La rappresentazione della propria storia attraverso la pittura muraria ha radici antichissime. Nella versione più contemporanea, questo fenomeno si è tradotto in un desiderio di affermazione e comunicazione, nella volontà di usare gli spazi pubblici per la fruizione culturale e, perché no, in attrazione turistica.
Questa espressione artistica ha attecchito con particolare vigore nei borghi della valle del Melandro, al confine con la Campania: Satriano di Lucania, Sant’Angelo le Fratte, Savoia di Lucania si trovano proprio sulla frontiera con il Cilento e il Vallo di Diano, facenti parte della regione storica della Lucania. Piccoli villaggi contadini immersi nella natura, dove i cicli della terra si ripetono immutati, sono diventati protagonisti di un progetto grazie al quale, negli ultimi 30 anni, sono state realizzate oltre 450 opere tra murales, sculture e lavori di ceramica. A questi comuni si è aggiunto, più recentemente, Vietri di Potenza, che produce olio di qualità eccellente. Satriano, paese d’origine del pittore cinquecentesco Pietrafesa, ha iniziato negli anni ’80 a trasformare i muri anonimi delle case in rappresentazioni della propria gente, tra sacro e profano, colorati racconti di fatica, miti e leggende.
Il più recente esperimento di arte pubblica è stato realizzato a Stigliano, il paese più alto della provincia materana, aggrappato in una posizione baricentrica a più di 900 metri, dai quali si gode di un panorama a 360 gradi. Lo spirito trainante di questa operazione risiede nella volontà di mettere in relazione la comunità locale con l’arte contemporanea e di arginare lo spopolamento che interessa molte aree della regione. Anche qui, la fonte primaria di ispirazione sono le meraviglie naturali e le antiche usanze della vita rurale, che si mescolano a rivisitazioni visionarie e contemporanee tra storia e magia. Merita una visita questo villaggio ritirato nel cuore remoto della Basilicata, che si mostra nella sua disorientante stratificazione architettonica ricoperta di murales, intervallata da sculture e installazioni.
È molto particolare l’esperienza offerta dal sorprendente murale in 3d realizzato a Castelluccio Inferiore, minuscolo borgo alle porte del Parco Nazionale del Pollino. Qui un intero edificio è diventato una tela di 400 metri quadri, piena di storie e colori, perfettamente integrata nel lussureggiante contesto naturalistico circostante. L’opera può essere fruita ed apprezzata da diversi punti di vista, davvero unica.
Un viaggio nell’arte di strada, alla scoperta di questi borghi che hanno trovato la propria voce in una modalità comunicativa silenziosa, tipica dei popoli lucani.