Maestosa, imponente tela di Carlo Maratta, tra i pittori più importanti italiani del ‘600, molto apprezzato nel sapersi muovere in equilibrio tra il classicismo di Raffaello e Carracci e la nuova maniera barocca, che inviò a Venosa diverse opere, grazie all’intercessione del cardinale Giovanni Battista de Luca. In questo magnifico capolavoro, San Filippo Neri intercede per le anime del Purgatorio, coevo all’omonima chiesa che lo ospita (1679), emerge pienamente il gusto classicista del Maratta già nella schematicità della rappresentazione piramidale, con la Madonna e il Bambino all’apice e le anime purganti alla base. Sono queste che generano il dinamismo appena vorticoso, accenno delle tendenze barocche di moda a Roma.
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