Una guida completa e dettagliata alle 10 cose da fare e vedere a Pignola
Comune montano a 927 metri di altitudine immerso nel Parco Nazionale dell’Appennino Lucano Val D’Agri Lagonegrese, Pignola è un bel borgo con un centro prezioso e tradizione antiche mantenute vive dai suoi circa 7.000 abitanti. È conosciuto anche come il “paese dei cento portali”, in riferimento ai numerosi ingressi decorati nel suo centro storico, ed è famoso per il Fagiolo rosso scritto di Pantano di Pignola.
1. Scoprire i portali del centro storico
A dare la fama a Pignola sono i molti portali decorati: se ne contano più 200 in pietra scolpita, testimonianza dell’antica tradizione della lavorazione della pietra. Tra i più belli vi suggeriamo Portale Cacia, caratterizzato da due mascheroni laterali, Portale Pecoriello, con i suoi due leoni, e Portale Padula, prezioso esempio di stile barocco. Potete scoprirli anche grazie al tour proposto dalla Pro Loco Il Portale, in cui uno storico esperto vi racconterà le storie dei portali e delle antiche famiglie residenti nei vari palazzi.
2. Prendere un caffè in piazza Vittorio Emanuele
Cuore di Pignola, piazza Vittorio Emanuele è il fiore all’occhiello del paese. Durante la vostra passeggiata tra i portali, fermatevi per una merenda al Pignola Caffè e ammiratela in tutta la sua bellezza, con i balconi in ferro battuto, le mensole figurate, i mascheroni e i palazzi pregevoli come Palazzo Gaeta con la sua scala interna decorata da statue di musici. La piazza colpisce anche per la sua forma singolare, non piana e allungata, che spesso ha spinto poeti e artisti a paragonarla a una conchiglia.
3. Visitare il centro storico
Oltre alle piazze e ai portali, il centro storico di Pignola è un vero gioiello architettonico. Le abitazioni si sviluppano verso l’alto, fino al punto più panoramico del paese in cui svetta la chiesa madre di Santa Maria Maggiore, e sono unite tra loro da un intricato labirinto di scalinate e vicoli ripidi che creano scorci molto suggestivi. Raggiunta la cima del paese dedicate qualche istante a visitare la chiesa madre: è bella con il campanile dagli angoli scolpiti, due grandi cappelle e opere del Pietrafesa custodite al suo interno.
4. Gustare i prodotti tipici
Il prodotto più famoso del borgo è il Fagiolo Rosso Scritto del Pantano di Pignola, Presidio Slow Food amato per le sue caratteristiche dovute al luogo particolare in cui viene coltivato. Il fagiolo è protagonista di molti piatti tipici come i “cavatelli e fagioli” proposti dal ristorante Le Fiamme. Il locale, nato dal sogno dei fratelli Antonio e Felice, è specializzato in cucina lucana e locale. Da provare anche gli strascinati di Sant’Antonio, con sugo di pezzente e mollica di pane.
5. Scoprire il gelato artigianale
Pignola gode di un’importante fama nel mondo della gelateria artigianale, arte pasticcera storica del borgo. Potrete degustare tutta la bravura dei maestri gelatai locali alle Officine del Gusto, il regno di Luigi Buonansegna, che dopo aver lavorato in tutta Italia decide di tornare a casa, aprendo un laboratorio artigianale di alto livello, dove il gelato nasce da materie prime d’eccellenza locali e internazionali. Da provare il suo gelato al cioccolato, eletto il migliore d’Italia nel 2021 dal Gambero Rosso.
6. Partecipare alla rievocazione storica
Il 2022 è il secondo anno in cui la Pro Loco di Pignola darà vita alla grande rievocazione storica Vignola Terra Regale, legata alla figura della Regina Giovanna II d’Angiò. Pur trattandosi di un evento estivo recente (si svolge tra luglio e agosto), è un momento evocativo, soprattutto grazie agli splendidi abiti storici recuperati dalla Pro Loco e fatti sfilare in corteo, tra musici e sbandieratori. Durante la giornata sono previsti anche diversi momenti teatrali, in cui vengono rappresentati episodi chiave della storia della Regina e del suo legame con Pignola.
7. Dormire in una dimora storica
Grazie alla Dimora Storica Giorni è possibile dormire dentro uno dei preziosi palazzi del centro storico. Il resort è negli ambienti di Palazzo Lombardi, edificio del 1600 che conserva la struttura originale, grazie ad un fine e complesso intervento dì restauro. Le suite sono spaziose ed eleganti, perfette per immergersi nell’atmosfera storica del palazzo, e a disposizione degli ospiti c’è anche un’area benessere spaziosa dove godere di trattamenti esclusivi come il bagno nel vino, nel siero di latte, bagno nel fieno (turco), sauna tra i legni finlandesi e le pietre refrattarie dei campi, percorso vita in galleria di tufo e piscina riscaldata geotermicamente interna ed esterna dove poter bere le acque sorgive e pure di Pignola.
8. Fare shopping di prodotti tipici
Prima di lasciare Pignola non potete non fare scorta di prodotti tipici locali più pregiati, come il Fagiolo Rosso Scritto, ma anche di tutti quei prodotti che hanno reso la tradizione enogastronomica lucana apprezzata ben oltre i confini della regione. Per il vostro shopping goloso vi suggeriamo di andare da Rosso 17, enoteca in Contrada Villafranca dove troverete un’ampia selezione di vini e tipicità lucane, ma anche vere chicche provenienti dall’Italia e dal mondo.
9. Partecipare alla Festa di Sant’Antonio Abate
L’evento più antico di Pignola è la festa di Sant’Antonio Abate, che si svolge il 16 e il 17 gennaio da più di 600 anni. La celebrazione inizia il pomeriggio del primo giorno accendendo un grande falò che arde per tutta la notte. Il giorno seguente va in scena la grande corsa di cavalli e muli, il culmine dei festeggiamenti. Gli animali vengono benedetti in piazza, per poi partire in una corsa spettacolare tra le vie del centro per correre i tre giri devozionali intorno alla chiesa.
10. Trascorrere giornate nella natura
Per giornate da passare nella natura, a pochi chilometri dal paese si trova il Lago Pantano di Pignola, perfetto per passeggiare, correre o andare in bicicletta. In zona si trovano anche diversi centri sportivi con piscine, e il nuovo Golf club Giorni, con un campo a nove buche e una piacevole club house. In alternativa, è possibile recarsi sul Monte Sellata, sia per un trekking non troppo impegnativo, sia per passare una giornata in montagna e magari fare un picnic in una delle molte aree attrezzate, come quella della Maddalena.