La comunità dei Sassi era prevalentemente composta da contadini e allevatori, la cui vita era semplice e genuina, e spesso capitava di non i mezzi per affrontare le malattie. Eppure i materani hanno saputo fronteggiare sempre, come meglio han potuto, i malesseri. Le erbe curative erano alla base delle cure, insieme a formule magico-religiose.
“La medicina popolare nei Sassi di Matera”, edito da Edizioni Magister, è scritto da Nunzio Longo, farmacista e studioso che, dopo una ricerca accurata e intensa durata anni, ha dato vita a questo libro. Racconti di anziani ultraottantenni e documenti recuperati, hanno permesso una ricca analisi sullo stile di vita del passato: religione, magia, natura ed esperti praticoni erano strettamente correlati ai trattamenti praticati. Gli esperti praticoni, solitamente, erano le donne più anziane del vicinato che, tramite formule e infusi, creavano un vero e proprio rapporto terapeutico con il malato, il quale si fidava ciecamente di loro. Non è stato però semplice arrivare a capire l’efficacia di alcune piante ed erbe: c’è voluta tanta sperimentazione per arrivare a individuare i cosiddetti “principi attivi” ma anche gli effetti tossici e le modalità di assorbimento. Ma non si ragionava in termini di scienza, piuttosto di metodi di guarigione e simboli dalla funzione apotropaica (per scacciare il male). La natura veniva considerata come vera guaritrice. Onfatti, oltre a decotti e sciroppi preparati in casi di malattie, era molto importante avere un’adeguata alimentazione. Questa, però, all’epoca era già sana di suo, poiché le pietanze erano semplici e genuine: i prodotti che arrivavano sulle tavole dei materani erano tutti naturali e nutrienti, primi fra tutti i legumi.
Lo scopo di Nunzio Longo nella fase di ricerca e scrittura è stato quello di capire se ci fosse una continuità tra i metodi farmacologici del passato e quelli del presente. Ebbene, l’uso delle erbe curative ha un substrato scientifico, basti pensare alla papagna, il decotto dei fiori di papavero che si usava come calmante per le coliche dei neonati, ma anche per il mal di denti e dolori vari, perché conciliava il sonno (si trattava di oppio), e questo stesso principio è oggi presente nella morfina.
“La medicina popolare nei Sassi di Matera” è un libro per tutti i curiosi e gli amanti di un pezzo di storia del passato da cui ci sarebbe molto da apprendere, considerati i saggi racconti degli anziani riportati dall’autore all’interno del volume.