Una guida completa e dettagliata alle 10 cose da fare e vedere a Calvello
È il paese della ceramica, del tartufo, delle castagne e dei santuari. Circondato da montagne, Calvello, è arroccato a 730 metri di altitudine ed è un borgo che conserva un fascino e un’atmosfera unici, tutti da scoprire e da vivere.
1. Visitare il Castello Carafa-Ruffo e il Museo della Ceramica
Nel punto più alto di Calvello spicca il Castello Carafa-Ruffo, fortezza di età normanna che all’interno ospita il Museo Multimediale della Ceramica, dedicato alla riscoperta dell’artigianato e della maestria degli abili artigiani locali detti “faenzari”. Il Museo conserva una ricca esposizione permanente di vasi, piatti e altri oggetti della ceramica calvellese e propone anche un laboratorio didattico in cui è possibile toccare con mano la lavorazione della ceramica, con la guida di esperti maestri artigiani.
2. Scoprire il convento di Santa Maria del Plano
Tra le architetture religiose che impreziosiscono Calvello c’è il Convento di Santa Maria del Plano. Fondato dai Benedettini nel XII secolo, è costituito da una chiesa di forma basilicale a tre navate e da un chiostro, abbellito con preziosi affreschi. All’interno del chiostro, inoltre, è ospitato il Museo della Canzone Napoletana, una ricca raccolta di documenti, libretti, spartiti e fotografie donate alla cittadina dallo storico napoletano Aldo de Gioia.
3. Scattare una foto al Ponte di Sant’Antuono
Se volete immortalare uno scorcio originale di Calvello il luogo giusto è il Ponte di Sant’Antuono, un’elegante costruzione eseguita da artigiani locali sotto la direzione tecnica dei frati Benedettini, abilissimi ingegneri pontieri e architetti. Il ponte collega le due sponde del corso d’acqua che bagna il paese, ed è un manufatto tecnicamente perfetto e molto caratteristico anche per il panorama che lo circonda, con prati, montagne e un gruppo di case arroccate sotto al castello.
4. Passeggiare nel centro storico
Con le sue case in pietra e i vicoli scoscesi, spesso raggiungibili solo a piedi, il borgo di Calvello conserva un’atmosfera magica. La vostra passeggiata può iniziare da piazza Falcone, proseguire attraverso corso Vittorio Emanuele, per poi raggiungere piazza Marconi e piazza del Sedile, lungo un percorso che vi porterà alla scoperta del patrimonio architettonico del paese. In particolare, merita una visita la Chiesa Madre, costruita nel `400 e scrigno di tesori artistici di grande valore, tra cui i due portali intagliati.
5. Gustare i sapori tipici
La cucina calvellese è unione di prodotti semplici e genuini e materie prime di grande qualità che vengono proposte in ricette tradizionali come i fusilli mollicati con i peperoni cruschi, gli strascinati con il sugo pezzente o la frittata con il rafano. Sapori di un tempo che potete ritrovare sulla tavola di Pietrapanna, ristorante dall’atmosfera rustica circondato dal verde ai piedi del monte Volturino. Il menù tipico comprende pasta fatta in casa, prodotti di aziende locali, la celebre carne podolica e ottimi dolci della tradizione.
6. Dormire a Calvello
Le opzioni per alloggiare a Calvello sono tante: se volete dormire vicino al centro storico potete optare per l’hotel Il Volturino, con 15 camere a disposizione e una posizione invidiabile, immersa nel verde. Se preferite invece sostare in un luogo nella natura rigogliosa che circonda il paese, optate per il Bioagriturismo Sant’Elia, antica masseria ristrutturata che conserva tutte le caratteristiche del tradizionale casale rurale lucano. L’agriturismo è conosciuto anche per il suo ottimo ristorante di cucina tradizionale.
7. Ammirare il Santuario della Madonna del Monte Saraceno
Sulla cima di uno sperone roccioso a circa 1320 metri di altitudine si trova il Santuario di Maria Santissima del Monte Saraceno, luogo sacro affascinante per la sua collocazione suggestiva. Il complesso domina la vallata dall’alto del roccione bianco su cui è costruito, e al suo interno conserva l’effige della Madonna del Monte Saraceno, opera di artigiani locali portata in processione da 9 portatori due volte l’anno, la seconda domenica di maggio e l’8 /9 settembre, in occasione della festa dedicata.
8. Visitare il Castagneto
A circa 5 km dal centro abitato di Calvello si trova il Castagneto Comunale, ampia area boschiva che si estende per circa 55 ettari. Il bosco è ideale tutto l’anno per passeggiare nella natura, ma dà il suo meglio nel mese di ottobre. È tradizione, infatti, per gli abitanti di Calvello, andare al Castagneto per raccogliere le castagne. Un servizio che viene offerto anche dal Comune, che in collaborazione con la cooperativa Ecletticoop organizza un servizio di navette e accoglienza presso il castagneto.
9. Partecipare alla Rassegna Internazionale del Folklore
Ogni anno, nel mese di agosto, a Calvello si tiene la Rassegna Internazionale del Folklore, evento dedicato alla danza popolare organizzato dall’Associazione Folkloristica “Lì Fainzar” a cui partecipano gruppi provenienti da tutto il mondo. Durante le fitte giornate del festival si esibiscono più di 80 artisti, oltre al gruppo locale Lì Fainzar, in un evento che non è solo rassegna folkloristica, ma un momento di scambio e approfondimento culturale.
10. Acquistare i prodotti tipici
Calvello vanta una serie di eccellenze che rappresentano il perfetto souvenir. Per ceramiche lavorate a mano potete andare a La Bottega della Faenza, realtà artigianale specializzata nella maiolica. Se preferite concentrarvi sullo shopping goloso non mancate una sosta da I Tartufi del Monte Saraceno. L’azienda è specializzata nella lavorazione del tartufo locale, trasformato in crema, tagliatelle, olio e ripieno di pasta fatta in casa, ma vende anche prodotti di produzione propria a base di castagne e funghi.