Una guida completa e dettagliata alle 10 cose da fare e vedere a Banzi
Su un colle di 571 metri al centro dell’Alta Valle del Bradano sorge Banzi, affascinante borgo badiale nato intorno all’abbazia benedettina di Santa Maria, la più antica della Basilicata (VIII secolo d.C.). I molti resti romani ritrovati nel territorio, i tesori sacri testimoni di un passato importante e le feste folkloristiche rendono Banzi un gioiello culturale della regione, tutto da scoprire e da vivere.
1. Scoprire l’abbazia benedettina di Santa Maria
Il nucleo antico di Banzi si sviluppa intorno alla Badia di Santa Maria, il primo monastero benedettino della regione. Famoso per essere stato consacrato dal pontefice Urbano II nel 1088, il centro monastico divenne conosciuto nei secoli per essere un centro di guarigione per animali e uomini. Con la soppressione della comunità monastiale nel 1807 l’abbazia divenne un bene comunale, e oggi è tornata parzialmente al suo antico splendore grazie a una serie di interventi di restauro.
2. Visitare la chiesa di Santa Maria
Parte del complesso dell’abbazia, la chiesa di Santa Maria risale all’intervento di ricostruzione effettuato nel Settecento e nasce sulle fondamenta dell’antica chiesa medievale consacrata dal papa nel 1088. La chiesa è affascinante da visitare per il suo aspetto esterno in stile romanico originale e per lo sfarzoso interno barocco-rococò, che ospita tra le varie opere un organo settecentesco, un’icona bizantina, una statua lignea del ‘300 e le reliquie della martire Santa Castoressa.
3. Ammirare le aree archeologiche
La storia di Banzi è molto più antica del medioevo, come testimonia la famosa Tabula Bantina, importante reperto sugli osci (popolazione indo-europea del VIII secolo a.C.) in cui è riportata una legge municipale dell’antica città di Bantia. Potete avere una testimonianza del suo passato ammirando la preziosa area archeologica presso l’Orto dei Monaci: la domus romana, con annesse terme, è stata scoperta nei pressi dell’abbazia e gli oggetti rinvenuti dagli scavi sono ospitati in diversi musei italiani.
4. Passeggiare nel centro storico
Varcato il portale d’ingresso del centro storico sarete incantati da vecchie mura e edifici in pietra, archi e piazzette suggestive che costituiscono il nucleo antico del borgo, interamente coincidente con il complesso dell’abbazia. I locali, infatti, con “centro storico”, intendono tutta l’area anticamente occupata dai monaci. Passeggiando tra i vicoli scoprirete anche la presenza di molte fontane, altra caratteristica del paese: in tutto il territorio di Banzi se ne contano ben 77.
5. Gustare i sapori locali
Banzi in cucina racconta antiche tradizioni popolari e il suo animo contadino. Ancora si usa molto il pane, sia preparato nella tipica zuppa di pane cotto, sia come condimento per gustose paste preparate in casa. La mollica è l’ingrediente principale anche delle patate “arraganate”: ne potete assaggiare di buonissime all’Agriturismo Carrera della Regina, che le condisce anche con una spolverata di peperoni cruschi.
6. Dormire in un agriturismo
L’Agriturismo Carrera della Regina non è solo un ottimo ristorante di cucina tipica, ma anche una piacevole soluzione per dormire nei pressi di Banzi (dista 13 km dalla struttura) e godere allo stesso tempo della piacevole natura dell’Alto Bradano. La struttura, immersa tra campi, alberi e colline, è all’interno di un’antica masseria, è dotata di una piscina ricavata in un avvallamento naturale ed è anche pet friendly, perfetta per chi viaggia con il proprio animale.
7. Scoprire il miele locale
Non potete lasciare Banzi senza aver assaggiato e acquistato uno dei suoi prodotti migliori, il miele. La giovane azienda agricola Oro Lucano è un’attività a conduzione familiare specializzata nella preparazione di miele biologico, lavorato da fioriture esclusivamente autoctone. Il risultato è un prodotto completamente naturale e proposto in tante varianti: dal classico millefiori al miele di castagno, dal dolce miele di coriandolo al fresco miele di trifoglio. Oro Lucano, inoltre, produce e vende anche olio, farro, legumi e farine di grani antichi.
8. Visitare il Museo di Città divina Bantia
Il percorso museale multimediale su due piani, grazie ai molti spazi espositivi, offre l’opportunità di effettuare veri e propri viaggi nella storia. Il museo dà vita a un racconto emozionate alla riscoperta delle nostre radici, condotto con intima umanità. Si comincia, al primo piano, con un’esperienza immersiva nella vita dei benedettini. Alcune installazioni, riproduzioni e scultore di grande intensità rendono la visita particolarmente interessante. Al secondo piano, invece, si racconta l’arte dell’ornitomanzia, la pratica della lettura degli auspici attraverso il volo o il canto degli uccelli. Un percorso che, dal I millennio a.C., conduce i visitatori fino alle civiltà etrusco – italiche. Un’esperienza da non perdere!
9. Partecipare alla rievocazione storica
Il mese di agosto, a Banzi, è caratterizzato dalla grande rievocazione storica che mette in scena l’evento storico della venuta nel borgo di Papa Urbano II. Per l’occasione il corso e la piazza principale si popolano di oltre 300 figuranti in costumi d’epoca, una sfilata suggestiva accompagnata da sbandieratori, musici, giullari, arcieri e falconieri il cui culmine sarà la messa in scena dell’episodio. Non manca anche l’allestimento di un mercato medievale, dove trovare artigianato locale e stand che preparano ricette storiche dell’epoca.
10. Scoprire la natura di Banzi
Appena fuori dal borgo è possibile scoprire tutta la bellezza della natura dell’Alto Bradano. Il vallone della Radica è un’area boschiva a pochi chilometri da Banzi in direzione nord-ovest, quel che resta del grande “bosco dell’abbadia” appartenuto all’abbazia e noto fin dall’antichità, come testimoniano i versi del poeta latino Orazio. A breve distanza dai valloni si trova anche la “Fons Bandusiae”, una zona naturalistica in cui è stato riconosciuto il luogo decantato da Orazio nell’omonima ode. È un angolo di grande bellezza, dominato da una rupe incavata, ricco di vegetazione e attraversata dal ruscello Banzullo.