I monumenti più rappresentativi di Venosa hanno molteplici stratificazioni storico – archeologiche. È il caso, ad esempio, dell’abbazia della Trinità. Dalle aperture sul pavimento se ne possono osservare le fasi di età romana, quando era già un luogo sacro dedicato agli dei, passando per i mosaici tardo-antichi. Su di essi si è sovrapposto l’edificio normanno.
Venosa fu uno dei centri principali da cui gli Altavilla lanciarono la loro epica conquista del sud Italia. Qui c’è il mausoleo di famiglia, dove riposano Roberto il Guiscardo, Guglielmo Braccio di Ferro e i loro fratelli, nonché – in un pregevole monumento funebre – la prima moglie di Roberto, Aberada, madre di Boemondo, principe di Taranto e di Antiochia, eroe della prima crociata.
Ma la parte più spettacolare dell’abbazia non è ciò che è stato realizzato, ma ciò che non lo è stato: il grandioso progetto di ampliamento della struttura avviato in età sveva fu interrotto bruscamente.
E così, all’esterno, enormi pilastri sorgono come maestosi alberi dal nudo terreno verso un soffitto che non c’è; epigrafi romane ed ebraiche si affollano sulle mura di pietra mai intonacate.
L’incompiuta di Venosa fu uno dei centri principali da cui gli Altavilla lanciarono la loro epica conquista del sud Italia. Qui c’è il mausoleo di famiglia, dove riposano Roberto il Guiscardo, Guglielmo Braccio di Ferro e i loro fratelli, nonché – in un pregevole monumento funebre – la prima moglie di Roberto, Aberada, madre di Boemondo, principe di Taranto e di Antiochia, eroe della prima crociata.enosa, tra i più suggestivi monumenti lucani, è un grande tempio in cui il pavimento è un prato, il soffitto è il cielo e le pareti sono il tempo.
Testo tratto da “Le 100 meraviglie+1 della Basilicata” di Typimedia editore.