Le due statue in legno dipinto (ca. 1540), con abbondante uso di foglia d’oro e lacca rossa, di misura terzina, rappresentano Federico I d’Aragona e Isabella del Balzo, la coppia regale al vertice del trono napoletano dal 1496 al 1501, e sono ubicate nell’area presbiteriale della Chiesa Madre di Ferrandina (Matera), dedicata a Santa Maria della Croce.
La critica le attribuisce, per stringenti affinità stilistiche, al repertorio di Altobello Persio da Montescaglioso (1507-1593 ca.), capostipite di una famiglia di artisti che domina la scena materana fino al primo XVII secolo. Di lui si conoscono in particolare diverse sculture lapidee, tra cui il magnifico presepe della cattedrale di Matera (1534), caratterizzato da reminiscenze romaniche e da un sobrio naturalismo, costituisce il manifesto dello stile dello scultore montese. Formatosi probabilmente nel cantiere del chiostro della Badia del suo paese natale, ebbe modo di conoscere, e probabilmente frequentare, le botteghe di Stefano da Putignano, attivo in tarda età nel materano, e dei Gagini in Sicilia.
Anche le due opere ferrandinesi mostrano caratteri del tutto simili: sobrie ed eleganti, le figure appaiono statiche e regali, tanto nelle vesti quanto nei simboli del potere regio.
Può sorprendere che, ancora nel 1540, qualcuno commissionasse i ritratti (infatti del tutto ideali) di sovrani, defunti da mezzo secolo, per di più di un regno ormai scomparso – il Mezzogiorno era dal 1503 un Viceregno spagnolo. Ma occorre considerare il forte legame tra Ferrandina e la figura di Federico I d’Aragona, ri-fondatore del centro lucano intorno al 1494, quando sul trono Napoletano sedeva ancora (per l’ultimo anno) suo padre Ferdinando I, detto anche “Don Ferrante”, da cui deriva il nome del paese.