Una guida completa e dettagliata alle 10 cose da fare e vedere a Missanello
Piccolissimo borgo di 480 abitanti, Missanello sorge a 604 metri di altitudine nel territorio della Valle d’Agri, un dei contesti naturali più affascinanti della Basilicata. Il paese, arroccato su un’altura che domina il paesaggio circostante, colpisce con il suo castello medievale e con la sua atmosfera serena. È famoso soprattutto per la produzione di olio extravergine ottenuto dall’oliva majatica.
1. Scoprire il centro storico
Viste le sue dimensioni ridotte, Missanello è perfetta per essere scoperta a piedi, con una passeggiata attraverso il suo piccolo ma caratteristico centro storico. Tra le viuzze, le piazzette e le case antiche si possono ammirare diversi edifici storici, tra cui il palazzo della famiglia Alianelli a cui appartenne Carlo Alianello, saggista, sceneggiatore e capostipite revisionismo del Risorgimento. Interessante anche la Torre dell’Orologio e le diverse chiese che arricchiscono il borgo, come San Rocco e San Nicola Magno.
2. Visitare la chiesa madre
Tra le varie architetture religiose di Missanello spicca San Nicola Magno, chiesa madre del borgo edificata nel XII secolo ma modificata nell’aspetto nel XV secolo. All’esterno colpisce con la sua facciata minimalista priva di decorazioni, mentre all’interno conserva alcune opere d’arte interessanti, tra cui una stata in legno del santo a cui è dedicata la chiesa, risalente al 1300, una scultura in legno della Madonna con bambino e un dipinto su tela in cui è ritratto Sant’Antonio.
3. Godere del panorama dal Piazzale Belvedere
Grazie alla sua posizione rialzata sul colle su cui è costruito, il borgo permette di avere una vista spettacolare sulla Valle d’Agri e sulle campagne che circondano il paese. Per scattare una foto ricordo, o semplicemente ammirare il panorama, raggiungete il Piazzale Belvedere: è una bella terrazza pavimentata che si affaccia, come un piccolo anfiteatro, sulla natura intorno. Un luogo tranquillo per rilassarsi e godere di tutta la serenità di Missanello e del suo territorio.
4. Ammirare il castello
Sulla parte più alta del colle, l’antico castello di Missanello domina il profilo del borgo. Il primo documento che attesta l’esistenza del maniero risale al 1154, e poi sappiamo che nel Cinquecento fu abitato dal signore feudo costituito da Missanello, Gallicchio e Castiglione. Nei secoli successivi il castello venne affidato ai frati minori di San Francesco, e dopo il 1855 venne spartito tra il comune e il barone Lentini, che vendette la sua parte nel dall’arciprete Filippo Bernardi, come è ricordato da una lapide che ancora si trova all’interno.
5. Comprare l’olio extravergine d’oliva
Missanello è particolarmente conosciuta per la sua eccellente produzione di olio extravergine di oliva, ottenuto dalla lavorazione della preziosa oliva majatica. Potete assaggiarlo e comprarlo presso uno dei frantoi del paese, l’Oleificio Mario Giuseppe Claps, che porta avanti una tradizione familiare antica di 4 generazioni. In un impianto di ultima generazione con spremitura a freddo, l’azienda produce un olio molto pregiato, dal sapore dolce e mediamente fruttato, perfetto da essere usato in una grande varietà di ricette, ma per essere degustato a crudo sul pane. L’azienda, oltre che al prezioso olio, si dedica anche all’allevamento di ovini e alla coltivazione di grano duro e altri cereali.
6. Assaggiare i sapori locali
Per scoprire la gustosa cucina di Missanello, ma anche gustare sapori diversi da quelli tradizionali, potete raggiungere Villa Argenzio, a 3,4 km dal borgo. È una struttura moderna immersa in un giardino rigoglioso, che in tavola propone diversi tipi di menù: quello incentrato sulla carne predilige la cucina tradizionale, ed è caratterizzato da un ricco antipasto di prodotti tipici del Parco della Val d’Agri, due primi della tradizione e un’ottima grigliata mista. Il ristorante, però, è molto conosciuto nella zona per la sua offerta di pesce, una vera delizia di sapori marini tra cui pasta allo scoglio, tortino di crostacei e grigliata mista di pesce freschissimo.
7. Ammirare Palazzo Alianelli
Tra i diversi edifici nobili che arricchiscono le vie di Missanello, merita di essere scoperto e ammirato Palazzo Alianelli, dimora dell’omonima famiglia di magistrati, politici e anche di grandi protagonisti della cultura, come Carlo Alianello, l’autore del celebre romanzo storico L’eredità della Priora. Suo nonno, Nicola Alianelli (la differenza della vocale finale sembra essere colpa di una trascrizione errata negli anni) era nato proprio a Missanello, e viene ricordato da una targa appesa alle pareti della dimora.
8. Scoprire Palazzo De Petrocellis-Claps
Altra testimonianza viva del passato storico di Missanello è il palazzo De Petrocellis-Claps, risalente agli inizi del ‘700. Appartenne a un’altra delle famiglie del borgo famosa per il suo impegno patriottico, i De Petrocellis, punto di riferimento economico e di evoluzione civile e culturale del paese. L’edificio arrivò alla famiglia tramite il matrimonio di Rosa De Petrocellis con l’ingegnere Claps, che portò la titolarità del Palazzo in dote. Edificato su un nucleo cinquecentesco, ha quattro ingressi ed è il perno intorno a cui si sviluppa il centro di Missanello.
9. Gita alla Murgia di Sant’Oronzo
A soli 6 km da Missanello si trova la Murgia di Sant’Oronzo – nota anche come Murgia San Lorenzo – prezioso monumento naturale che ricade nel comune di Gallicchio. È il luogo ideale per scoprire un panorama mozzafiato, soprattutto per merito dei maestosi pinnacoli conglomeratici alti più di 100 metri, formatisi nei secoli per effetto dell’erosione del Fiume Agri. Non solo, l’opera dell’acqua e del vento ha scavato una gola spettacolare che forma un canyon molto suggestivo.
10. Fare birdwatching al Capanno del Tiranno
Sempre nel territorio di Gallicchio, nella zona della Murgia di Sant’Oronzo, si trova un prezioso luogo dove è possibile svolgere attività di birdwatching e fotografia naturalistica di rare specie di avifauna in estinzione. È il Capanno del Tiranno, struttura perfettamente mimetizzata e a impatto ambientale zero penato appositamente per ammirare in modo discreto e con rispetto gli animali selvatici. Con un po’ di pazienza, dalla casetta è possibile ammirare specie come il nibbio, il grifone e il capovaccaio, ma anche volpi, cinghiali e lupi.