Una guida completa e dettagliata alle 10 cose da fare e vedere a Valsinni
Borgo medievale dall’atmosfera romantica sospeso a 250 metri tra mare e monti, Valsinni rientra nell’area del Parco Nazionale del Pollino. Con 1.500 abitanti circa, il borgo ha saputo farsi conoscere soprattutto grazie suo legame con la poetessa del Cinquecento Isabella Morra. Le iniziative di Valsinni, i suoi sapori prelibati e la natura mozzafiato sono valsi al paese il riconoscimento della Bandiera Arancione, marchio di qualità conferita dal Touring Club Italia.
1. Ammirare il Castello Baronale
Il monumento più importante di Valsinni è il Castello Baronale, edificato poco dopo l’anno 1000 in posizione panoramica sulla cima di uno sperone roccioso. Il maniero, ben conservato e visitabile, deve la sua fama ai Morra, potente famiglia di origine irpina che ne è stata proprietaria per circa 140 anni. In particolare è legato alla figura di Isabella Morra, poetessa del 1520 che visse confinata nel castello e vi morì a soli 25 anni, uccisa dai fratelli che scoprirono la sua relazione con Diego Sandoval de Castro, barone di Bollita.
2. Scoprire il Parco Letterario Isabella Morra
A rendere noto Valsinni è il Parco Letterario Isabella Morra: allestito nel 1993 è stato uno dei primi parchi letterari italiani. Utilizzando la poesia come chiave di lettura del territorio, presenta percorsi che sono sia viaggi nella memoria, sia occasioni di scoprire le specificità di Valsinni. Attraverso gli itinerari proposti, avrete occasione di scoprire i luoghi di Isabella Morra e di vivere momenti di animazione letteraria e teatrale grazie alle manifestazioni culturali organizzate durante l’anno e dedicate alla poetessa.
3. Passeggiare nel centro storico
Ai piedi del Castello si snoda il centro storico, di notevole suggestione grazie alla posizione pittoresca, sui fianchi di uno sperone roccioso. È la parte più antica di Valsinni, non è accessibile alle automobili e conserva abitazioni antiche di secoli, accostate l’una all’altra e separate da viuzze strette che si inerpicano sulla roccia. La caratteristica che vi salterà certamente all’occhio è il Gafio, un tipo di passaggio coperto in pietra che passa sotto l’abitazione, creato come punto di accesso tra due vie per pareggiare i molti dislivelli fra le case.
4. Visitare la chiesa Madre Madonna dell’Assunta
Altra perla del centro storico di Valsinni è la chiesa Madre dedicata alla Madonna dell’Assunta, costruita nel Seicento sui resti più antichi di una cappella duecentesca. L’edificio, affascinante all’esterno dopo la ricostruzione del 1853, contiene una pregevole acquasantiera (ex fonte battesimale), una scultura in legno del Settecento raffigurante la Madonna col Bambino, un crocifisso ligneo policromo, un raro organo del Settecento, un presepe napoletano e le reliquie del patrono del paese, San Fabiano.
5. Gustare i piatti tipici
Valsinni rientra nel territorio della Igp autorizzato a produrre il peperone crusco, la celebre varietà di peperone locale. Questa prelibatezza è protagonista di molte delle ricette locali, insieme a ottimi salumi e formaggi e all’immancabile pasta lavorata a mano. Potete averne un assaggio a La Fontana del Borgo, caratteristico locale del centro storico specializzato nei primi. Da non perdere le tagliatelle di Isabella, con pomodoro cuore di bue, porcini e pancetta, e i Frizzuli del povero, pasta fatta col ferretto e condita con mollica di pane, aglio, olio e peperone macinato.
6. Partecipare all’Estate di Isabella
L’evento più atteso dell’estate di Valsinni è l’Estate di Isabella, manifestazione che dura tutto il mese di agosto e prevede una serie di eventi culturali in onore della poetessa, con itinerari poetici, mostre all’interno del castello, rappresentazioni teatrali e appuntamenti gastronomici. Fulcro del programma è lo spettacolo messo in scena ogni sera da trenta giovani locali, che in costume d’epoca accolgono i visitatori con i racconti dei cantastorie e le canzoni dei menestrelli
7. Assistere alla festa patronale di San Fabiano
Molto sentita, la festa patronale dedicata a San Fabiano, protettore di Valsinni, viene celebrata ben due volte l’anno, il 20 gennaio e il 10 maggio. Nella prima occasione, in cui si ricorda il giorno del martirio, si svolgono le celebrazioni religiose e una prima processione, mentre la seconda data è dedicata ai riti civili come la grande fiera e alla sfilata per le vie del paese, con l’accompagnamento della banda musicale. I festeggiamenti si protraggono fino a sera, con concerto bandistico, estrazione dei biglietti della riffa e spettacolo finale di fuochi d’artificio.
8. Scoprire il Mulino di Palazzo Mauri
Il borgo di Valsinni nel corso della sua storia ha sempre avuto una forte tradizione contadina: dal punto di vista economico, infatti, è rimasto legato al lavoro dei mugnai. Anche se oggi la situazione è cambiata, il borgo è fiero delle sue radici ed è possibile scoprirne ancora le tracce tra le sue vie . Per esempio, all’interno di Palazzo Mauri, si possono ancora ammirare delle antichissime macine di pietra, diventate un simbolo dell’anima contadina del luogo.
9. Camminare fino alla cima del Monte Coppolo
Una delle escursioni più interessanti da fare a Valsinni è il sentiero naturalistico-archeologico che porta fino alla vetta del Monte Coppolo. Il percorso, il numero 990, parte nei pressi del serbatoio dell’acquedotto, attraversa un’antica cinta muraria e poi si snoda lungo il crinale della montagna fino alla sua cima. Durante la passeggiata, oltre a panorami naturali di grande bellezza, avrete modo di scoprire quel che resta dell’antica Lagaria, città leggendaria fondata secondo la tradizione da Epeo, costruttore del Cavallo di Troia.
10. Rendere omaggio a Isabella Morra
Prima di lasciare Valsinni non potete non passare a dare un’occhiata al monumento eretto in onore di Isabella Morra, costretta a vivere isolata nel Castello e poi uccisa, ancora giovanissima, dalla sua stessa famiglia. Il mezzo busto della poetessa è stato sistemato in uno spazio verde all’incrocio di via Carmine, è incastonato nella roccia ed è accompagnato da un pannello con uno dei versi della ragazza. Visitarlo è un’occasione per riflettere sulla figura della giovane, ancora oggi simbolo della violenza e dei soprusi subiti dalle donne nel corso della storia.