Sasso di Castalda, Italy, 08/24/2019. A vacation day in a village in the mountains of the Basilicata region, in Italy.
Una guida completa e dettagliata alle 10 cose da fare e vedere a Sasso di Castalda
Si chiama Sasso di Castalda, ma per i suoi 834 abitanti è semplicemente “U Sàsse”. Nascosto tra le montagne a 949 metri di altitudine, il borgo accoglie i viaggiatori con la sua bellezza urbanistica, con il suo patrimonio culturale, con una natura esuberante e un’attrazione adrenalinica sorprendente
1. Attraversare i ponti tibetani, il Ponte alla Luna e lo sky-walk
Tra le attrazioni principali di Sasso di Castalda ci sono i due ponti tibetani sospesi sulle sponde del Fosso Arenazzo, proprio a ridosso del Centro Storico. Il percorso inizia dal Ponte Petracca, lungo 95 metri e sospeso a circa 30 metri di altezza. Ma se vi sembra alto, è solo un assaggio della vera star locale: è il Ponte alla Luna, uno spettacolare ponte a campata unica alto 102 metri e lungo ben 300 metri. Dall’alto si può ammirare in basso un grande canyon, dove scorre il Torrente Arenazzo, mentre all’arrivo ci si troverà su una sky-walk in vetro con una vista spettacolare sulle montagne circostanti.
2.Immergersi nella vita del borgo, dormendo nei bed & breakfast e gustando i prodotti tipici
Foto credits booking.com
Vi siete innamorati degli scenari di Sasso di Castalda? Potete scegliere di dormire nei pressi del borgo, nella natura, all’ agriturismo Stella oppure nella “Casa sull’albero”, una romantica stanza sospesa da terra e abbracciata dalle chiome di due grandi alberi, dotata di tutti i comfort. Oppure, potete alloggiare nel borgo grazie a “Guarda che Luna”, bed & breakfast che mette a disposizione degli ospiti diverse soluzioni. Ci sono poi altre proposte all’interno delle tipiche costruzioni sassesi come “Borgo Manca Suites”, “Terra del Sasso suites” o “B&B IL SASSO”. Per immergersi a fondo nell’atmosfera di Sasso di Castalda occorre, però, anche assaggiare i formaggi e i salumi tipici. Il locale “Terra del Sasso” vi permetterà di degustare queste delizie con i suoi taglieri stuzzicanti, ma anche di scoprire le più pregiate tipicità enogastronomiche. Se, invece, quello che cercate è la pizza potete scegliere tra Peccati di Gola e Pizzeria 85 mentre, da bere, vi perderete nella vasta selezione di birre del pub in stile Irish Time Bridge.
3. Percorrere il sentiero della legalità
Il Sentiero della Legalità è un percorso affascinante, da attraversare con le scarpe e con la mente. Dedicato a Mimmo Beneventano, giovane medico e attivista politico vittima di camorra, il percorso consente di affacciarsi sul Ponte alla luna e vedere il geosito del Vallone Arenazzo attraversando una varietà climatica e paesaggistica stupefacente. Potete muovervi tra canyon che si allungano in contesti secchi e aridi, da una parte, e dall’altra scoprire una vegetazione lussureggiante e alcuni insoliti lecci mediterranei, mentre lo sguardo declina sulla valle del Melandro spaziando fino al Cilento. La vista inedita sul paese aggrappato alla roccia è meravigliosa così come quella della muraglia medievale che sostiene la parte sommitale del castello.
4. Visita al geo sito di Madonna delle Grazie
Un’escursione nella storia geologica del luogo è un’emozione intensa che conduce a tempi antichissimi. Il Geosito nel canyon dell’ Arenazzo di Sasso di Castalda testimonia lo scontro tra la zolla euroasiatica e quella Africana che hanno fatto sollevare il fondale oceanico e in cui è possibile vedere gli effetti delle varie fasi tettoniche. Tra gli strati di roccia è facile imbattersi in testimonianze di antichissime ere geologiche, mentre le faglie tettoniche sono lunghe qualche metro o anche centinaia di metri.
