L’autunno è arrivato. La colonnina di mercurio si è abbassata ed è piacevole stare all’aperto con l’aria frizzante. Tra foliage, trekking, gite nei boschi, eventi e sagre sul territorio restare a casa è veramente impossibile. Ecco una piccola guida per districarsi tra le varie possibilità che offre la Basilicata e per sapere sempre cosa fare e dove andare tra ottobre e novembre:
Andare per boschi – foliage
La natura lucana in autunno è più generosa che mai! Le foglie sono un caleidoscopio di colori che si muove intorno a noi seguendo il ritmo del vento. Ottobre e novembre sono, infatti, i mesi migliori per scoprire riserve e aree naturali perdendosi nella beatitudine del foliage. Tra le escursioni preferite di Wayglo non possiamo non inserire Bosco Magnano, a Chiaromonte, nei dintorni di San Severino Lucano; Bosco Favino, a Castelsaraceno; la faggeta della Costara, a Sasso di Castalda e la riserva del Monte Croccia, a Oliveto Lucano. Infine, come non prevedere anche una gita ai laghi di Monticchio? Qui, i colori della natura sono fratture di specchi variopinti sulle superfici lacustri (Scopri i 5 posti migliori per il foliage in Basilicata).
Partecipare alle sagre e agli eventi sul territorio
Le temperature cominciano a farsi più rigide e la voglia di gustare leccornie calde e gustose subisce un’impennata. Soprattutto, abbiamo voglia di farci scivolare tra le mani caldarroste arroventate e di inebriarci con gli aromi che si sprigionano dai funghi che sfrigolano nelle padelle. Anche in autunno, la Basilicata è in prima linea per il vivere bene e per i piaceri della tavola. Il meglio di sé, questa regione golosa lo esprime nelle tante sagre che si celebrano sul suolo regionale e che pongono al centro prodotti tipici di questa stagione: per gli amanti dei marroni sono irrinunciabili le sagre della varola a Melfi, della munnaredda a Tramutola e della castagna a Trecchina e a San Costantino Albanese. Anche Calvello offre un’immersione piena nella dimensione autunnale mescolando i frutti dei tanti castagneti in cui è possibile trascorrere giornate amene con i sapori del sottobosco. A Viggiano e a Genzano, invece, si celebrano l’uva e l’ebbrezza calda del vino. Infine, come non menzionare anche il re delle tavole autunnali? Stiamo parlando di Messer Tartufo bianco del Serrapotamo, celebrato con brio a Carbone (Scopri qui le sagre d’autunno in Basilicata).
Per chi, invece, sogna di immergersi in una dimensione “altra” per indossare panni medievali, non c’è nulla di meglio che partecipare alle giornate medievali che si svolgono a Melfi, a Lagopesole e a Brindisi di Montagna. Più che eventi, sono vere macchine del tempo da attraversare.
Scoprire i musei
Quando piove e tira forte il vento, non c’è nulla di meglio che chiudersi in uno dei tanti musei della Basilicata. Quasi ogni paese o città, infatti, può vantare sul suo territorio piccole perle che occorre conoscere e che ci consentiranno di uscire da ogni visita più consapevoli… e persino più interessanti agli occhi degli altri e di noi stessi. A Rotonda, ad esempio, c’è il museo di storia naturale del Pollino che offre incursioni nella storia, nella geologia e nell’habitat straordinario del Parco più grande d’Europa; a Grumento Nova, invece, il museo archeologico dell’Alta Val D’Agri è un’immersione a tutto tondo nella storia dell’antica Grumentum. Anche il Museo della Siritide a Policoro garantisce suggestioni e comprensione della vita “greca” della Basilicata. A Moliterno, i musei del MAM sono addirittura sette e si può spaziare dall’arte figurativa del 1800, all’arte moderna e contemporanea fino alla ceramica. A Venosa, nel castello Pirro del Balzo, c’è il Museo Archeologico Nazionale Mario Torelli che racconta la storia preromana, romana e altomedievale della città. Si potrebbe proseguire per ore a Matera, con Palazzo Lanfranchi, a Potenza con il Museo Dinu Adamesteanu o a Melfi con il museo nazionale che custodisce, fra gli altri reperti, il bianco marmoreo sarcofago di Rapolla. Storia, arte, tradizioni del territorio sono ovunque, a un passo da noi, e vogliono solo sorprenderci e ritagliarsi un piccolo posto nell’anima.
Fare uno sport all’aperto
In autunno, gli sport all’aria aperta sono una festa e c’è solo l’imbarazzo della scelta! Via libera, quindi, al trekking ovunque ne abbiate voglia, magari al giardino degli dei, sul Pollino, all’ombra dei pini loricati, numi tutelari della Basilicata. Oppure potete lasciarvi andare ad escursioni più inaspettate come quella alla Sorgente Caolo, a Tramutola: una delle fonti più grandi della Val d’Agri. Ma imperdibili in questa stagione sono anche le uscite in bicicletta. L’idea migliore potrebbe essere quella di seguire uno degli itinerari a scelta tra quelli tracciati sulla mappa delle ciclovie lucane di Typimedia editore. E poi, ancora, i ponti tibetani di Sasso di Castalda (il Ponte alla Luna) e quello di Castelsaraceno, il più lungo del mondo o il volo dell’Angelo a Castelmezzano e Pietrapertosa. Infine, ecco qualche idea per le escursioni a cavallo: in sella, tra Abriola, le Dolomiti lucane o il parco dell’Appenino lucano, ci si sente sempre come degli antichi esploratori tra le montagne.
Godere delle aperture straordinarie per le giornate Fai d’autunno
A metà ottobre, in genere, il fine settimana è all’insegna delle aperture straordinarie di palazzi e luoghi normalmente chiusi al pubblico grazie alle giornate Fai d’autunno. I posti variano sempre ma offrono opportunità uniche per conoscere il territorio che possono essere colte al volo trovando i siti di interesse sulla pagina del Fai.