Una guida completa e dettagliata alle 10 cose da fare e vedere a Rapolla
Piccolo centro del Vulture Melfese ricco di risorse, Rapolla è una cittadina suggestiva. I suoi circa 4.432 abitanti vivono tranquilli nel borgo adagiato tra le colline a 450 metri di altitudine, circondati da una campagna ricca di benefici: il paese è noto per la sua produzione di vino e di olio, ma anche per le sue diverse sorgenti di acque minerali, in parte utilizzate per le cure termali.
1. Scoprire il centro storico
Vale la pena iniziare a scoprire Rapolla dal suo centro storico, un concentrato suggestivo di stradine che salgono verso la cima del colle, case di pietra, cantine ipogee e tracce della città medievale. Nel rione Piano Castello potrete ammirare i resti delle mura di cinta e di una torre circolare, mentre in Largo Castello si trovano la Torre dell’Orologio e alcuni edifici nobili tra cui Palazzo Brienza, con il suo portale monumentale, e Palazzo Megale in stile liberty, oltre a un belvedere con una vista spettacolare sulle valli circostanti.
2. Visitare la Cattedrale di Santa Maria Assunta
Rapolla è una storica sede vescovile, motive per cui vanta un alto numero di conventi, eremi e chiese. Da non perdere una visita alla Cattedrale di Santa Maria Assunta: terminata nel 1253, cattura subito lo sguardo con il suo campanile imponente. Sorge sulle rovine del castello, e all’interno conserva opere artistiche di grande pregio, tra cui un Crocifisso cinquecentesco decorato con bassorilievi e un altro Crocifisso del XIII secolo in legno e policromato, considerato uno dei più alti esempi di scultura lignea del Meridione.
3. Scoprire il Parco Urbano delle Cantine
Rapolla ha una tradizione vinicola molto forte, tutta da scoprire visitando il Parco Urbano delle Cantine nella zona di via Monastero e di Fosso di Tiglia. Qui si trovano più di 120 grotte-cantine scavate direttamente nel tufo, usate ancora oggi per conservare il pregiato Aglianico del Vulture Doc che viene prodotto dalle aziende del territorio. In autunno, il Parco si trasforma e diventa teatro di un noto evento enogastronomico, un percorso suggestivo che accompagna il visitatore all’interno delle grotte per raccontare Rapolla attraverso il vino e il cibo tradizionale.
4. Comprare Aglianico del Vulture Doc
Città del vino, soprattutto del pregiato Aglianico del Vulture, Rapolla è il luogo ideale per fare ottimo shopping enologico. Si trova il via Melfi il punto vendita di Tenute D’Auria, azienda che ha i suoi vigneti alle pendici del Monte Vulture. La specialità della casa è ovviamente l’Aglianico, ma l’azienda produce anche la Malvasia, entrambi conservati come da tradizione delle cantine del Parco Urbano e ricchi di tutti i colori e i sapori della terra in cui vengono prodotti.
5. Provare le cure termali
Altra caratteristica per cui è conosciuta Rapolla è il beneficio delle sue acque termali, provenienti da due sorgenti e ricche di proprietà che aiutano a curare una serie di patologie. Potete sperimentarne tutta la potenza depurativa presso l’Hotel Terme di Rapolla, struttura che gestisce il complesso termale: le cure, infatti, sono anche un ottimo modo per preservare o recuperare una buona condizione fisica generale. Potete scegliere tra servizi come fango e bagno terapeutico, una serie di massaggi manuali a diverse parti del corpo, idromassaggio o linfodrenaggio manuale, e anche acquistare la linea esclusiva di prodotti per il corpo con acqua e sedimenti delle fonti di Rapolla.
6. Dormire in agriturismo
Allontanandovi di soli 4 km dal centro di Rapolla avrete l’occasione di dormire in una villa tranquilla immersa nella natura. È l’Agriturismo San Pietro, azienda agricola che ha ristrutturato il primo piano della dimora di campagna ricavando quattro camere da letto, una matrimoniale, una tripla e due quadruple, più una camera al piano terra per chi ha problemi a salire le scale. Ogni stanza ha i servizi inclusi e un ambiente caldo e familiare, e la struttura mette a disposizione anche un ottimo ristorante di cucina tipica, il servizio noleggio e-bike e l’organizzazione di tour in bici.
7. Visitare la chiesa di San Biagio
Tra i vari edifici religiosi di Rapolla vale la pena dedicare una visita alla chiesa di San Biagio, attestata per la prima nel 1276. La struttura è molto antica, ed è unica nel suo genere per via della particolare commistione di stili latino e bizantino, per la torretta che si innalza dal tempo e per la pianta semicircolare. All’interno conserva opere di grande valore artistico, tra cui la statua lignea di Santa Maria Inelice e la statua di San Biagio, realizzate nel XII secolo dallo stesso scultore con lo stesso pezzo di legno, un tronco di sorbo, e l’acquasantiera in pietra rossa di Rapolla del 1617.
8. Scoprire le chiese rupestri
Anche Rapolla ha le sue chiese rupestri, antiche e piccole cappelle di campagna che all’interno custodiscono preziose testimonianze del passato. Nel bosco al confine con il comune di Melfi si trova la grotta della Giaconella, una cappella scavata nel tufo interessante per gli affreschi che rappresentano la Madonna con Bambino e Santa Lucia, originali del XIII secolo ma ridipinti nel 1873. A circa 4 km dal paese, a metà strada tra Rapolla e Melfi, potete visitare anche la chiesa rupestre di Santa Margherita, preziosa con i suoi affreschi del 1200 perfettamente conservati.
9. Conoscere l’olio di Rapolla
Oltre che nel vino, Rapolla è particolarmente conosciuta per la sua produzione di olio extravergine di oliva DOP, ricavato dalla prestigiosa cultivar Ogliarola del Vulture. Potete scoprirne tutta la bontà acquistando i prodotti de Il Vecchio Frantoio, azienda di esperienza centenaria che produce olio di alta qualità con la prima spremitura a freddo delle olive. Dalla raccolta alla trasformazione, l’azienda segue tutte le fasi di lavorazione e il risultato è un prodotto genuino e naturale, con bassissima acidità, molto digeribile e dall’inconfondibile aroma.
10. Fare shopping di prodotti tipici
Per fare scorta di prodotti caseari (e non solo) prima di lasciare Rapolla, andate in via Vulture 114: troverete il punto vendita dell’Azienda Agricola Tessitore Giuseppe. Da sempre la tenuta alleva, allo stato brado, bovini di razza “pezzata rossa italiana” e Bruna Alpina e pecore di Razza Siciliana. Il risultato sono prodotti genuini al 100%, in particolare eccellenti formaggi freschi e stagionati preparati artigianalmente, tra cui burrata, stracciatella e il celebre caciocavallo.