Una guida completa e dettagliata alle 10 cose da fare e vedere ad Acerenza
Parte dal 2003 dei Borghi più belli d’Italia, Acerenza è meta perfetta per chi ama la storia, le belle arti, il folklore, le bellezze naturali, la buona cucina e non solo. L’antica Acheruntia romana, nota anche come “Città Cattedrale”, è del vino più pregiato della Basilicata, l’Aglianico, e sede di rievocazioni storiche che vi faranno viaggiare indietro nel tempo.
1. Ammirare la Cattedrale dedicata a Santa Maria Assunta e San Canio
Cuore del borgo è la Basilica Cattedrale, per circa un millennio, madre di tutte le chiese dell’antica Lucania, poi Basilicata. È unodei monumenti più celebri e visitati della regione, sia per la sua bellezza architettonica, dato dal meraviglioso gioco di volumi delle absidi, che per il fascino e la spiritualità che si respira entrando nel maestoso tempio. All’interno, l’area più affascinante è la cripta o succorpo, uno dei più belli esempi del rinascimento dell’Italia meridionale, fatta costruire nel 1524 e ricca sulle pareti e soffitto di affreschi del pittore lucano Giovanni Todisco.
2. Scoprire il suggestivo borgo medievale
Arroccata a 833 metri, Acerenza è un borgo di grande suggestione. Una passeggiata nel centro storico, soprattutto nell’intricato dedalo delle viuzze tortuose, vi darà la sensazione di trovarvi in pieno medioevo. Inoltre avrete l’occasione di osservare gli innumerevoli ed eleganti portali dei palazzi gentilizi sui quali sono scolpite le simpatiche e sbeffeggianti figure umane. Grazie alla sua posizione panoramica, il borgo regala anche scorci affascinanti, come quello ammirabile dall’alto del belvedere Torretta, situato alle spalle della cattedrale.
3. Bere un bicchiere di Aglianico DOC del Vulture, Alto Bradano
L’Aglianico del Vulture DOC è uno dei vini più pregiati della Basilicata, e Acerenza è proprio uno dei fulcri della produzione di questa prelibatezza. Quando si visita il borgo non si può non fermarsi in un bar o un locale dove degustare un bicchiere di questo vino rosso rubino, dal profumo di frutti di bosco e dal sapore di legno e vaniglia. Se volete accompagnarlo con del cibo, sorseggiatelo insieme a salsiccia e soppressata acheruntina e al pane di semola rimacinata di grano duro tipico del borgo.
4. Visitare il Museo diocesano, la Galleria degli Stemmi e il Museo dei legni intagliati
Il castello longobardo-normanno dal 2006 è sede del Museo Diocesano di arte sacra e civile, dove sono custoditi numerosi oggetti d’arte sacra provenienti dalla cattedrale e da chiese minori di Acerenza e molti altri dalle chiese dei paesi della archidiocesi. Durante la visita potrete ammirare anche il busto marmoreo dell’imperatore Claudio Giuliano risalente al IV secolo, la Galleria degli Stemmi (1709) affrescata con 86 pannelli in noce raffiguranti tutti i Vescovi e Arcivescovi della diocesi più antica della Regione e una collezione di oltre 2.000 pezzi artistici in legno, realizzati da due artigiani di Matera.
5. Conoscere gli Alpaca sulle rive della diga di Acerenza o cavalcare lungo il fiume Bradano
Se viaggiate con i bambini o amate particolarmente gli animali, non potete mancare di visitare l’azienda “Basilicata Alpaca”, unica nel Sud Italia ad allevare il docile animale peruviano. Presso la fattoria didattica acheruntina, si può entrare in contatto con oltre 20 animali, attraverso laboratori ed escursioni in uno splendido scenario naturale, il lago artificiale di Acerenza. Se invece amate i cavalli, non perdete la possibilità di partecipare a una delle escursioni a cavallo organizzate dal maneggio “River Horse” in contrada Ferretto, che organizza uscite giornaliere, trekking a cavallo e escursioni per tutte le età, oltre a suggestive passeggiate notturne nel periodo estivo.
6. Gustare la gastronomia tradizionale acheruntina
Acerenza è terra di vino pregiato, ma non solo: come in tutta la Basilicata, la gastronomia locale è particolarmente gustosa. Accomodatevi in uno dei ristoranti del centro storico o in uno degli agriturismi del territorio e assaggiatei maccaroun a dèsct, pasta fatta a mano condita con sugo di carne o abbinata a legumi, oppure un piatto d’z’z’ridd, pasta molto piccola da mangiare con fagioli o lenticchie. Il pranzo si conclude con la lagana chiappout, dolce preparato con le lagane (pasta di grano duro, saraceno o senatore cappelli) aromatizzate con cannella, noci, mandorle e vino cotto.
7. Partecipare alla rievocazione storica “Dai Longobardi ai Normanni”
Se pianificate di trovarvi ad Acerenza durante le vacanze estive, segnate sul calendario l’11 e il 12 agosto. Il 12 si tiene per le strade del borgo la grande rievocazione storica “Dai Longobardi ai Normanni Storia di una Cattedrale”, evento che fa rivivere l’incontro del 1061 tra l’arcivescovo Godano e Roberto il Guiscardo. Già dal giorno prima Acerenza viene invasa da oltre 200 figuranti in abiti d’epoca, artisti di strada, sbandieratori, giocolieri e mercati medievali, e tra le strade dalle squadre di giovani delle 4 porte della città che si sfidano in gare di giochi storici. Giorno e notto si aprono anche taverne e osterie dove degustare pietanze tipiche dell’epoca.
8. Passeggiata lungo le sponde del lago di Acerenza
Per trascorrere una giornata immersi nella natura non c’è niente di meglio che una gita sulle sponde del lago artificiale di Acerenza, formatosi dallo sbarramento del fiume Bradano. A poca distanza dal borgo, il lago è famoso per la ricca fauna, tra cui spiccano lupi, cinghiali, lepri, lontre e volpi. Inoltre, le sue sponde sono ideali per fare birdwatching e avvistare cormorani, falchi e, negli orari notturni, persino i gufi. Il lago di Acerenza consente la pesca sportiva, e non mancano anche sentieri da percorrere a piedi verso il grande bosco di San Giuliano a monte, o a valle del lago lungo le rive del Bradano anche con e-bike.
9. Dormire in un b&b del centro storico
Il centro storico medievale di Acerenza è ricco di fascino. Per respirarne appieno l’aura storica l’ideale è dormire in uno dei numerosi Bed & breakfast del Borgo medievale, nati proprio dentro queste antiche dimore, tra cuiilMantra, La casa Normanna, La Suite di Arnaldo, Palazzo Matilde. Grazie al progetto “designer per una notte”, chi soggiorna può anche divertirsi a giocare con gli spazi di Palazzo Matilde: all’arrivo si viene forniti di un kit che permetterà a tutti di contribuire all’arredo del b&b.
10. Museo della civiltà contadina
Un piccolo museo da non perdere è la “Casa contadina”, dove è stata riprodotta fedelmente l’abitazione di una famiglia di braccianti della prima metà del ‘900: due stanze, una cucina fornita da tutti gli utensiliper la maggior parte in legno, una camera con un letto matrimoniale poggiato su con materasso ripieno di foglie secche di granoturco,e un’interessante culla “a vento”. Di fianco al letto una “cannacamr”, un contenitore di forma circolare per la conservazione del grano, che veniva realizzato con canne, da artigiani del luogo.