Una guida completa e dettagliata alle 10 cose da fare e vedere a Irsina
Tra dighe e torrenti, a 600 metri di altezza si trova Irsina, uno dei Borghi più belli d’Italia. Con i suoi 262 km² di territorio è il secondo comune più esteso della Basilicata dopo Matera, che dista appena 59 km. Chiamata fino al 1895 Montepeloso, Irsina è tutta da scoprire tra storia, gusto e tradizioni.
1. Esplorare i bottini
Ai piedi della collina di Irsina si trovano i bottini, lunghi cunicoli usati nel Medioevo per canalizzare l’acqua, ancora oggi convogliata nella fontana settecentesca nota come “le 12 fontane”. Oggi le gallerie sono percorribili e visitabili su prenotazione: un modo suggestivo di scoprire i segreti del paese sotterraneo. Il più celebre è il Bottino di Contrada Fontana, percorso affascinante composto da una galleria principale e tre tunnel lunghi e stretti.
2. Visitare la Cattedrale di Santa Maria Assunta
Tra tutte le bellezze architettoniche di Irsina, la Cattedrale di Santa Maria Assunta è la più conosciuta. Distrutta e ricostruita più volte, oggi svetta con il campanile romanico e dorico, e con la sua facciata in barocco napoletano. È conosciuta soprattutto per ospitare la statua dipinta di Sant’Eufemia martire, protagonista della grande festa che si svolge dal 14 al 17 settembre. Notevole anche la cripta, a cui si accede da due scalinate visivamente molto suggestive.
3. Ammirare le antiche case-grotte del centro storico
Irsina ricorda in qualche modo Matera, soprattutto per la presenza di case-grotte molto simili a quelle della città dei Sassi. Anche qui, infatti, gli antichi abitanti scavarono la roccia creando abitazioni, cantine e stalle che ancora punteggiano il centro storico. Se siete curiosi di conoscere meglio questa realtà, potete visitare la casa grotta Barbaro, oggi tutelata dal FAI. È l’abitazione meglio conservata e anche la più bella, con i suoi due livelli e con le spelonche rocciose che ne costituiscono gli ambienti.
4. Gustare i sapori di Irsina alla Trattoria Nugent
Conosciuta per la coltura dei cereali e l’allevamento del suino nero lucano, Irsina propone una cucina di tradizione di origine contadina. I piatti principali sono semplici e gustosi, come la callaridd, preparata con agnello adulto e verdure, a ciaudedd, pane raffermo bagnato e condito con olio d’oliva, origano e pomodorini, e u pen cutt, pane raffermo cotto e condito con le rape. Tutte prelibatezze che è possibile assaggiare nella Trattoria Nugent, luogo ideale per godere dell’autentica cucina locale in un luogo di grande interesse storico.
5. Alloggiare nel centro storico per vivere il borgo
Non c’è modo migliore di vivere pienamente Irsina che alloggiare nel cuore della città vecchia, esperienza possibile grazie all’opera svolta dal comune per migliorare e valorizzare l’accoglienza turistica. Proprio grazie al progetto di recupero di alcune abitazioni antiche è nato Borgo Albergo Terra Cereris, che mette a disposizioni diverse sistemazioni tra i vicoli suggestivi del centro storico. Troverete molto comodo anche il B&B I Basilischi, struttura confortevole e base perfetta per visitare le bellezze del paese.
6. Scoprire il passato di Irsina al Museo Civico Janora
Se vi appassiona la storia, visitate il Museo Civico Janora, dove sono conservati i circa 1.600 reperti appartenenti alla collezione dello storico e archeologo irsinese Michele Janora. Nelle sei sale all’interno del convento di San Francesco si segue un percorso tra oggetti provenienti da necropoli e tombe disseminate lungo la fascia orientale della Basilicata e la zona nord-occidentale della Puglia. Il pezzo più pregiato della collezione è il cratere a calice a figure rosse risalente al primo quarto del IV sec. a.C., ma si trovano testimonianze che risalgono fino al Neolitico.
7. Passeggiare nel Bosco di Verrutoli
A circa 10 km dal centro di Irsina si trova una grande area verde dove passare qualche ora rilassante nella natura. È il Bosco di Verrutoli, amato da turisti e locali per l’area pic-nic e per i sentieri, tracciati antichi che permettono di attraversare aree dalla bellezza incontaminata. Se siete fortunati, lungo il percorso potreste anche avvistare qualche daino: il bosco, infatti, è casa di un branco di questi animali, che vivono liberamente tra gli alberi della riserva.
8. Assistere alla festa della Pietà e Pizzicantò
Tra le molte festività che si celebrano a Irsina, la festa della Pietà e Pizzicantò è la più particolare. L’evento, che si svolge l’ultima domenica di maggio inizia con la celebrazione dell’immagine della Madonna della Pietà, a cui segue il Pizzicantò, gioco che prevede la creazione di una piramide umana. Cinque persone fanno da base alle altre che salgono in cima fino a formare la torre che, una volta completa, comincia a muoversi in una danza circolare al ritmo del canto tradizionale intonato insieme agli spettatori.
9. Visitare la cripta affrescata di San Francesco
All’interno di una torre normanna potete scoprire un vero gioiello artistico. È la cripta di San Francesco, cappella ipogea notevole soprattutto per i suoi affreschi magnifici che richiamano la scuola di Giotto. Realizzati tra il 1370 e il 1373 su commissione di Margherita D’Angiò e da sua figlia Antonia Del Balzo, futura regina di Sicilia, sono una testimonianza affascinante dell’arte pittorica dell’epoca. La cripta venne scoperta nei primi anni del ‘900 grazie alla Contessa Margherita Nugent.
10. Ammirare la statua di Sant’Eufemia
La statua in pietra di Nanto (Vicenza), che ritrae Sant’Eufemia, la protettrice di Irsina, toglie il fiato. È custodita in una delle cappelle della chiesa di Santa Maria Assunta e la sua bellezza, nitida in quegli occhi che paiono quasi vivi, è disarmante. È una delle opere di maggior rilievo storico ed artistico della Basilicata ed è attribuita ad Andrea Mantegna, pittore tra i più ammirati del Rinascimento italiano, come una delle rare testimonianze della sua attività scultorea.