli oliveti secolari e i calanchi, sedimenti argillosi intervallati da piccoli arbusti.
10. Gustare i prodotti da forno e di pasticceria
Roccanova è rinomata per le sue eccellenze culinarie da forno, tra cui spiccano i biscotti all’ olio di oliva e finocchio, le “friselle” (classiche, integrali, ai cereali), i taralli dolci o ricoperti di glassa di zucchero e i cantucci, tutti disponibili presso i panifici Fortunato Antonio e Albertini Vito. Ottima anche la tradizione pasticcera, con prelibatezze come i Sospiri, nella versione classica coperti di glassa e ripieni di crema pasticcera e nella variante al limone, le code di aragosta, tipiche per la loro dimensione “gigante”, i mostaccioli e i biscotti a base di vino rosso e mosto costo. Potete trovare tutto presso la Gelateria Pasticceria Sant’ Antonio di Padula Giambattista.