La bellezza ammanta la Basilicata. Si distende seducente sui suoi colli, sulle vette appuntite dell’Appennino, sulle coste frastagliate che si tuffano nel mar Tirreno e su quelle morbide che scivolano nello Jonio e ammicca, con un sorriso bianco di pietra, da alcuni dei borghi più belli d’Italia.
Proprio questi ultimi sono le tappe di un itinerario della meraviglia lucana. Come un’aquila rapace in attesa, visitiamo Acerenza, la città dominata dalla sua maestosa cattedrale prima di illanguidire nella luce del tramonto che disegna presepi a Pietrapertosa e Castelmezzano, agglomerati di case e natura che si stringono l’un l’altro in un senso appartato di pace perfetta. Proseguiamo, poi, verso Irsina, Guardia Perticara, Miglionico, Venosa e Viggianello in una fantasia di stili e di segreti che non ci bastano mai, lasciandoci frastornati dal fascino autentico di questi borghi, i più belli d’Italia in Basilicata.
L’itinerario dei borghi più belli d’Italia in Basilicata:
- Acerenza
- Castelmezzano
- Guardia Perticara
- Irsina
- Miglionico
- Pietrapertosa
- Venosa
- Viggianello
Acerenza
Acerenza è uno dei borghi più belli d’Italia ed è un grappolo di case appollaiato su un colle a 800 metri di altitudine, sormontato dalla cattedrale, maestosa ed imponente. È “un nido d’aquila” secondo Quinto Orazio Flacco e la poesia, qui, si nasconde ovunque. Ai piedi dell’abitato distese di boschi e vigneti segnano il passo. Tra le strade del centro storico, la sensazione è di essere finiti in un “altrove medievale”, in cui a ogni incontro corrisponde un sorriso affabile. La cattedrale è il baricentro di questo borgo ed attrae i visitatori come un’irresistibile calamita. Al suo interno, poi, i misteri e le leggende non si contano, come quelle legate alla presenza delle spoglie della figlia del conte Dracula… In ogni caso, la visita al paese è entusiasmante, specialmente in concomitanza della rievocazione storica che si celebra l’11 e il 12 agosto, in cui si rivive l’incontro avvenuto il 12 agosto 1061 tra l’arcivescovo Godano e Roberto il Guiscardo. In inverno, invece, è molto suggestiva la festa dell’Immacolata, l’8 dicembre, con la festa e il calore dei falò che ardono in ogni strada. Scopri qui le 10 cose da vedere e da fare ad Acerenza .
Castelmezzano
Tra i borghi più belli d’Italia in Basilicata, uno dei più conosciuti è senz’altro Castelmezzano: un gioco di luci e di sensazioni tra le Dolomiti Lucane. Il suo aspetto varia a seconda della luce del giorno prima di trasformarsi, a sera, in uno struggente presepe. Il fascino delle montagne che lo abbracciano è noto. Anche il sentiero delle 7 pietre, che rannoda Castelmezzano a Pietrapertosa, è da non perdere, soprattutto nelle giornate di sole. Una suggestione del tutto particolare è offerta dalla visita alla casa del mago più famoso della Basilicata: il mago Ferramosca così come le leggende legate ai templari... Leggi qui le 10 cose da fare a Castelmezzano
Guardia Perticara
Guardia Perticara è conosciuto come il paese delle case di pietra. In effetti, è piuttosto inscindibile dalle sue allegre abitazioni, le cui finestre e aperture sono spesso ingentilite da grappoli di fiori che pendono sui vicoli. In via Armando Diaz, le volte in mattoni rossi e i portali sembrano frammenti di un dipinto antico. Oltre ad essere uno dei borghi più belli d’Italia, è anche bandiera arancione, un “borgo eccellente” secondo il Touring Italia. Leggi qui le 10 cose da fare e da vedere a Guardia Perticara.
