Una guida completa e dettagliata alle 10 cose da fare e vedere a Pomarico
Piccolo borgo di 3.997 abitanti della collina materana, Pomarico sorge su un colle di 454 metri tra i fiumi Bradano e Basento. Circondato da boschi e campi coltivati, il paese vanta un caratteristico centro antico e importanti aspetti culturali. È acclarato, grazie alla scoperta del prof. Antonio Bonavista, che il nonno e la madre di Antonio Vivaldi avevano origini pomaricane.
1. Passeggiare nel centro storico
Uno dei maggiori vanti di Pomarico è il suo centro storico. Le stradine che compongono il borgo sono ripide e strette, e sono costellate di abitazioni caratteristiche a cui si alternano affascinanti palazzotti signorili. Del Castello rimangono poche rovine nelle cui adiacenze vi è un giardino (hortus conclusus) con essenze del posto. Affascinante anche il cozzo (altura) del forno che è la parte più alta del centro storico e ospita anche un giardino detto “del fico”, tipica pianta pomaricana i cui fichi vengono “imbottiti” con mandorle utilizzata per dolci tipici della tradizione.
2. Ammirare Palazzo Donnaperna
Grande vanto della cittadina è Palazzo Donnaperna, conosciuto anche come Palazzo Marchesale, articolata dimora signorile settecentesca che si sviluppa intorno al cortile interno. Grazie al lavoro delle varie amministrazioni sono stati recuperati gran parte dei locali, usati spesso per ospitare eventi culturali. Particolarmente notevole il Salone Rosa, la Sala degli specchi. Al piano inferiore è visitabile il Museo della Cultura Contadina e delle Tradizioni popolari, curato e gestito dalla Pro Loco di Pomarico, che contiene attrezzi e oggetti del mondo rurale.
3. Visitare la chiesa madre di San Michele Arcangelo
Costruita a partire dal 1748, la chiesa madre di Pomarico è dedicata a San Michele Arcangelo ed è tornata a mostrarsi in tutta la sua bellezza dopo un lungo restauro subito ai danni riportati in seguito al terremoto del 1980. Si presenta con una facciata barocca dominata da un imponente campanile, e all’interno conserva interessanti opere d’arte, tra cui alcune tele Seicentesche firmate da Pietro Antonio Ferro, Andrea Vaccaro e Teodoro D’Errico. Presenti due statue lignee di San Michele Arcangelo (XV e XVIII sec.) e un pregevole antifonario del XVI secolo.
4. Scoprire la chiesa della SS. Addolorata e la Torre Civica
Edificio ecclesiastico più antico di Pomarico, la chiesa della SS. Addolorata esisteva già al tempo dei Normanni. Particolarmente affascinante con la sua architettura interamente in pietra, si affacciato su un anfiteatro costituito di recente per ospitare eventi culturali. A ridosso della chiesa si trova anche la Torre civica dell’orologio che è stata per secoli l’unico riferimento orario che avevano i contadini per scandire la giornata lavorativa nelle campagne.
5. Dormire nel centro storico
Non c’è modo migliore di immergersi nella magia di Pomarico dello scegliere di alloggiare tra le vie del suo centro storico. Tra le proposte più caratteristiche spicca The sisters’s house, appartamento dentro una casa interamente in pietra proprio nel centro del paese. L’alloggio è composto da un piano con sala da pranzo, bagno, cucina e camera matrimoniale, mentre la mansarda superiore ha la zona tv, due divani e abbastanza spazio da aggiungere alcuni letti aggiuntivi. All’esterno, l’appartamento dispone anche di uno spazio privato dove rilassarsi e trascorrere del tempo libero.
6. Acquistare i prodotti tipici
Pomarico vanta l’arte culinaria della carne. Per gustare, o portare a casa con voi, specialità locali come gli involtini (Gniumuredd), potete visitare le molte botteghe della carne sparse tra le vie del borgo, come San Lorenzo Carni, che è anche norcineria. Il borgo ha anche una buona produzione di miele, tutta da scoprire presso l’azienda La Vallebio. Merita un assaggio anche la Scarcella pomaricana (a scarcéddë), rustico aromatizzato al finocchietto: prodotto nel periodo pasquale, ha recentemente ottenuto il riconoscimento De.Co. del Comune di Pomarico e PAT regionale.
7. Visitare la casa di San Francesco e il Convento di Sant’Antonio
In via delle Luce avrete occasione di scoprire la Casa del Miracolo, dove avvenne uno dei miracoli attribuiti al Santo di Assisi pochi decenni dopo la sua morte. Altro punto di notevole interesse è il convento di Sant’Antonio con la omonima Chiesa del XVII sec., che contiene due opere di Pietro Antonio Ferro. Nel vecchio corridoio di accesso al chiostro conventuale, da poco, sono stati portati alla luce e restaurati alcuni affreschi prestigiosi, dei cicli pittorici di grande bellezza dedicati alla Madonna e a Santa Chiara.
8. Rilassarsi nel bosco della Manferrara
Appena fuori dal paese si trova il Bosco della Manferrara, una suggestiva area verde che si estende per oltre 500 ettari proprio ai margini dell’abitato urbano. Il bosco è caratterizzato da diverse specie di piante e alberi – tra cui lecci, cerri, mirto e biancospino – e dalla presenza di fauna come volpi e il picchio reali. È il luogo ideale per gli amanti del trekking, grazie alla presenza di un moderno percorso ben strutturato e di un sentiero più impervio, ma è adatto anche a chi vuole semplicemente rilassarsi, grazie alle aree picnic complete di piccoli focolari di pietra.
9. Mangiare nel cuore del bosco
Tra gli alberi e il verde del bosco di Manferrara si trova uno dei ristoranti più apprezzati di Pomarico, dove provare una cucina che è sapiente mix di sapori locali e proposte più particolari. È il Ristoro Manferrara, spazioso casale dagli arredi caratteristici circondato dalla natura. In tavola propone due tipi di menu: chi vuole scoprire i piatti della tradizione opterà per la proposta di carne, un concentrato di bontà lucane e piatti tipici pomaricani, mentre chi cerca qualcosa di diverso può scegliere la proposta di pesce, freschissimo e cucinato con raffinatezza.
10. Partecipare alla festa patronale
Uno degli appuntamenti più attesi a Pomarico è la festa on onore di San Michele Arcangelo, patrono del paese. Si svolge ogni anno l’8 maggio, e prevede tanti momenti tradizionali: l’asta della statua in onore del Santo, per determinare chi porterà in processione la statua per le vie del paese con la successiva grande processione, e la processione della sera, quando la statua viene trasportata su carro ligneo con corteo di 60 figuranti, organizzata dalla Proloco di Pomarico in ricordo di uno dei miracoli più importanti di san Michele in terra di Pomarico. Suggestiva anche l’offerta della cera: risale al 1527, quando Pomarico rimase indenne a un’epidemia di peste e viene celebrata il 7 maggio a cura del Comitato feste patronali dell’Amministrazione Comunale.