Una guida completa e dettagliata alle 10 cose da fare e vedere a Cersosimo
Grazioso borgo medievale della Valle del Sarmento, Cersosimo sorge ai piedi del Massiccio del Pollino e deve il suo nome al monastero basiliano Kir-Zosimi, di cui ancora si possono vedere i resti. Non molto esteso e con appena 539 abitanti, Cersosimo permette al viaggiatore di scoprire la dimensione più intima e slow della Basilicata.
1. Passeggiare nel centro storico
Essendo molto piccolo, il centro storico di Cersosimo è facilmente visitabile a piedi ed è il modo ideale per iniziare a conoscere il paese. I piccoli vicoli pittoreschi conducono il visitatore nel fulcro del borgo, la piazza centrale, prossima alla chiesa Parrocchiale. Passeggiando tra le case e i palazzi nobiliari (XVIII-XIX sec.) decorati da portali in pietra e legno, si potrà scoprire un tessuto urbano dallo stile rinascimentale barocco, in cui però ancora si scorgono elementi risalenti al medioevo.
2. Ammirare Palazzo Valicenti
Costruito nel XVII secolo, Palazzo Valicenti è l’edificio nobiliare più antico di Cersosimo. Apparteneva alla famiglia Valicenti, e ancora oggi si presenta in tutta la sua bellezza: la struttura è a pianta quadrata, con magazzini nella parte bassa dell’abitato, un bel portale in pietra scolpita, un cancello in ferro battuto e di splendide inferriate in ferro e ghisa, testimonianza dello splendore dell’artigianato locale in quel periodo.
3. Visitare il Museo archeologico greco-lucano
In Largo Fiera, sui resti dell’ex Chiesa della Madonna di Costantinopoli (XIX secolo) è stato creato uno spazio dedicato alla celebrazione del passato antico della regione. Si tratta del Museo archeologico greco-lucano, un’esposizione che raccoglie una serie di copie dei reperti più celebri rinvenuti nella Basilicata sud-orientale. Un prezioso arricchimento che, nella parte alta del paese, completa le attrattive archeologica di Cersosimo.
4. Scoprire l’Acropoli greco-lucana
In località Monte Castello è possibile scoprire l’area archeologica in cui sono stati portati alla luce i resti di un’Acropoli greco-lucana. Lo stato di conservazione è ottimo, e le diverse campagne di scavo hanno portato alla luce anche una parte della cinta muraria di costruzione greca. Nell’area sono stati rinvenuti anche una serie di suppellettili (monete, vasellame, utensili) e due strutture signorili appartenenti a tre epoche diverse: Medio Bronzo (XV-XIV secolo a.C.), Colonizzazione greca (VI-V secolo a.C.) e Lucana (IV-III secolo a.C.).
5. Assaggiare gli spumini
Tra le molte delizie della gastronomia tradizionale di Cersosimo meritano un assaggio gli spumini, piccoli dolcetti bianchi meringati a base di albumi e noci. Sono davvero irresistibili con la loro consistenza friabile e il sapore dolciastro, in cui spicca prepotentemente il burro. Secondo la tradizione si preparano in occasione di eventi festivi come battesimo, comunione e cresima, ma ormai sono disponibili tutto l’anno. Per la loro preparazione artigianale e per il gusto irresistibile sono annoverati tra i prodotti agroalimentari tradizionali italiani (PAT).
6. Gustare i sapori tipici
I sapori della cucina di Cersosimo sono quelli tradizionali dell’area montana in cui il paese è collocato. Tra le specialità spicca la pasta fresca fatta in casa condita con mollica, pasta aglio e olio con peperoni rossi. Ottimi anche salsicce e soppressate, e prodotti caseari come pecorino, ricotta, cacioricotta e caciocavallo, da accompagnare con pane casereccio e focacce. Essendo molto piccolo, il paese ha un paio di ristoranti, ma potete raggiungere la vicinissima San Paolo Albanese e provare una delle sue trattorie.
7. Scattare una foto al gafio
Se volete scattare una foto ricordo particolare di Cersosimo dovete raggiungere gli angoli estremi del paese: qui troverete una vera particolarità, il gafio. Si tratta di una sorta di tunnel realizzato in pietra che sembra un semplice corridoio, e invece è una vera e propria porta d’accesso al centro storico. Databile approssimativamente intorno al XIII secolo, a Cersosimo se ne trovano due, uno nella parte alta del borgo e uno del così detto “quartiere dei Turchi”. Una particolarità architettonica tutta da immortalare.
8. Visitare le chiese del borgo
Durante la vostra passeggiata attraverso il borgo di Cersosimo vale la pena visitare le chiese del borgo, in particolare la Chiesa Parrocchiale del XV-XVI secolo collocata in Corso Plebiscito. La struttura è imponente, presente una pianta a croce latina con due navate laterali e all’interno costituisce un importante patrimonio, l’organo dell’800 realizzato da Michelangelo Colameo. Nella zona più alta del paese, invece, è interessante scoprire i resti della Chiesa di Costantinopoli, risalente al XIX secolo.
9. Scoprire i resti del monastero basiliano
Sembra che Cersosimo debba il suo nome a un monastero basiliano dell’XI secolo dedicato a Santa Maria di Kir-Zosimi, e secondo alcuni studi la struttura sarebbe stata il nucleo intorno a cui si sviluppò l’attuale centro abitato. Ancora oggi, in prossimità dell’ingresso del paese vecchio, è possibile scoprire i resti del monastero basiliano di Kir-Zosimi, importante traccia del monachesimo basiliano in Basilicata. L’edificio si distingue per la sua particolare muratura realizzata con pietre di varie dimensioni, disposte orizzontalmente e legate con malta di calce.
10. Praticare attività outdoor
La posizione strategica di Cersosimo permette di spostarsi in breve tempo in alcune delle zone più belle del Parco Nazionale del Pollino: la valle del Sarmento in cui si colloca il borgo, infatti, è proprio nel centro del parco. Dal paese è possibile organizzare escursioni in alta quota verso il Monte Pollino, ma anche passeggiate tra i boschi a piedi, a cavallo o in mountain bike. Tra le colline che fanno da preludio al Pollino non bisogna dimenticare i posti incantevoli della natura incontaminata ed il verde della Pineta, della Colonia Montana e del Capillo.