Il fagiolo di Sarconi non è un comune fagiolo, motivo per cui ha ottenuto già nel 1996 il riconoscimento IGP. A renderlo un “fagiolo magico” — per richiamare alla memoria la celebre fiaba del bambino che si arrampicava su un’alta pianta di fagioli dagli strabilianti poteri — è la Basilicata con le sue peculiarità. A Sarconi i metodi di coltivazione ereditati dal passato, il clima, il terreno (alluvionale, permeabile e poco calcareo) e le acque dello Sciaura si uniscono e generano un prodotto capace di sorprendere i palati più esigenti.
Tra le aziende che producono e confezionano questo ricercatissimo prodotto si distingue Belisario. Fiorente attività agricola a conduzione familiare a cui va riconosciuto un grandissimo merito: Belisario ha salvaguardato alcuni ecotipi di fagiolo dalla trascuratezza. Ci sono stati semi di prodotti locali la cui coltura è stata trascurata e che non avremo mai più la possibilità di veder germogliare e poi ci sono altri semi antichi, quelli che la famiglia Belisario si è tramandata di generazione in generazione. Belisario potrebbe imbandire un’intera tavolata con i suoi ben 20 ecotipi di fagioli IGP, difficile pensare esistano così tanti fagioli differenti per forma e colorazione.
L’offerta è varia. Alcuni fagioli incuriosiscono per il nome datoli: il Nasieddu, che ha fondo bianco e macchia rossiccia e irregolare sull’ilo, da qui il nome “piccolo naso” o il Muriuseddu anche detto “panzaredda” per il fondo bianco sulla pancia del seme. Altri hanno una colorazione poco convenzionale come il Verdolino dall’inconfondibile verde chiaro o il Tabacchino del colore proprio del tabacco. Differenti sono anche le forme, delle volte tondeggianti ed altre allungate.
Cosa accomuna queste 20 prelibatezze? Innanzitutto il marchio IGP, ma non solo. La presenza elevata di amido rende la buccia di questi prodotti particolarmente tenera e impercettibile al palato, hanno inoltre una cottura molto rapida. A questi due aspetti si aggiungono le tantissime proprietà che fanno sì che questo fagiolo si sia aggiudicato l’appellativo di “carne dei poveri”: regolarizza l’intestino; previene l’anemia, i difetti congeniti vascolari, il diabete e il colesterolo alto; procura benefici a cellule e tessuti in quanto antiossidante; stimola la risposta antinfiammatoria contro i batteri e aiuta a ridurre il rischio tumorale.
I fagioli IGP di Belisario non sono solo un prodotto dalle uniche ed eccezionali proprietà organolettiche ma un vero toccasana per l’organismo.
(a cura di Grazia Valeria Ruggiero)