Street art e Matera? Sembra un binomio impossibile, invece, anche qui alcune delle migliori firme dell’arte contemporanea urbana si fronteggiano a suon di creatività, senso e bellezza.
La Città dei Sassi è nota soprattutto per la sua storia antichissima. Nelle chiese rupestri, le immagini e le icone ci ammaliano con una forza lucente e mistica. Ed è un’emozione incredibile!
Ma esiste anche una Matera moderna, meta di appassionati della urban art, in cui i muri freddi e impersonali delle palazzine si trasformano, partecipando a giochi alchemici sotto la spinta del talento artistico di autori come Jorit o Ligama. Paesaggi cementificati diventano, così, opere d’arte generose, democratiche e cariche di un senso che, a volte, l’arte contemporanea barricata nelle sale dei musei non sempre riesce ad affermare.
Ecco 5 tappe da non perdere per tutti gli amanti della street art:
- “Corpus Domini” – Luis Gomez
- Intorno al tavolo – Mohamed L’Ghacham
- La dea bendata – Rouge
- Gli occhi di Yvan Sagnet – Jorit
- Breath – Ligama
Corpus Domini – Luis Gomez
Credit: barbarapicci.com
In via Benedetto Croce, 7 c’è una delle 5 imperdibili tappe della street art materana: si tratta dell’opera d’ispirazione barocca dal titolo “Corpus Domini”, nata dal talento dell’artista Luis Gomez. I piedi inchiodati di Cristo, sulla croce, hanno una forza accentuata dal paesaggio urbano da cui emerge: impossibile non fermarsi a guardare quest’opera in chiaroscuro dalla vena potentemente drammatica e poetica.
Intorno al tavolo – Mohamed L’Ghacham
In via dei Peucezi, 97, l’arte si fa proposta di dialogo e strizza l’occhio alla “bella umanità” fatta di accoglienza e condivisione con l’opera di Mohamed L’Ghacham. Qui, anche la scelta del luogo non è casuale: centro nevralgico di un quartiere in cui coabitano anziani, famiglie locali e straniere. Un pasto insieme diventa quindi un momento di apertura all’altro e uno scambio di cura e amore.
La dea bendata – Rouge
In via Leonardo da Vinci, nel quartiere San Pardo, “La Dea Bendata” di Rouge è una figura tra mitologia e ambientalismo. L’acqua che sgorga dall’immagine è la vita stessa che si libera e pervade ogni cosa ma è anche l’elemento a cui si fa legare il riscatto culturale di un’intera comunità.
Gli occhi di Yvan Sagnet – Jorit
In Via Cappuccini, ci sono due occhi intensi che ci guardano. Sono da brivido, come lo è anche la frase scritta sotto: “Segui il tuo sogno”. Si tratta di un piccolo capolavoro realizzato dall’artista napoletano Jorit insieme ai ragazzi e alle ragazze dell’istituto Carlo Levi, nei pressi. Ritrae lo sguardo fiero di Yvan Sagnet, migrante camerunese vittima di schiavitù che, insieme all’impegno di molti e molte, ha dato vita a manifestazioni che sono state il necessario presupposto per l’approvazione della Legge contro il Caporalato.
Breath – Ligama
Presso il parcheggio di via Vena, in occasione di Matera Città della cultura, è stato realizzato il capolavoro dello street artist Salvo Ligama dal titolo “Breath”. Gioco, aria, dolcezza, impegno e bellezza si fondono in questo murale avvolgente.