5. Fare attività sulla neve
Sasso di Castalda è una delle mete ideali anche in inverno quando la neve rende ancora più suggestivi i suoi panorami. Nel territorio comunale, al confine con Abriola, si trovano 2 piste da sci di fondo, ideali per praticare anche sci paesaggistico e ciaspolate. Il primo percorso, di circa 3 chilometri, muove da Monte Pierfaone fino a Monte Arioso; il secondo, invece, di 3, 5 chilometri, consente di giungere da Monte Pierfaone al rifugio dell’Arioso. Per informazioni sulle ciaspolate organizzate ci si può rivolgere all’Ivy Tour e all’ASD promos
6. Fare trekking lungo i sentieri
Foto credits settimanaescursionismo.cai.it
Sasso di Castalda è noto anche per essere il paese dei sentieri. Ed è vero! Se amate le passeggiate nella natura, dedicate qualche ora al Sentiero Frassati, percorso escursionistico tra i più antichi e panoramici della Basilicata. Lungo 22 km, consente, grazie a itinerari tematici, di scoprire interessanti siti storici, archeologici e naturalistici. Ma quando si parla di cammini, a Sasso di Castalda, non c’è che l’imbarazzo della scelta. Il sentiero di San Cosmo-Damiano-Canelecchia-Affitta è caratterizzato da un paesaggio mutevole, dove si possono osservare le rocce per lo più di origine marnosa. Il panorama giunge fino agli Alburni e il Sentiero è inserito dal CAI tra i sentieri lucane più interessanti. Nella parte meridionale, i paesaggi si fanno più aridi e ricordano certe cartoline da film western. Del tutto inaspettato e molto recente è, invece, il sentiero dedicato a Maria Ventre, fondatrice del Piccolo Coro dell’Antoniano. Il percorso collega Sasso di Castalda (dove è nata la mamma dell’artista) al Comune di Marsico Nuovo (dove è nato il papà) e giunge fino alla Fontana delle Brecce di Marsico Nuovo ricalcando le orme dell’antica via mulattiera che portava a Calvello. Questo sentiero è diviso in 4 parti, ognuna delle quali è dedicata a una delle canzoni di Maria Le Ventre. Infine, impagabile è anche percorrere il Cammino naturalistico che da Madonna del Sasso porta a Schiena d’Asino e alla Cherchiara di Tito.
7. I percorsi tra le case di pietra del borgo
Il paese, con le sue casette di pietra, si presta a ben più di una passeggiata ed è facile rincorrere odori e profumi immaginandosi viaggiatori di un altro tempo. Per godere a pieno delle atmosfere di Sasso Di Castalda, potete partire dalla Fontana Vecchia per raggiungere Piazza del Popolo, una piazza dalla forma triangolare, per poi imboccare Via della Pietà, sulla sinistra del corso principale. Qui, si trova la casa di uno dei cittadini più illustri del borgo: Don Giuseppe De Luca, il cui nome campeggia su una targa commemorativa all’esterno dell’edificio. Nei pressi di quest’abitazione, potete notare i ruderi della Chiesa della Pietà, comunemente detta “Sacro Monte dei Morti” che fu distrutta dal terremoto del 1980. Da qui, si può tornare indietro e imboccare via Casale con la Chiesa di Sant’Antonio Abate, con le sue magnifiche statue in malta restaurate da poco e, a poca distanza, la casa della nonna di Rocco Petrone, l’ingegnere che organizzò l’impresa dell’Apollo 11. Infine, proseguendo verso la Chiesa di San Rocco si scoprirà l’antica locanda del Marchese, l’imponente palazzo Langone nonché si arriverà all’Hortus Conclusus con la sua grandiosa veduta.
8. Visitare il quartiere Della Manca
Il quartiere della Manca è uno dei quartieri più antichi di Sasso di Castalda, quello in cui viveva la popolazione più umile del borgo e dove si trova un interessante arco. Se si prosegue si attraversa un ponte “giapponese” e si arriva alla caratteristica Chiesetta della Madonna delle Grazie, da poco restaurata. Si tratta di una delle zone più suggestive del paese dove fermarsi per scattare qualche foto del tutto inusuale in un paesaggio selvaggio e aspro.
9. Visitare l’area faunistica del cervo
Foto credits ceasindra.it
Se sognate da sempre un incontro ravvicinato con gli animali del bosco, il soggiorno a Sasso di Castalda vi permetterà di realizzare il vostro desiderio. A ridosso del paese si trova l’area faunistica del cervo, un’oasi sulla collina dove vivono splendidi esemplari in semi-libertà, tutelati e custoditi da esperti. Se siete fortunati, e avete un po’ di pazienza, potrete scorgerli correre tra i prati e tra gli alberi, e ammirarli in tutta la loro bellezza ed eleganza.
10. Il Bosco della Costara con il faggio di san Michele
La natura intorno a Sasso di Castalda scalda il cuore. Ma c’è un luogo in particolare in cui è impossibile non sentirsi piccoli e grati. Nel bel Bosco di Costara, infatti, troneggia un albero secolare, un faggio, un vecchio venerabile di quasi 400 anni, uno dei più famosi della Basilicata. Si tratta del Faggio di San Michele, monumentale “albero padre” della Basilicata. Il suo tronco è di circa 6 metri ed è uno dei posti migliori dove salutare l’arrivo della primavera. Provare un senso di deferenza, se non proprio una vera e propria venerazione, qui è possibile.