Partiamo alla scoperta dei 10 musei a cielo aperto della Basilicata! Sono borghi in cui ci perderemo in una sinfonia di muri dipinti, installazioni e statue che arricchiranno la nostra conoscenza del territorio e delle comunità lucane, in un crescendo di emozioni e di appagamento estetico.
In Basilicata è bello andare alla scoperta dei piccoli comuni. Spesso, passeggiare tra le strette vie arrampicate sui pendii è un’esperienza destinata a lasciare il segno. Specie quando, a supporto di un paesaggio architettonico antico, subentrano opere d’arte, fantasie e colori in grado di caratterizzare intere località, dando voce a storie e a personaggi in una narrazione collettiva ed eclettica.
Scattare fotografie memorabili è piuttosto semplice lungo questo itinerario ma non sarà sbagliato portare con sé anche un piccolo taccuino su cui annotare i propri pensieri o effettuare piccoli schizzi: il potente effluvio artistico che promana da questi posti, infatti – ne siamo certi! – vi ingabbierà nel desiderio di contribuire con piccole scintille di creazione individuale. Dove vi porteranno, lo deciderete voi!
Agromonte
Agromonte, “il paese degli indovinelli”, è una frazione di Latronico. Un contesto di pace e armonia che sta tentando di resistere all’abbandono aggrappandosi alla propria cultura grazie a un progetto che è un vero e proprio percorso culturale tra le strade e le facciate delle case: è “cose cuselle”, piccole formelle in ceramica – lavorate da artisti locali – con indovinelli, “fatterelli” e scioglilingua in dialetto tramandati dai nonni. Le opere- tutte dipinte a mano – sono le tappe di una caccia al tesoro unica e irripetibile tra le usanze e i racconti del territorio, in divenire.
Castelluccio Inferiore
Alle porte del parco nazionale del Pollino, Castelluccio Inferiore è un piccolo borgo medievale: una punteggiatura di tetti e case tra rilievi boscosi. Al suo interno, nasconde tesori sorprendenti. È il caso dell’enorme murale di 400 metri quadri in 3d. Tra colori e poesia, sarà difficile capire dove finisce il sogno e comincia la realtà. Un’esperienza unica.
Castronuovo di Sant’Andrea
A Castronuovo di Sant’Andrea, nella Valle del Sinni, i muri colorati sono dedicati al santo patrono. Nel 2014, infatti, sette artisti internazionali si sono riuniti durante le sere d’estate per raccontare la vita del santo dando vita a imponenti murales. Per strada, qualche passante proverà certamente un grande piacere nello spiegarvi – anche a parole – simboli e vivacità delle opere… Un’emozione condivisa che fa parte della visita!
Latronico
Latronico è un museo diffuso! Il merito è del progetto “A Cielo Aperto” che valorizza lo spazio urbano con l’installazione di opere d’arte contemporanea. Ci si incammina, così, tra scritte enormi in metallo, come nell’opera “Ogni dove” che trasfigura il dramma e il dolore legato all’emigrazione di chi parte – ma anche di chi resta- e “gite al Faro”. Quest’ultima è una luce rossa, a tempo, posta sul campanile dell’antica chiesa di san Nicola. Il suo intento è infondere energia e speranza come fosse il fiato di un drago benevolo addormentato che attende solo di essere risvegliato.
Ruoti
Può un borgo essere un vero e proprio libro illustrato? A Ruoti, sì. L’abitato, infatti, è un’originale (e colossale) graphic novel in 10 tappe. Le “pagine” di questo fumetto a cielo aperto sono i muri della case, dipinti con colori sgargianti che accarezzano l’anima mentre la voce soave della ninfa Rota narra la storia grazie a un’app ufficiale che ci guida durante la passeggiata… Il progetto è nato dalla creatività visionaria di Silvio Giordano e dalla società di grafica 3D Effenove. Un’emozione roboante che trabocca di gioia.
Sant’Angelo le Fratte
150 dipinti sui muri ci sferzano il cuore a Sant’Angelo Le Fratte. Alcuni sono un’istantanea meravigliosamente riuscita di vita quotidiana, con volti, emozioni e persone, “catturate” alle finestre o mentre giocano a carte, con gli amici. Una suggestione profondamente lucana che ci accompagna lungo la visita del borgo in cui la popolazione locale ammicca sorridente ai capolavori che campeggiano sulle proprie abitazioni.
Satriano di Lucania
Satriano di Lucania è il “borgo dei murales“. È un libro di favole illustrate che ci riporta alla magia dell’infanzia e ci colma l’animo di gioia. Ognuna delle viuzze strette che compone il centro storico è, infatti, una porta per mondi incantevoli che racchiudono storia, personaggi, miti e immaginazione dell’intero borgo. Ci si catapulta, così, in una dimensione “altra”, tra occhi d’edera, squarci di vita medievale, pittori, sognatori e antichi mestieri. Scorrendo questo museo a cielo aperto, si scopre che Satriano è stato il luogo di nascita di Giovanni De Gregorio, detto il Pietrafasa, artista barocco tra i più illustri e rappresentativi della Basilicata. È esaltante giungere in questo comune a cavallo tra luglio e agosto, quando artisti di ogni dove si danno appuntamento per arricchire di nuove opere d’arte il centro storico.
Savoia di Lucania
C’è qualcosa di metafisico anche nei murales che colorano Savoia di Lucania. Qui, è soprattutto il ritratto dell’oriundo Giovanni Passannante, l’anarchico che attentò alla vita di re Umberto I nel 1878, a fare capolino tra le abitazioni insieme a immagini rurali e bucoliche o che ammiccano all’ebbrezza di vita dei bambini e all’importanza dell’istruzione.
Stigliano
A Stigliano, il paese più alto della provincia materana, aggrappato a 900 metri sul livello del mare, i murales sono come contrafforti di sculture e installazioni che ridisegnano, tra storia e magia, le tradizioni e la cultura del borgo. Le meraviglie naturali e i rimandi alla vita contadina sono le muse del viaggio artistico – visionario che si può vivere qui, tra panorami straordinari e l’aria che profuma di pistacchio.
Vietri di Potenza
A Vietri di Potenza i muri sono anche un impeto di giustizia. Ripercorrerli con gli occhi è una carezza per l’anima, soprattutto quando ci si imbatte nel murale dedicato a Giovanni Falcone e a Paolo Borsellino. Un regalo per tutta la comunità lucana, realizzato sul muro di una scuola.