Il Parco Nazionale del Pollino si estende per 192.565 ettari di terreno a cavallo tra la Basilicata e la Calabria, unendo la costa ionica a quella tirrenica.
Dalle colline di Noepoli, il parco si estende gradualmente con vette dall’andamento dolce, che si innalzano boscose fino alle pendici dei massicci maggiori. Nell’area pedemontana, alle pendici della Riserva del Rubbio, troviamo San Severino Lucano, conosciuto come il “paese delle stelle”, per via della ottima visibilità e qualità dell’aria. Da qui si raggiunge facilmente la località Acquatremola e i suoi boschi, dai quali partono i sentieri per varie destinazioni e per il suggestivo Santuario della Madonna del Pollino.
Con la sua vista unica sul massiccio del Pollino e Colle dell’Impiso, il Santuario è luogo di pace ad oltre 1500 metri di altitudine, tra cavalli allo stato brado e una vista unica su tutto il parco. Il borgo di Viggianello, invece, è la porta di accesso per i Piani del Pollino, ovvero: Piano Visitone e Piano Ruggio, due altopiani erbosi che rasentano la base delle vette più alte di quest’area. Qui, un’unica strada nel verde collega i due piani, che ospitano una moltitudine di animali in libertà e di specie vegetali.
È un vero e proprio angolo di paradiso, dove la magia della natura si manifesta in tutto il suo splendore. Attraversando i fitti boschi che da Piano Ruggio vanno verso la Calabria, si può raggiungere il Belvedere del Malvento, una suggestiva terrazza naturale affacciata sui monti dell’Orsomarso.
La sede del Parco Nazionale del Pollino risiede nel borgo di Rotonda, un caratteristico paese adagiato su uno sperone roccioso, in prossimità del confine calabrese.
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