Una guida completa e dettagliata alle 10 cose da fare e vedere a Oliveto Lucano
Piccolo centro in prossimità del Monte Croccia, Oliveto Lucano è un tranquillo borgo di 386 abitanti adagiato a 546 metri di altitudine su un colle circondato da piantagioni di olivo. La specialità di Oliveto Lucano è proprio il prezioso olio extravergine di oliva, ma è anche un luogo ricco di testimonianze di un passato antico, e base ideale per scoprire le bellezze naturali del Parco Regionale di Gallipoli Cognato – Piccole Dolomiti Lucane.
1. Passeggiare nel centro storico
Il modo migliore per immergersi nella tranquillità di Oliveto Lucano è visitare il suo centro storico, un susseguirsi di case costruite in pietra locale, vicoli stretti che portano alla sommità della collina, scale e archi. La caratteristica principale sono i portoni di Bacco, intarsiati e decorati. Si trovano in vico delle Grotte, Corso Garibaldi e via Salita Borgo e sono i portoni di accesso alle cantine, realizzati dai così detti “maestri d’ascia” tra la fine dell’Ottocento e l’inizio del Novecento.
2. Visitare la chiesa madre
Intitolata a Maria SS. delle Grazie, la chiesa madre di Oliveto Lucano svetta sulla sommità del paese. In stile romanico, la costruzione è fatta risalire al 1572 ed è strutturata in tre navate che conservano tre altari in lamine di bronzo. Oltre alla statua di San Cipriano, patrono di Oliveto Lucano, la chiesa ospita sull’altare maggiore una preziosa Pala raffigurante la Madonna delle Grazie con bambino, circondata da graziosi putti, i Santi Cipriano e Francesco e le anime purganti. L’opera è stata attribuita a Decio Tramontano, artista napoletano, ed è stata datata 1596.
3. Scoprire la produzione di olio
L’olio extravergine di oliva è una delle prelibatezze consolidate di Oliveto Lucano. Grazie al restauro degli anni ‘80, presso Palazzo Sica potrete scoprire la tradizione olearia del paese: il piano terra è un frantoio realizzato tra il 1600 e il 1700 al cui interno, oltre a una vasca con macina in pietra, è possibile ammirare tre presse in pietra, legno e ferro, testimonianza dell’evoluzione storica delle tecniche di spremitura delle olive. Il palazzo in sé, sviluppato su tre piani, è affascinante con le imponenti arcate, i portali di legno e gli ambienti realizzati in pietra locale.
4. Visitare il sito archeologico di Monte Croccia
Sulla cima del Monte Croccia potrete scoprire i preziosi resti di un’antica città lucana, un insediamento Osco-Sannita sorto tra il VIII e il IV sec. a.C. a 1049 metri di altitudine. Scoperta alla fine dell’Ottocento, l’area comprende alcune strutture dell’acropoli e, soprattutto, i resti di un sistema di fortificazione impressionante: tre cinte murarie, di cui una lunga circa 700 metri, tutte realizzate con grossi blocchi di arenaria squadrati, alternati ad affioramenti naturali della roccia.
5. Ammirare il sito megalitico Petre de la Mola
A circa 200 metri a est dall’ingresso dell’insediamento si trova un imponente gruppo di rocce: è il complesso megalitico Petre de la Mola, usato probabilmente dagli antichi abitanti del Monte Croccia durante l’età del Bronzo come una sorta di calendario astronomico di pietra. Una pratica confermata dalla recente scoperta che, in occasione del solstizio d’inverno, è possibile osservare il sole incastrarsi nella mura del megalite. Per osservare il fenomeno il 21 dicembre è possibile prenotarsi per l’evento “Solstizio d’inverno a Petre de La Mola”, promosso dalla Pro Loco e dall’Amministrazione Comunale.
6. Assistere alla festa del Maggio
Oliveto Lucano è uno dei comuni che ancora celebra il rito ancestrale del matrimonio tra gli alberi. La festa del Maggio va in scena ogni anno dal 10 al 12 agosto, è dedicata al patrono San Cipriano ed è un rito propiziatorio dove si intrecciano sacro e profano. Nei mesi e nei giorni che precedono la festa vengono scelti l’albero e la chioma di agrifoglio più belli, che verranno portati in località Piana Torcigliana e fatti incontrare proprio come uno sposo e una sposa. Dopo il pranzo tipico collettivo, tra canti e balli, gli alberi si spostano in paese. L’11 agosto sono previste messe e processioni, e poi il 12 viene innalzato il Maggio, che sarà scalato da ragazzi esperti.
7. Partecipare alla Festa di Primavera
Ogni 25 aprile, in piazza Umberto I e nel centro storico, si svolge la Festa di Primavera, iniziativa della Pro Loco nata per diffondere una tipicità locale. È un concorso dedicato a chi realizza le prelibatezze più caratteristiche di Oliveto Lucano: le ficazzole, tipiche torte pasquali, salate o agrodolci, riconosciute come prodotto PAT, i panierini (per i maschietti), simili ma con un uovo benaugurante abbellito da confetti e fronzoli di pasta, e le bamboline (per le femminucce), vere e proprie sculture realizzate con canne locali, in cui viene inserito anche un uovo in segno di fertilità.
8. Divertirsi alla Notte dei Forni
Una delle caratteristiche di Oliveto Lucano sono i molti forni a legna che puntellano il centro storico, adiacenti alle case più antiche del borgo. Queste preziose testimonianze del passato tornano a vivere grazie alla Notte dei Forni, percorso di degustazione ideato nel 2016 dalla Pro Loco e dall’Amministrazione Comunale. Ogni 18 agosto, per tutta la notte, le donne del paese preparano prodotti tipici cucinati nei forni del centro storico, da gustare accompagnati da musica popolare itinerante e spettacoli folkloristici.
9. Scoprire l’artigianato locale
A Oliveto Lucano potrete scoprire alcune antiche arti artigianali ancora vive nel borgo. La più famosa è l’intaglio del legno, tradizione pastorale specializzata soprattutto nella realizzazione delle cucchiàre: sono in legno duro, intagliate a mano dallo stesso ramo/pezzo di legno, spesso decorate con figure geometriche lungo il manico e sormontate da piccole sculture. Affascinante anche lo squadrato, ricamo/sfilato della tradizione olivetese composto da spazi e quadratini contornati da orli a mano che creano geometrie differenti.
10. Esplorare il parco di Gallipoli Cognato
Grazie alla sua posizione, Oliveto Lucano è la base perfetta per scoprire le bellezze naturali del Parco Regionale di Gallipoli Cognato – Piccole Dolomiti Lucane, che si estende per 27.027 ettari. Al suo interno, il parco costudisce altri borghi affascinanti come Castelmezzano e Pietrapertosa, bellezze come la foresta di Gallipoli Cognato estesa per oltre 4.200 ettari e le dorsali di roccia arenacea, oltre che una preziosa flora e una ricca fauna che rendono questo angolo di Basilicata il luogo perfetto per tutti gli amanti della natura e delle attività outdoor.