Una guida completa e dettagliata alle 10 cose da fare e vedere a San Chirico Nuovo
Arroccato a 750 metri di altitudine, San Chirico Nuovo è un borgo in cui si respira un’aria di autenticità, e visitarlo vuol dire ammirare testimonianze di un passato arcaico, immergersi nella natura e scoprire tradizioni ancora vive nella comunità di origini arbëreshë. Ma vuol dire anche sperimentare la grande ospitalità della gente del posto, abituata da sempre ad integrarsi con gli avventori e a rendere gli ospiti dei protagonisti.
1. Visitare la zona archeologica della capanna arcaica
Il nucleo più antico di San Chirico Nuovo si trova in località Pila – Serra e Cugno Notaro. A seguito degli ultimi scavi nel 2017, a Serra di Cugno Notaro, sono state ritrovate una necropoli e la base intera di una capanna arcaica risalente al VI secolo a.C., mentre altri scavi precedenti hanno portato alla luce due “sacelli” in onore della dea “Artemis Bendis”, numerosi ceppi funerari, armi e oltre a 157 monete d’argento, in parte conservati nei musei di Muro Lucano, Tricarico e Potenza. Per conoscere meglio la capanna arcaica, potete scaricare il gioco multimediale Hold the Hut.
2. Ammirare la vista dal Belvedere
La capanna arcaica è stata spostata al Belvedere del centro abitato, in una struttura che la custodisce e che è possibile visitare. Oltre che per il prezioso bene archeologico, il Belvedere merita una visita perché offre un affaccio di rara bellezza. Nei pressi della struttura, dove si trova anche il monumento del Milite Ignoto, lo sguardo può spaziare su un’ampia porzione di territorio: San Chirico Nuovo, infatti, è l’ultimo paese della provincia di Potenza offre una vista mozzafiato sulla Valle del Bradano. Nelle giornate più limpide, si scorgere persino il profilo di Bari.
3. Visitare la chiesa madre San Nicola di Bari
Raggiunto il paese, vale la pena visitare la chiesa madre San Nicola di Bari, imponente con la facciata costruita in modo da essere rivolta verso Roma e caratteristica con il suo impianto romanico risalente al XVI e XVII secolo. Gli interni, invece, sono realizzati in stile barocco e custodiscono preziose opere d’arte, tra cui alcune tele seicentesche di stampo caravaggesco, che raffigurano la Crocifissione di Cristo e l’Annunciazione della Vergine.
4. Scoprire la chiesa di San Giovanni Battista
In netta opposizione alla chiesa madre di San Nicola di Bari, la piccola chiesa di San Giovanni Battista ha la facciata rivolta a oriente: questo è stato fatto per ricordare le origini arbëreshë del borgo, fondato da alcune famiglie albanesi e da monaci fuggiti dalle persecuzioni ottomane. In questo modo, le due chiese rappresentano i due retaggi culturali e religiosi di San Chirico Nuovo. All’interno la chiesetta è un gioiellino, che conserva anche un antico ceppo funerario d’età romana.
5. Partecipare ai rituali della Settimana Santa
Una delle festività più sentite a San Chirico Nuovo è la Pasqua, e in particolare il momento della Settimana Santa. Vale la pena partecipare alle celebrazioni per scoprire antiche tradizioni ancora vive: la sera del venerdì e la mattina del sabato santo, per esempio, la Madonna vestita di nero viene fatta sfilare tra le vie del paese. È un momento particolare a cui partecipano tutti i cittadini, e anche le persone che hanno subito un lutto le quali non partecipano a tutte le altre. Di grande fascino anche l’interno della chiesa, addobbata con i sepolcri che creano un’atmosfera suggestiva.
6. Assaggiare i dolci tipici
San Chirico Nuovo ha una pregevole tradizione di prodotti da forno, tutti da scoprire e gustare presso i due panifici del paese, Bontà e sapori e Panificio Michele Olita. Qui, tutto l’anno, potrete assaggiare i “sasaniddi”, biscotti fatti con il vin cotto e/o il cacao e con pezzi di noci o mandorle, oppure i taralli e i bastoncini al limone, entrambi antichi e tipici dei matrimoni. Si trovano invece solo nel periodo pasquale la scarcella, un particolare dolce di pasta di pane o biscotto dalla forma a otto e con due uova sode incastonate sopra, e il “ficilatiddo”, pane dalle forme che richiamano immagini sacre, spennellato con l’uovo e da gustare la domenica di Pasqua.
7. Gustare i sapori locali
La cucina tipica di San Chirico Nuovo richiama la tradizione contadina del borgo ed è caratterizzata da profumi e sapori del passato, da pasta fatta in casa, sughi sapori e carni cotte in diversi modi. Tutti sapori che potete assaggiare nei ristoranti del borgo: Tropical e Le bontà di casa in centro, Ristoro della Civita in località Tre Cancelli, La Vaccariccia a circa 6 km dal paese. Tutti i locali propongono una varietà di piatti della tradizione italiana e, in alcuni casi, anche ottime pizze cotte al forno, ma su richiesta vi faranno assaggiare le più particolari pietanze sanchirichesi.
8. Dormire in masseria
Per immergervi nella natura rigogliosa che circonda San Chirico Nuovo, allontanatevi dal paese di circa 6 km e scegliete di alloggiare presso una masseria caratteristica come Straziuso – La Vaccariccia. L’agriturismo propone agli ospiti camere dallo stile country chic, ma moderne e spaziose, un ottimo ristorante con piatti a base di prodotti a km 0 della masseria e esperienze preziose tra cui passeggiate a cavallo, grazie alla presenza nella tenuta di un apprezzato maneggio.
9. Passeggiare nei boschi
Gli amanti dell’outdoor troveranno l’occasione di praticare trekking nei sentieri che si snodano tra gli alberi dell’area boschiva che circonda il colle su cui sorge San Chirico Nuovo. Una bella passeggiata, per esempio, è quella che porta alla Madonna del Carmine, u piccola chiesetta di campagna che ogni 16 luglio è meta di pellegrinaggio. Nell’occasione della festa si svolge ancora l’antico rito della benedizione del latte.
10. Partecipare alla processione alla Madonna di Fonti
Un’altra celebrazione caratteristica a cui partecipare è la processione alla Madonna di Fonti, un grande pellegrinaggio tra San Chirico Nuovo e i comuni limitrofi organizzato, di solito, il secondo sabato di maggio. Per l’occasione si raggiunge il Santuario di Santa Maria di Fonti – molto bello con la struttura in pietra e gli affreschi all’interno – e dopo la messa si assiste alla benedizione del pane, offerto la sera prima dai cittadini al parroco. Il pane benedetto sarà poi distribuito di nuovo alla popolazione, ed esposto nelle case per chiedere grazie alla Madonna in momenti di particolare difficoltà per la singola famiglia o per la comunità.