“La ricerca delle cose perdute è intorpidita da gesti consuetudinari, per questo costa tanta fatica trovarla”. Con questa frase di Gabriel García Marquez si apre il libro “Muro Lucano, tra ricordi e storia”, edito da CalicEditori e scritto da Vito Claps, che racconta in maniera puntuale lo splendido borgo in provincia di Potenza, annoverato tra i più belli d’Italia.
L’autore ci conduce in un viaggio altisonante nel passato di Muro Lucano, ingentilendolo col tocco di emozioni, sensazioni e ricordi personali che scivolano tra le case e le chiese con estrema grazia, rendendo la scoperta del paese un incontro avvincente con cultura, personaggi e avvenimenti.
Ci s’imbatte, così, in San Gerardo Maiella, nato in una famiglia di sarti e contadini a Muro. Durante la lettura, sembra di vederlo crescere davanti ai nostri occhi tra le difficoltà incontrate per diventare un religioso a causa della sua salute malferma e l’immagine della bottega di tessuti in cui, giovanissimo, lavorò. Ma sono forse i resoconti del brigantaggio murese e della storia di Ciaglione a colpire di più, per la crudezza – certo, come in ogni storia di briganti – ma anche per il grido sociale che solleva contro regimi oppressivi e ingiusti, in un’epoca in cui ai cafoni era negato tutto. Poi, si attraversano fontane, chiese, il castello.. Si partecipa alle feste e tutto concorre a raccontare un territorio che è profondamente amato da Claps, dettaglio evidente a ogni pagina.