Cento trentuno comuni su una superficie di 9.992,24 Km2 e 562.869 abitanti. Potremmo proseguire contando gli alberi, gli animali.. persino le volte in cui i tramonti hanno assunto i colori più sgargianti nell’unità di tempo. La Basilicata è fatta di numeri ma sono numeri estremamente poetici. Seguendoli, tracciamo un itinerario intrigante che ci porta a scoprire i luoghi in maniera completamente diversa. Il denominatore comune è la somma tra scienza, scienziati e immaginazione.
La prima tappa è Metaponto, all’ombra delle Tavole Palatine. Qui, nella sua scuola, il matematico Pitagora descriveva la natura in maniera analitica. Lo faceva a partire da un’intuizione legata alla lunghezza delle corde di una lira e di una “sezione aurea”. Dalla città sul mare cara ai Greci, proseguiamo verso Melfi. Davanti al suo castello, ci attende un altro personaggio straordinario: Federico II, lo stupor mundi. Ha cercato di dare un ordine alle cose in mezzo al caos. A partire dalle costituzioni melfitane che fece discendere direttamente dal sovrano (e dalla logica) e non da Dio. Attraverso riferimenti alla sezione aurea, Federico II ha eretto i suoi castelli: come anche quello di Lagopesole. Proseguiamo il nostro itinerario, quindi, in questa direzione seguendo lo “Stupor mundi” in un passaggio segreto mai trovato e avvolto dalla leggenda, fatto costruire sotto terra perché collegasse i due manieri federiciani.
A Lagopesole, Federico II intrattenne rapporti con il matematico Fibonacci e compì studi approfonditi sul volo dei falconi. Questi uccelli, durante la caccia, seguono la traiettoria di una spirale logaritmica che si ricollega alla sezione aurea introdotta dai pitagorici. Fermarsi qui è quindi un po’ come se questi due colassi della storia (Federico e Pitagora) si stringessero la mano.
Il nostro itinerario prosegue verso Lagonegro dove, nel 1871, nacque Giuseppe De Lorenzo, geologo, geografo e traduttore dal sanscrito di fama internazionale. Scoprì la presenza di terreni triassici in Basilicata e la presenza di morene glaciali intorno al Monte Sirino.
Poi, ci dirigiamo a Sasso di Castalda, dove ci attende Rocco Petrone, originario di questo borgo. Scienziato di fama internazionale, il 20 luglio 1969, ha organizzato l’impresa dell’equipaggio dell’Apollo 11 sulla Luna e avuto l’onore del countdown.
A velocità supersonica, raggiungiamo, il Ponte Musmeci, a Potenza: solo i complessi calcoli del visionario Sergio Musmeci gli hanno permesso di realizzare la “forma minima e organica” che trova la sua massima espressione in questo fulgido esempio di architettura ristrutturista, unica infrastruttura a essere definita “bene culturale”, in Italia.
L’infinita successione di numeri ci porta verso le stelle, ad Anzi, nell’Osservatorio della Basilicata, tappa frequente dei più noti astronauti del nostro paese. Con velocità supersonica raggiungiamo, infine, Matera. È la città più antica ma anche una di quelle maggiormente proiettate nel futuro grazie a Geodesia, un centro di ricerca dell’Agenzia Spaziale Italiana. Qui, sorgerà presto anche la “città delle stelle” con un laboratorio astronomico per i visitatori. Il giusto epilogo di un viaggio alla scoperta delle radici matematiche della Basilicata. In cui ogni tappa è fonte ispirazione.