La Pacchiana è bellissima nei suoi folti capelli neri. Ammicca e sorride sorniona. È la donna più famosa della Basilicata: è l’icona sull’etichetta dell’Amaro Lucano ed è riconoscibile ovunque. Ha il fascino immortale di Sofia Loren e come ogni diva è sfuggente. I suoi occhi sono voltati altrove, come se nascondesse un segreto, un segreto nascosto nella terra e nelle piante.
Proprio in questo suo ritrarsi si rivela qualcosa di magico in lei che la rannoda alle antiche magiare. Anche le erbe che porta nel cestino rimandano a un legame con la terra e con la potenza vivificante e indistruttibile della natura, come fossero incantesimi che solo a lei è dato conoscere. Proprio come fosse una strega.
O una fata.
Seconda la leggenda, la Pacchiana viveva a Terravecchia, il quartiere più antico di Pisticci. Era il 1894, e il pasticcere Pasquale Vena dava vita a un liquore destinato ad una gran fortuna.
Allora, la florida bellezza della ragazza faceva innamorare più d’uno, e la sua fama – si racconta – travalicava i confini del borgo. Anche Pasquale Vena doveva esserne stato soggiogato se decise di omaggiarla attraverso l’etichetta. Di lei, non si sa altro. La sua vita e la sua stessa esistenza sono avvolte dalla leggenda.
Ma ci piace immaginarla intenta al lavoro nei campi con indosso l’abito tradizionale di Pisticci. Si dice che lo stesso nome “Pacchiana” sia stato imposto a questo costume popolare dalla nobiltà locale, a sottolineare la sciatteria delle contadine e delle artigiane. Eppure, la Pacchiana ha trionfato: è lei l’icona della bellezza e dell’eleganza lucana senza tempo, con la sua immortale “suttanin”, la sottogonna, “u ‘snal”, il grembiule, a “u scipp”, il seducente corpetto ricamato con un filo d’oro… A guardarla, persino i cerchi alle orecchie, “li circiedd”, sembrano cesellati per mettere in evidenza l’anima libera e gitana di questa ragazza caparbia, volitiva e modernissima.
Dopo oltre un secolo, di lei non ci resta che un volto disegnato, impegnato a guardare altrove. Come quello di una dea popolana delle messi, custode di segreti e di magia immortali.