Una guida completa e dettagliata alle 10 cose da fare e vedere a Noepoli
Conosciuto fino al 1863 come Noja, oggi Neopoli ha cambiato nome ma non ha perso il suo fascino. Il borgo, abitato da circa 850 cittadini, si trova nel cuore del Parco Nazionale del Pollino ed è uno scrigno di gioielli architettonici, archeologici e artistici di particolare pregio, tali da renderlo una tappa imperdibile in un viaggio alla scoperta della Basilicata.
1. Ammirare i murales
Tra i vicoli del centro storico Noepoli nasconde acuni murales ricchi di colore e di storia. Sono opere realizzate dall’artista locale Vincenzo Blumetti, parte di un progetto nato per valorizzare il dialetto e le tradizioni locali. I murales sono tre: U munnë i Rusënellë, che traduce in colori l’omonima poesia di Raffaele Carlomagno, professore e poeta di origini noiesi, I juuchë i n’a votë, frutto di un percorso didattico dei bambini delle scuole elementari e medie, e U pizzë, dedicato a uno dei rioni del borgo.
2. Passeggiare nel centro storico
Vale la pena scoprire il centro storico di Noepoli per ammirare gli scorci suggestivi del paese e le sue preziose opere architettoniche. Durante il percorso incontrerete abitazioni nobili come Palazzo Signorile (XVII secolo) e Palazzo Rinaldi, i resti del castello feudale, oggi sede del Municipio, la chiesa madre della Visitazione della Beata Vergine Maria, risalente al XVI secolo, e Piazza Marconi, nota anche come “la Torretta”, belvedere da cui si apre un panorama meraviglioso sulla Valle del Sarmento.
3. Ammirare Palazzo Vitelli
In cima a una collina l’antico castello feudale di Noepoli, risalente al XV secolo, domina l’ingresso del borgo. Oggi si chiama Palazzo Vitelli, ospita nelle sue sale gli uffici del Municipio e si presenta come una tipica costruzione signorile che ha mantenuto inalterato il fascino dei tempi passati. Ancora oggi si possono ammirare le mura massicce e le torri di guardia, il portale in pietra del XVIII secolo e una pietra tombale del XVI secolo che ritrae un guerriero dormiente, chiamato dai noiesi “Iacuvill”.
4. Scoprire il progetto del Teatro Vegetale
Insieme con altri tre comuni potentini, Noepoli partecipa al progetto “Artepollino un altro Sud: le nuove forme d’arte”. Per il borgo, Giuseppe Penone ha ideato il Teatro Vegetale, opera d’arte permanente ancora in fase di sviluppo, nata con l’intento di ospitare rappresentazioni teatrali in uno scenario naturale particolarmente suggestivo. Ha la forma di un cerchio con un diametro di 125 metri fatto di elementi naturali per simboleggiare uno spazio in cui la natura si fa teatro.
5. Gustare i sapori tipici
La cucina di Noepoli è fatta di piatti dai sapori antichi. La pasta è una grande protagonista, casereccia e da provare in tutte le sue declinazioni, dalle lagane con i ceci ai fusilli con mollica. Ottimi anche i secondi, in particolare l’agnello con funghi locali o il baccalà con peperoni cruschi, e i salumi, soprattutto la soppressata, rigorosamente annaffiati da Aglianico del Vulture Doc. Potete avere un assaggio di cucina tradizionale da Il Fosso: in un ambiente caratteristico, tra legno e vecchi utensili, sarete deliziati da porzioni abbondanti e dai sapori di un tempo.
6. Dormire nel borgo
Il modo migliore per scoprire le bellezze di Noepoli è alloggiare tra le vie del borgo. Lo potete fare in un bed and breakfast come Romantico, in pieno centro storico, dotato di spazi curati nei minimi particolari. È una struttura accogliente, diventata presto una delle più amate della zona, grazie anche ai pacchetti proposti: fuga romantica, perfetto per una coppia in vacanza, fuga relax, per chi intende evadere dalla routine, e fuga adrenalinica, che include un’esperienza di volo dell’Aquila di San Costantino Albanese.
7. Partecipare alla festa della Madonna di Costantinopoli
Il 5 e il 6 agosto le vie di Noepoli si colorano di un evento tra spiritualità, folclore e tradizione, la festa patronale della Madonna di Costantinopoli. I festeggiamenti iniziano il giorno di vigilia con una grande fiera, mentre il 6 agosto si svolge l’evento vero e proprio, la processione dell’immagine della Madonna accompagnata dalle gregne, piccoli troni in legno adornati con candele o spighe di grano. Dopo la messa solenne, la festa prosegue con concerti e degustazione di piatti tipici, fino al tradizionale spettacolo finale di fuochi pirotecnici.
8. Scoprire il “Gran Canyon” di Noepoli
Oltre alla storia e all’architettura, Noepoli è affascinante anche per la sua natura suggestiva. In particolare, la Valle del Sarmento offre al visitatore un panorama fuori dal comune grazie a insolite guglie e formazioni rocciose nate nel corso di millenni dall’erosione delle acque del Sarmento. Il risultato è un paesaggio suggestivo e sorprendente, puntellato dalle timpe – le formazioni rocciose – e attraversato da gole che hanno portato spesso la località ad essere accostata al celebre Grand Canyon statunitense.
9. Assaggiare il “viscùutt”
Tra le specialità locali non potete perdere il “viscùutt” di Noepoli, il biscotto famoso per la sua caratteristica forma a otto e per la sua conservabilità. Era infatti il cibo dei contadini e dei braccianti, poi agli inizi degli anni Cinquanta il Panificio Cirigliano inizia a proporlo per la vendita. Ottiene un grande successo e conquista il palato di tutti, tanto da far diventare il biscotto un vero simbolo del paese. Ancora oggi lo potete assaggiare nello stesso panificio, lavorato rigorosamente a mano e irresistibile con il suo sapore dii vino bianco e finocchietto.
10. Vivere la natura del Parco Nazionale del Pollino
Noepoli rientra nel territorio del Parco Nazionale del Pollino, caratteristica che rende il borgo una porta d’accesso privilegiata alle bellezze naturali dell’area protetta. Alloggiando nel paese potete passeggiare nel bosco della Farneta, perfetto in autunno per raccogliere funghi e castagne, oppure cimentarvi nei percorsi tra gli alberi di varia difficoltà proposti dal Pollino Outdoor Park. O ancora dedicarvi a del vero e proprio trekking, per esempio raggiungendo la cima Serra di Crispo, chiamata il Giardino degli Dei per l’alta concentrazione di Pini Loricati, alberi simbolo del parco.