Nel 1974 i fratelli Taviani girano “Allonsanfàn”, un film ambientato durante il Risorgimento con Marcello Mastroianni e Lea Massari.
È la storia di un ex-rivoluzionario detenuto nelle carceri asburgiche che viene scarcerato perché considerato ormai inoffensivo, che viene coinvolto dai compagni in una spedizione per liberare il Sud Italia, che si rivelerà disastrosa.
Il riferimento storico è quello della spedizione di Sapri guidata da Carlo Pisacane, le location, invece, sono quasi tutte individuate tra Puglia e Basilicata e, tra queste, c’è anche Matera.
Sulle battute finali della pellicola, è facile riconoscerla, in qualche sequenza, per quanto si tratti principalmente di inquadrature a campo stretto.
Matera è un piccolo paesino dell’Italia meridionale, le immagini sono girate nei Sassi, tra un particolare della zona della Civita più vicina al Palazzo del Casale e un campo stretto con cui la camera, tenendosi alle spalle piazza San Pietro Caveoso, segue a spalla Mastroianni con un incedere piuttosto convulso verso via Madonna delle Virtù.
Il paesaggio della Murgia che si alterna a quello dei Sassi può trarre in inganno lasciando pensare che si tratti anche in quel caso di luoghi materani ma così non è: si tratta infatti dei dintorni di Altamura, poco lontani da Matera ma in provincia di Bari.
Un film robusto e importante nelle riflessioni suscitate da Paolo e Vittorio Taviani che 16 anni dopo, nel 1990, torneranno a Matera per girare alcune scene de “Il sole anche di notte”.