Una delle cose più affascinanti, che regala la terra lucana, è la possibilità di poter ammirare abbastanza chiaramente le stelle di notte: su lunghe distese di campi di grano, nel bosco in una cornice di alberi, o nei contorni dei piccoli paesini arroccati sulle montagne. Qui, l’inquinamento luminoso è infatti molto basso e i cieli bui, incontaminati, sono prassi, è facile sentirsi un tutt’uno con il cielo e la natura solo mettendo il naso all’insù. E questa è una grandissima fortuna, perché dà la possibilità a chiunque di riconnettersi con la grandezza dell’universo.
Salvador Dalì diceva che, quando una persona guarda le stelle, è come se volesse ritrovare la propria dimensione dispersa nell’universo. Probabilmente questo è il motivo per cui aumentano a dismisura i turisti che cercano disperatamente luoghi in cui godere dell’immensità del cielo stellato, a tal punto che si è iniziato a parlare di ‘astroturismo’, un’attività che raduna sia gli appassionati di astronomia sia i curiosi dei fenomeni celesti.
Una delle possibilità di conoscere il territorio e valorizzare il cielo notturno era già stata iscritta nel programma Matera Capitale Europea della Cultura 2019, con il progetto Interreg Europe “Night Light”, finalizzato a valorizzare due risorse preziose della Basilicata – quali il buio ed il silenzio – che la saturazione mediatica e l’illuminazione eccessiva delle città contemporanee rischiano di estinguere.
Ma il legame tra la Basilicata e le stelle è ben consolidato da tempo con la presenza di ben 3 osservatori astronomici a Matera, ad Anzi e a Castelgrande. Matera, dal 1983 gode di una finestra sullo spazio grazie al Centro di Geodesia Spaziale, uno tra i centri di osservazione più importanti d’Europa.
Dal 2022 sarà possibile visitare il parco astronomico che sorgerà nell’interno dell’area di Geodesia ‘La città delle stelle’, che metterà a disposizione un planetario, un telescopio e un laboratorio astronomico per i visitatori. Un progetto, ormai divenuto realtà, che si concretizzerà nei prossimi mesi con un nuovo percorso di scoperta, di attrazione turistica e di divulgazione scientifica. Dove il visitatore riuscirà a ricongiungersi con la sua vera natura, non a caso nella città dei Sassi, dove l’esplorazione sulla civiltà umana era già fortemente caratterizzante.
Sarà un viaggio spaziale unico, grazie ad una cupola di diametro 10 metri, che mostrerà il sistema planetario tramettendo immagini dell’intero universo. Un sistema che consente di muoversi virtualmente nello spazio, visitare pianeti, viaggiare tra immagini acquisite direttamente dalle agenzie spaziali, camminando in un’atmosfera di pace e serenità.