Cosa fare ad Halloween in Basilicata? Le proposte sono molte. Poche regioni, infatti, possono vantare sul proprio territorio un numero più cospicuo di luoghi in cui – secondo le leggende – si aggirano fantasmi, vampiri, fattucchiere e maghi: l’ideale per calarsi in una delle feste più amate dai bambini (e dai grandi). Ecco, 10 luoghi da scoprire il 31 ottobre in modo da venire incontro alla nostra natura più irrazionale e giocosa, con gite ed escursioni indimenticabili nel giorno più pauroso dell’anno ma prevendendo anche momenti di relax e di gusto grazie alle saporitissime sagre di Pietrapertosa e di Calvello. Per un Halloween in Basilicata da paura.
- Lagopesole, alla ricerca del fantasma di Elena
- Chiesa Diruta, Grottole
- Craco, Alianello, Borgo Sanzanello, Campomaggiore vecchio: le città fantasma
- I laghi di Monticchio, sulle tracce del fantasma di Carmine Crocco
- Acerenza, cercando Dracula e la sua stirpe
- Colobraro, tra streghe e superstizioni
- Castelmezzano, nella casa del mago “Ferramosca”
- Matera, il cimitero barbarico
- Calvello, la sagra della castagna
- Pietrapertosa, la sagra dei sapori d’autunno
Lagopesole, alla ricerca del fantasma di Elena
Una delle cose da fare assolutamente ad Halloween è passeggiare nei dintorni del castello di Lagopesole sul far della sera. Al tramonto, infatti, si dice che sia possibile scorgere delle ombre che passano dietro alle finestre e che si percepisca chiaramente il pianto struggente di una donna. Sono manifestazioni del fantasma di Elena Degli Angeli, moglie di Manfredi, figlio illegittimo di Federico II, ucciso nella battaglia di Benevento da Carlo I d’Angiò nel 1266. La dama fu imprigionata a lungo nel castello e il suo spirito, si racconta, vaga ancora nelle stanze alla ricerca del perduto amore.
Chiesa diruta, Grottole
Un altro luogo che – soprattutto la notte di Halloween – può generare una fortissima emozione è Chiesa Diruta, a Grottole. Non è un posto da fantasmi; piuttosto, potrebbe essere un ritrovo per gli angeli. Il vento che passa attraverso le arcate vuote e il cielo che si specchia tra le colonne tracciano i contorni di una bellezza sublime, che è sacra proprio perché incompiuta, e che ha in sé un qualche seme di trascendenza.
Craco, Alianello, Borgo Sanzanello, Campomaggiore vecchio: le città fantasma
Case dalle porte e dalle finestre aperte, in attesa. In attesa, della vita che torni a popolarle mentre il fischio del vento che sbatte sulle intercapedini e tra le fessure porta frammenti dei discorsi degli antichi abitanti. Questa è Craco, la città fantasma più famosa della Basilicata, ma potrebbe essere anche Alianello, Borgo Sanzanello o Campomaggiore vecchio. Sono i bellissimi borghi abbandonati lucani e offrono scenari ideali per Halloween.
I laghi di Monticchio, sulle tracce del fantasma di Carmine Crocco
I laghi di Monticchio sono uno scenario naturale straordinario, specie quando la natura cambia umore e si colora di giallo, rosso e marrone moltiplicando queste sfumature all’infinito sulla superficie dell’acqua. Qui, c’è un piccolo sentiero dedicato a Carmine Crocco, il brigante più famoso di tutti i tempi, che aveva uno dei suoi rifugi prediletti nelle immediate vicinanze. Si tratta delle “grotte di Crocco”. Oggi, queste cavità naturali sono raggiungibili facilmente grazie ad alcuni pannelli esplicativi che indicano agevolmente la strada a partire dalla pittoresca Abbazia di San Michele Arcangelo. Perché venire qui ad Halloween? Ma per incontrare Crocco, ovviamente! Alcune persone, infatti, raccontano che il fantasma del “Generalissimo” ancora percorra queste strade a cavallo e che sia possibile udire il rumore degli zoccoli e le sue grida possenti che incitano l’animale alla salita.
