Matera, la “Gerusalemme del Sud”. Un ruolo sempre più consolidato, scoperto e lanciato negli anni ’60 da Piero Paolo Pasolini con “Il Vangelo secondo Matteo” e, nel tempo, valorizzato da registri internazionali del calibro di Mel Gibson con lo straordinario successo di “The Passion”, Catherine Hardwicke con il capolavoro di “Nativity” e tanti altri addetti ai lavori che non hanno potuto resistere alla bellezza naturale e al fascino cinematografico della capitale europea della cultura per il 2019. Come per incanto, la città dei Sassi si trasforma magicamente nella “terra santa” offrendo l’ambientazione ideale per realizzare un film a carattere biblico.
Così nel 2012, anche il regista e produttore americano-iraniano, Cyrus Nowrasteh ha pensato di ricreare nel cuore dei Rioni antichi, in particolare in via Madonna delle Virtù, il villaggio tipico della Palestina ricostruito ad hoc per il suo film “The Young Messiah”. Si tratta di un lungometraggio tratto dal romanzo “Christ the Lord, Out of Egypt” di Anne Rice, dove il piccolo Messia inizia ad avere contezza della sua divinità e della missione che dovrà compiere nella sua vita terrena. Ad interpretare il piccolo Gesù, Adam Greaves- Neal. Nel cast anche Sean Bean nel ruolo di Severus, Jonathan Bailey nei panni di Erode, David Bradley che rappresenta l’anziano rabbino, e Isabelle Adriani che è Seleni, la prediletta del Re Erode.
Le scene sono state girate anche in un’altra parte meravigliosa della perla lucana: parliamo del Parco della Murgia materana, precisamente in località “Murgia Timone” e “Murgecchia” e nella zona del quartiere albanese, dove un tempo risiedevano gli “Schiavoni”, popolazioni immigrate albanesi e serbo-croate impegnate principalmente in attività di agricoltura, produzione di cera e tintura e conciatura di pelli. In questo suggestivo contesto, sono state ambientate le scene della crocifissione, particolarmente d’impatto ed emozionanti per il pubblico. Anche la splendida provincia materana ha dato il proprio prezioso contributo al lungometraggio: la produzione ha infatti raggiunto la realtà di Craco, grazioso paesino dell’entroterra disabitato a causa di una frana avvenuta negli anni ’60 e luogo che aveva già ospitato la troupe di “Nativity”, oltre al comune di Scanzano, precisamente nell’area “Terzo Cavone”.
(Guido Tortorelli)