Una guida completa e dettagliata alle 10 cose da fare e vedere a Corleto Perticara
Corleto Perticara sorge a 757 metri di altitudine in Val d’Agri, adagiato sulla dorsale interna dell’Appennino Lucano. Con circa 2.500 abitanti, il borgo è un comune dal patrimonio culturale e socio-economico tra i più importanti della Regione e vanta numerose testimonianze storiche, architettoniche, luoghi di culto e folclore popolare.
1. Scoprire i resti del castello
Il cuore del centro storico di Corleto Perticara è piazza Plebiscito. Da qui può partire la visita delle bellezze del borgo e proprio qui è possibile ammirare quel che resta del castello feudale risalente all’anno 1100. Le parti originali rimaste sono incorporate nell’attuale palazzo degli Uffici, sede del Municipio. Del vecchio organismo murario si vedono alcuni archi e i muraglioni, mentre all’interno sono state recuperate l’antica cisterna e la cella carceraria.
2. Passeggiare nel centro storico
Lasciata piazza Plebiscito è ora di addentrarsi nel centro storico, affascinante con i suoi scorci suggestivi composti da viuzze, scalette, larghi lastricati in pietra locale, basse facciate in muratura povera punteggiate da balconi in ferro e pietra, passaggi e varchi come il noto Arco degli Insorti. Vale la pena percorrere anche il viottolo antistante gli undici imponenti archi in pietra posti ai piedi della facciata est del palazzo degli Uffici, lungo il quale si ha una vista panoramica su tutta la vallata del Sauro.
3. Scattare una foto alla fontana vecchia
Raggiungete corso Pietro Lacava, a pochi metri da piazza Plebiscito, per scoprire una vera chicca di Corleto Perticara: è la fontana vecchia, la prima fontana pubblica del paese, inaugurata nel 1863. Realizzata in pietra squadrata, ancora conserva le cinque cannule originali e i due abbeveratoi laterali. La fontana è perfetta per scattare una foto ricordo particolare, e inoltre si trova a ridosso della villetta comunale Parco della Rimembranza, piacevole per concedersi un momento di relax.
4. Visitare il Rione Costa
Merita una visita il Rione Costa, chiamato così per via delle case costruite su un solido costone roccioso. Si tratta di una zona affascinante di Corleto Perticara, caratterizzata dalla presenza di vie strette e articolate che evidenziano case basse e piccole. Tra queste costruzioni spicca la chiesetta di San Domenico con il suo campanile storico, costruzione che risale alla fondazione del primo nucleo abitativo del paese, sviluppatosi proprio in questo rione.
5. Entrare nella Chiesa di Santa Maria Assunta
Tra gli edifici religiosi merita una visita la Chiesa di Santa Maria Assunta, restaurata dopo aver subito pesanti bombardamenti nel 1943. Prevalentemente in stile romanico, la chiesa è molto caratteristica soprattutto per via dell’interno, riccamente decorato e arredato con pregiati dipinti, soffitti affrescati e l’antico coro in legno di noce. Particolarmente suggestivo, il campanile posto sul lato nord. Poggiato su tre solidi geometrici sovrapposti a base quadrata, ottagonale e circolare dal basso in alto, sulla sommità ha una guglia d’ispirazione arabo-bizantina.
6. Gustare i prodotti tipici
La cucina tradizionale corletana è composta da ricette tramandate di generazione in generazione. Essenzialmente si tratta di una cucina povera, tra cui spiccano i formaggi, in particolare il pecorino, verdure selvatiche campestri, ortaggi, legumi e farina di grano duro che diventa pasta fatta in casa. Potete averne un assaggio in agriturismi come Madonna del Saulo, dove si propongono piatti lucani realizzati esclusivamente con prodotti locali e dell’azienda. Ottimi i salumi, i formaggi, la pasta fresca e la carne alla griglia.
7. Dormire in agriturismo
Gli agriturismi di Corleto Perticara non sono solo ottimi luoghi in cui scoprire i sapori locali, ma anche sistemazioni perfette per una vacanza tranquilla circondati dalla natura. La Bradia si trova a soli 2 chilometri dal paese, è immersa tra gli ulivi in un paesaggio collinare e montuoso e mette a disposizione 6 appartamenti indipendenti. La struttura permette di organizzare escursioni, passeggiate in bici ed esperienze varie, come ad esempio partecipare alla raccolta delle olive.
8. Conoscere il passato del borgo
Tra le vie e le contrade di Corleto Perticara si trovano diversi punti d’interesse storico-culturale, dei veri e proprio luoghi di memoria dove è possibile conoscere le tradizioni più antiche del borgo. Tra le più interessanti suggeriamo di scoprire il “palmento”, un’antica costruzione nata per la pigiatura dell’uva a piedi nudi, la “calcara”, antica fornace tradizionale usata per produrre la calce, i ruderi dei mulini ad acqua e le “cave di gesso” a pochi chilometri dall’abitato, in contrada Favaleto.
9. Una gita alla “Pietra Iaccata”
Per trascorrere qualche ora nella natura potete raggiungere la “Pietra Iaccata”, area boschiva incontaminata lungo la Strada Statale 103 di Val d’Agri. Deve il suo nome a una sorgente che sgorga da una fenditura nella roccia a circa 1100 metri di altitudine, ed è affascinante con i fitti boschi di querce e faggi ultracentenari. Il valore aggiunto dell’area è dato da un percorso pedonale con sentieri battuti e scalette di legno, attraverso il quale è possibile raggiungere la sorgente da cui nasce il fiumiciattolo che si snoda fra la fitta vegetazione.
10. Partecipare al Falò di San Giuseppe
In occasione della festa di San Giuseppe il 19 marzo, a Corleto Perticara va in scena una tradizione molto diffusa in tutta la Basilicata. Si tratta del Falò di San Giuseppe, antico rito d’accensione di un grande fuoco che brucia tutta la notte per cacciare l’inverno e la negatività. La festa inizia con la benedizione e l’accensione del falò, per poi proseguire con degustazioni di prodotti tipici e delle tipiche zeppole di San Giuseppe, e con concerti di musica locale.