Una guida completa e dettagliata alle 10 cose da fare e vedere a Carbone
Piccolo e antico borgo di 650 abitanti, Carbone domina la sponda sinistra del torrente Serrapotamo dall’alto dei suoi 600 metri di altitudine. Il paese è ricco di scorci con la sua architettura antica, ma è amato soprattutto per la natura rigogliosa – ricade in due parchi nazionali, quello del Pollino e quello della Val D’Agri Lagonegrese – e per il suo prodotto più pregiato, il tartufo bianco del Serrapotamo.
1. Ammirare il centro storico
Una visita di Carbone non può che partire dal suo centro storico, un agglomerato di case in pietra che ha conservato gran parte degli aspetti urbanistici originari. Grazie ai lavori di recupero in seguito al terremoto del 1980, molte abitazioni sono state ristrutturate e oggi rappresentano uno dei vanti del borgo. Passeggiando tra le caratteristiche viuzze scoprirete anche diversi edifici nobiliari, come Palazzo Castello, Palazzo De Nigris e Palazzo Castronuovo, pregevoli portali e antichi archi.
2. Visitare la Chiesa madre di San Luca Abate
L’edificio religioso più importante di Carbone è la Chiesa madre di San Luca Abate, edificata nel 1050. Vale la pena visitarla soprattutto per le opere che conserva al suo interno, in particolare la tela cinquecentesca raffigurante Elia, il santo patrono di Carbone, alcuni affreschi dello stesso periodo della scuola napoletana, delle sculture di legno e il busto-reliquiario di San Giovanni Elemosinario, uno degli oggetti artisticamente più importanti custoditi nella chiesa.
3. Scoprire la cappella dell’ex convento di San Francesco
Nell’area più antica di Carbone potrete ammirare quel che resta del convento francescano della Santissima Annunziata dei minori osservanti, eretto nel 1548. Della struttura non rimane molto, ma è ancora visitabile la cappella di San Francesco, chiesetta a una navata con una cappella laterale al cui interno sono custoditi pregevoli affreschi del 1700, la statua di San Donato e quella di San Francesco, e il quadro della Porziuncola, realizzato da Francesco Oliva.
4. Partecipare alla Mostra Mercato del Tartufo Bianco di Carbone
Carbone è uno dei comuni in cui è possibile scoprire il prodotto più pregiato dell’area del Serrapotamo: si tratta del tartufo bianco, amato per le sue eccellenti qualità organolettiche, tanto da essere inserito nell’elenco dei prodotti PAT. Carbone racconta questo grande prodotto con la Mostra mercato del tartufo bianco, evento che si svolge ogni anno il 31 ottobre e il 1° novembre tutto dedicato a celebrare il tartufo attraverso live cooking, stand di cucina, ospiti e bancarelle in cui è possibile acquistarlo nelle forme più svariate.
5. Assaporare il gusto della tradizione presso Tenuta Montenuovo
Carbone vanta specialità gastronomiche tutte da scoprire. Tra i primi piatti, come in quasi tutta la Basilicata, non possono mancare diversi tipi di pasta fatta in casa – soprattutto orecchiette e fusilli – mentre tra i prodotti tipici spiccano funghi, castagne, miele e ovviamente il prezioso tartufo bianco del Serrapotamo. Per averne un assaggio raggiungete la vicina Tenuta Montenuovo, azienda biologica dove si può anche dormire in 5 appartamenti circondati dalla natura. Il ristorante segue i principi e la filosofia Km 0 e propone piatti della tradizione a base di prodotti stagionali provenienti dalla propria azienda agricola o da quelle del territorio.
6. Passeggiare nel Bosco Vaccarizzo
Se avete voglia di trascorrere qualche ora nella natura, o di fare un picnic tra gli alberi, raggiungete il Bosco Vaccarizzo, foresta riconosciuta come sito di importanza comunitaria e segnalata dalla Società botanica italiana come biotipo di rilevante interesse. Si estende per circa 200 ettari, è ricco di faggi, abeti bianchi e ontani napoletani e vanta numerosi sorgenti e fontane. Il bosco ha svolto da sempre un ruolo fondamentale per la comunità di Carbone e oggi è il luogo privilegiato dai cittadini per passeggiate e pranzi all’aria aperta.
7. Trekking alle Cascate del torrente Vallone
A meno di 5 km da Carbone si trova un altro luogo naturale perfetto per un trekking leggero. Si tratta delle cascate del torrente Vallone, un corso d’acqua che nasce a nord del territorio del borgo. Una volta raggiunto il piccolo parcheggio a ridosso del paese di Calvera troverete un sentiero ben segnato e segnalato che vi condurrà attraverso il bosco e lungo il torrente, fino a raggiungere le Cascate. Uno spettacolo naturale davvero suggestivo.
8. Visitare i ruderi del Monastero di San Elia e Anastasio
Nei pressi di Carbone è possibile scoprire i resti di una costruzione datata circa X secolo: è il Monastero di San Elia e Anastasio, sito interessante per l’influenza che ebbe nell’Italia meridionale del Medioevo. Grazie a un editto di Re Guglielmo II (1168) ebbe potere archimandritale, ovvero il controllo giuridico e della vita spirituale dei monasteri greci della Lucania, della Calabria settentrionale, del Cilento, della Valle di Diano e di una parte dell’Irpinia fino a Salerno. Grazie a importanti lavori di restauro è stato possibile recuperare le mura, l’area dei ruderi, oggi aperta a visite anche guidate, e la cella vinaria utilizzata per mostre, convegni e attività culturali.
9. Scoprire la grotta monastica
La grotta monastica è un altro dei segreti ben nascosti tra le vie di Carbone. Si tratta di una vera e propria cavità scavata nella collina, sostenuta da quattro archi e un rinforzo in miniatura e probabilmente usata nelle epoche passate come magazzino per conservare prodotti agricoli, in particolare il vino. Oggi al suo interno la grotta ospita l’infopoint del borgo.
10. Attraversare il Ponte Tibetano di Castelsaraceno
A meno di 20 km da Carbone si trova una delle attrazioni più adrenaliniche della Basilicata. È il Ponte Tibetano di Castelsaraceno, una costruzione incredibile di ben 586 metri di lunghezza e 80 metri di altezza. Imbracati e in perfetta sicurezza potrete attraversare questa spettacolare opera sospesa nel vuoto, ideale per ammirare il paesaggio circostante da una prospettiva del tutto unica, ma anche per una sfida con voi stessi.