Basilicata terra di cinema…e di serie tv.
La diffusione dilagante delle piattaforme on demand e la conseguente proliferazione di serie di ogni tipo ha dilatato le narrazioni e, fortunatamente, ampliato le opportunità per i territori che, nel tempo, sono diventati un riferimento per le produzioni.
Così, nel 2017, quando Danny Boyle è tornato dietro la macchina da presa per girare “Trust”, andata in onda in Italia l’anno successivo su Sky Atlantic, l’imponente macchina produttiva è arrivata anche in Basilicata.
La storia riprende un episodio di cronaca del 1973: il rapimento di John Paul Getty III, erede dell’omonimo impero petrolifero, avvenuto a Roma per mano della ‘Ndrangheta. Chiunque avrebbe pensato che, per il suo rilascio, la famiglia avrebbe sborsato qualunque cifra ma suo nonno – un magnifico Donald Shuterland – stenda a scendere a patti con la malavita, mentre suo figlio – il padre del ragazzo – conduce una vita da tossicomane a Londra. L’unica che sceglie di lottare per suo figlio è la madre, impossibilitata a subire le condizioni economiche imposte da un clan che, man mano, finirà con lo sfaldarsi.
Prevalentemente girata in Calabria, tra i boschi e i paesi del Parco nazionale del Pollino, la serie si sposta in Basilicata nel finale, precisamente a Maratea (Potenza), sul monte di San Biagio. I tornanti che conducono alla grande statua del Cristo redentore si sono trasformati nella vecchia tratta dell’autostrada Salerno-Reggio Calabria, dove Getty III fu effettivamente rilasciato, all’altezza di Lauria, dopo cinque mesi di segregazione e il pagamento di un riscatto di 1 miliardo e 700 milioni di lire.
Le spettacolari riprese aeree realizzate rendono perfettamente l’idea di quanto il monte di San Biagio sia un paesaggio unico, attorno al quale si avvolge questa strada, come se fosse un serpente che striscia sinuoso nonostante la roccia.