Irsina
Irsina, in provincia di Matera, è fatta per stupire. A 600 metri d’altezza è un borgo vestito di allegria, grazie al colore giallognolo della pietra locale usata per costruire chiese e abitazioni. Molto interessante è seguire il tracciato del sistema dei Bottini, la canalizzazione delle acque sorgive locali che risale al medioevo. Una delle meraviglie del posto, poi, si trova nella bella cattedrale di Santa Maria Assunta: si tratta della statua lignea che ritrae Sant’Eufemia, attribuita al Mantegna. Guardandola, si ha l’impressione di essere fissati negli occhi dalla santa, con amorevole candore. Una sensazione forte e quasi mistica. Leggi le 10 cose da fare e da vedere a Irsina
Miglionico
Miglionico sorge su una collina tra i fiumi Bradano e Basento in provincia di Matera. L’abitato è placido tranquillo. L’ansia e la frenesia non sembrano minimamente scalfire questo borgo in cui le opere d’arte si nascondono con cura, con l’intento evidente di lasciarsi scovare in una caccia al tesoro dagli esiti imprevedibili ma sempre desiderabili. Particolarmente pregevole è il polittico di Cima da Conegliano nella Chiesa di Santa Maria Maggiore. I colori e le figure che circondano il trono della Madonna sono toccanti nella loro austera compostezza. Più su, la mole del Castello del Malconsiglio, una fortezza del VIII – IX secolo dove avvenne la congiura dei Baronicontro il re Ferdinando I D’Aragona attrae con forza circonfusa dal fascino sottile e particolare della storia. Scopri qui le 10 cose da fare a Miglionico.
Pietrapertosa
Pietrapertosa è come una frattura tra i picchi dominanti delle Dolomiti Lucane da cui ci si aspetta di veder apparire, da un momento all’altro, un genio. Sarà per via del suo passato arabo o per le forme curiose che assumano le conformazioni rocciose intorno, ma pochi altri posti sanno essere così completamente ammalianti come questo abitato. I resti del castello millenario che domina il borgo, in particolare, sono fatati al punto che, dal torrione ancora visibile, non stupirebbe l’ascolto di una vocina disperata, come di una creatura rinchiusa da tempo immemore tra le pietre del maniero. La visita a Pietrapertosa è emozionante e non si esaurisce con l’adrenalinico “Volo dell’angelo” che ci fa illudere di essere nibbi in picchiata su promesse di divertimento e bellezza. Leggi qui le 10 cose da fare e da vedere a Pietrapertosa.
Venosa
Venosa si apre nello scenario del Vulture tra il verde delle campagne odorose di vigna e di uva e ci accoglie nell’abbraccio del Castello aragonese Pirro Del Balzo che custodisce al suo interno reperti che svelano la storia antica della città e nasconde le note del “principe dei musici”, Gesualdo da Venosa, madrigalista divino e assassino. .. La città esprime bellezza in ogni angolo: tra i muri delle case che, talvolta, sorprendono con dipinti intensi; nei vicoli stretti che conducono alla casa natale di Orazio, fino alla larga piazza assolata su cui svetta la statua con l’effigie del poeta del tempo che scorre. Ma è al cospetto dell’Incompiuta, fuori dal centro cittadino, che qualcosa nel sangue quasi si ferma, per le sensazioni celestiali che inducono a pensieri languidi sull’infinito e sull’immanente. Venosa è un borgo dalla forza inaspettata che accoglie con lo stesso senso di meraviglia i viandanti di oggi come quelli di ieri. Leggi le 10 cose da fare a Venosa.
Viggianello
Viggianello è una cascata di pietra sui monti del Parco Nazionale del Pollino. Sorge a oltre 500 metri sul livello del mare ed è un luogo magnifico per perdersi tra la natura e le antiche tradizioni. Intorno, le greggi pascolano tranquille e, in primavera, i fiori che crescono abbandonanti nella natura intorno profumano l’abitato. Le escursioni qui, poi, hanno un sapore magico: da Serra Mauro, fino alla Sorgente del Mercure-Lao. Un viaggio in questo borgo è particolarmente rigenerante e ritemprante. Leggi qui le 10 cose da fare a Viggianello.