La pregevole scultura in legno, in alto rilievo e con il fondo piatto, doveva un tempo costituire la figura centrale all’interno di un polittico, forse raffigurante una Maestà di Cristo e della Vergine.
Della viva policromia resta soprattutto l’abbondante foglia d’oro, con tracce di lacca rossa visibili sui risvolti del mantello. Attribuita un tempo a botteghe d’ambito napoletano, è stata recentemente avanzata l’ipotesi, seguita da molti, che si debba invece alla bottega veneziana dei Moranzone, che a metà del Quattrocento costituisce una realtà ben affermata nel basso Adriatico e nell’entroterra appulo-lucano.
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