Il volume Matera, le 100 meraviglie (+1) (Typimedia editore, 228 pagine, 19,90 euro) è il piccolo viaggio di occhi che si sono spinti in una terra magica e si sono stupiti ad attraversare il tempo e lo spazio. I luoghi scelti dalla curatrice Sabrina Fiorino narrano un percorso che si snoda tra la natura aspra e selvaggia e l’ingegno umano, tra la poesia visiva generata delle unioni tra le due e lo spirito di un vicinato unico al mondo.
Le meraviglie sono scoperte imitando i tracciati dei falchi grillai, muovendosi dall’alto della Civita fino alla Murgia, nelle chiese rupestri, nei villaggi neolitici e nelle grotte, attraversando le vie tra i Sassi e la città nuova, esplorando i luoghi prestati al cinema di Pasolini, di Tornatore, di Gibson, per arrivare all’arte internazionale del MUSMA, fino ad impennarsi in alto sui i tetti alti dei campanili e dei palazzi nobiliari come Palazzo Gattini, Palazzo Lanfranchi o Palazzo Viceconte, per poi affondare in picchiata nelle viscere della terra e raggiungere la città sotterranea e i suoi cunicoli e ipogei, per scoprire la più grande opera di ingegno architettonico spontaneo mai generato per sottrazione.
Matera è una macchina del tempo ultra sensibile, una città tra le più antiche al mondo che ha saputo conservare sul suo corpo i segni e le testimonianze del passaggio umano dal paleolitico fino ai giorni nostri. Nel volume viene raccontata attraverso immagini inedite e racconti originali.
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