Acerenza, cercando Dracula e la sua stirpe
Acerenza, per alcuni, ha una fama sinistra. Si deve forse alle case dell’orco che sorgono ai margini dell’abitato, nel bosco che si allunga alla base del colle su cui sorge questa Città Cattedrale d’incredibile bellezza. Tuttavia, non è l’unica leggenda macabra che si racconta in questo borgo tra i più belli d’Italia, ed è proprio l’imponente cattedrale a custodire alcuni misteri. Secondo la tradizione, infatti, le spoglie della figlia del Conte Dracula dormirebbero del loro sonno eterno nella cripta. Tesi avvalorata dal ricorrere della figura di drago, simbolo della casata del Conte Vlad, e dalle sculture all’ingresso della struggente e gloriosa chiesa, in cui due figure grottesche e demoniache mordono sul collo un ignaro passante…
Colobraro, tra streghe e superstizioni
Perché non passare Halloween in compagnia di una strega, a Colobraro? Questa località “innominabile” non ha bisogno di presentazioni: ogni lucano che si rispetti conosce bene la diceria secondo la quale anche solo pronunciare il nome di questo bellissimo borgo porta una sfortuna inarrestabile. Si tratta solo di una superstizione che, però, rende suggestiva la visita di questo magnifico paese dove, si racconta, abbiano vissuto anche alcune delle masciare più temute e spaventose della Basilicata. Per alcuni, le loro anime si aggirano ancora per le strade del paese.
Castelmezzano, nella casa del mago “Ferramosca”
I Paesaggi delle Dolomiti Lucane con i loro picchi dalla forme acuminate sembrano lame a guardia dei segreti millenari delle montagne. Questo scenario offriva lo spunto alle alchimie del più famoso mago della Basilicata, Giuseppe Calvello, il “Ferramosca”, descritto quasi centenario sulle pagine del libro “Sud e magia” dell’etnologo Ernesto De Martino negli anni ’50 del 1900. A Castelmezzano, è possibile vedere la sua casa, un B&B su corso Vittorio Emanuele riconoscibile grazie a una targa: il posto più adatto per dormire la notte di Halloween.
Matera, il Cimitero barbarico
La necropoli di Santa Lucia, nel Sasso Caveoso, risale al IX – X secolo, in epoca longobarda. Questo sito è conosciuto per lo più col nome di “cimitero barbarico” ed è uno dei luoghi più suggestivi della Città dei Sassi, perfetto per solleticare la fantasia ad Halloween. Ci si incappa, quasi senza accorgersene, appena usciti dalla chiesa di Santa Lucia alle Malve dopo aver salito pochi gradini e aver raggiunto il pianoro che sovrasta l’antico complesso monastico delle benedettine. Qui, sono visibili le piccole tombe scavate nella roccia: custodivano i resti delle persone che abitavano Matera oltre 1000 anni fa e sembra ancora di percepire nell’aria ciò che resta delle loro anime.
Calvello, la sagra della castagna
Per le famiglie (ma non solo), una delle mete ideali per il ponte del 1° novembre è Calvello. Questo paese è noto per la ceramica, il tartufo e le castagne. Circondato da montagne, è arroccato a 730 metri di altitudine e, dal 29 ottobre al 1° novembre, ospita la sagra della castagna e dei sapori del sottobosco. Tra stand e degustazioni di prodotti tipici autunnali, consente anche la raccolta di questi dolci frutti tipici delle serata autunnali con gite nel castagneto comunale. Il tutto è facilitato da un funzionale servizio di navette. Imperdibile!
Pietrapertosa, la sagra dei sapori d’autunno
Pietrapertosa è uno dei borghi più belli d’Italia; ha un fascino medievale e una posizione incantevole tra pinnacoli di arenaria che svettano nel vento e guglie che assumono forme fantasiose. È il paese più alto della Basilicata ed è letteralmente incastrato tra le Dolomiti Lucane. È una delle tappe irrinunciabili del ponte del 1° novembre anche grazie alla sagra dei Sapori d’Autunno in cui piatti della tradizione sono rivisitati e arricchiti con i prodotti autunnali del territorio lucano mentre artisti e artigiani locali fanno mostra della loro maestria.