Sextantio “Le grotte della Civita” è un albergo diffuso in cui si riscopre l’anima più autentica dei Sassi, dove la storia e il paesaggio si fondono con un’accoglienza impeccabile.
La struttura nasce dall’intuizione e dal talento visionario dell’imprenditore Daniele Kihlgren, che anni fa ha avviato un ambizioso progetto di “restauro conservativo del patrimonio storico minore” dell’Italia, ovvero di quei posti abitati da una collettività che, per esigenze di sussistenza, ha finito col modificarli in modo naturale; luoghi abbandonati ma che, grazie a questa filosofia del recupero, hanno ripreso vita secondo un modello decisamente poco invasivo, a Matera con “Le grotte della Civita” e in provincia de L’Aquila con “Santo Stefano di Sessanio”.
L’approccio conservativo ha fatto sì che nell’albergo le metrature, le porte, le finestre, le divisioni interne rimanessero tutte quelle del passato: un lavoro di recupero fatto sapientemente e che è durato a lungo. Anche gli arredi per la gran parte sono quelli originali, per rendere visibile il segno della vita passata. Laddove invece la riproposizione originale non è stata possibile, ad esempio per il deperimento di alcune coperte e tessuti o mobili in legno, sono stati ricreati ex-novo ma sempre rifacendosi agli antichi tratti distintivi, grazie al lavoro di esperti artigiani.
In questi ambienti minimali, ridotti all’essenziale per “mission”, grazie alle tantissime tracce storiche rimaste visibili tanto sui muri quanto sui pavimenti, e alla luce che filtra dalle finestre e quella delle candele che si infrange sulla roccia, è possibile vivere suggestioni decisamente inedite e uniche.
L’albergo è composto da diciotto stanze, tutte ricavate all’interno di grotte, ovviamente non vicine le une alle altre come negli alberghi convenzionali, ma seguendo la morfologia del costone di roccia su cui insiste. A rendere il soggiorno ancor più suggestivo, è la sala delle colazioni, un’antica chiesa rupestre sconsacrata del XIII secolo, utilizzata anche come spazio comune, che – insieme all’ampia corte esterna – permette di vivere momenti conviviali e di ammirare un panorama pazzesco sulla Murgia.
Al Sextantio il soggiorno è diverso: ci si immerge nei Sassi e in tutto quello che sono stati, dalla sofferenza all’abbandono, dal recupero alla gloria.