La Storia è donna. Non solo mogli e madri: rivoluzionarie, regine, popolane… attive costruttrici di fatti storici, troppe volte dimenticate.
In “Cronache di un borgo e delle sue donne”, la scrittrice Chiara Ponte tenta di bilanciare questo squilibrio con 7 racconti al femminile. Gli episodi sono narrati in ordine cronologico, dalle guerre puniche al brigantaggio, e ruotano intorno a 2 elementi chiave: Muro Lucano, il luogo d’elezione in cui si snodano tutte le vicende, e il profondo senso etico che pervade l’intero volume.
Una corale di donne che tocca momenti di intenso lirismo soprattutto nei paragrafi dedicati alla regina Giovanna d’Angiò (uccisa proprio a Muro Lucano) e al brigantaggio.
Quest’ultimo, in particolare, attraverso la viva voce della protagonista, figlia di un brigante massacrato e di una donna coraggiosa, giustiziata perché sorpresa nei boschi a portare viveri al marito, offre uno spaccato su ciò che questo fenomeno ha davvero rappresentato per la maggior parte dei “cafoni”: una possibilità di riscatto e una promessa di libertà come alternativa – spesso unica – alla devastante miseria.
Tra fonti storiche accertate e immaginazione, l’autrice attraversa le ere e ci pone al cospetto di alcune significative storie muresi la cui eco continua a vibrare, come quella che riguarda i segreti della cripta della cattedrale, raccapricciante e confortante insieme. Dopo il terremoto del 1980 alcuni operai “perforando il pavimento della chiesa, avevano scoperto una cripta con tre mummie in abiti vescovili di alto lignaggio, che si erano polverizzate istantaneamente a contatto con l’aria.”
Una lettura imperdibile sulla storia di Muro Lucano e, più in generale, di tutto il sud Italia.