Seguire il pellegrinaggio che, a Viggiano, porta la Madonna Nera al Sacro Monte, è un piccolo, straordinario, viaggio. Conoscere le tradizioni più antiche e quelle attorno a cui le comunità locali si riuniscono è, infatti, un aspetto importantissimo di qualunque escursione, in grado di rendere ogni esperienza più profonda e significativa.
Il culto della Madonna di Viggiano è il più importante della Lucania e risale probabilmente all’arrivo dall’Oriente dei monaci basiliani. La Vergine nera è la Regina e la Patrona della Basilicata. Due volte l’anno è possibile assistere alla processione a lei dedicata: la prima domenica di maggio, per l’ascensione al Sacro Monte, e la prima domenica di settembre quando si attua la discesa e il ritorno in paese della statua. Entrambi gli eventi si snodano intorno al Santuario del Sacro Monte. Un luogo panoramico e suggestivo a 1725 metri, in cui lo sguardo spazia sull’alta Val d’Agri giungendo fino all’Appenino.
Prima tappa: La basilica Pontificia di Viggiano
Il percorso del pellegrinaggio della Madonna nera di Viggiano, parte dalla basilica Pontificia del borgo. Qui è custodita la statua della Vergine per otto mesi all’anno, da settembre a maggio, dal 1735, quando fu consacrata la Chiesa. Entrando, colpisce subito il soffitto a cassettoni romani intarsiati con oro e stucchi del 1854. Ma è proprio il simulacro della Madonna del Sacro Monte posto sull’altare maggiore a chiamarci.
Seconda tappa: chiesa di San Sebastiano
La seconda tappa del nostro viaggio seguendo il percorso del pellegrinaggio della Madonna del Monte è la piccola chiesa di San Sebastiano, in piazza Plebiscito, a Viggiano. Qui, è condotta la statua della Vergine Nera, la sera che precede la prima domenica di maggio. Tutto avviene tra il clamore dei fuochi d’artificio e la musica della banda. Nella notte, la fila dei fedeli che vogliono toccare l’effigie sacra si allunga fino al mattino quando, alle 6, si svolge la santa messa che dà il via all’ascensione della Madonna al sacro Monte.
Terza tappa: La piana di Bonocore
Dodici portatori conducono a spalla la statua della Madonna di Viggiano fino alla Piana di Bonocore dove si celebra un’altra messa (in genere intorno alle 11 del mattino). Si tratta di un punto panoramico che è possibile raggiungere anche in auto. Da qui in poi, però, si prosegue solo a piedi su una strada lastricata lunga poco più di un chilometro, in salita, per percorrere la quale occorrono circa 40 minuti. C’è moltissima gente al seguito della processione. Molti sono a piedi nudi. La fatica fisica e il trasporto devozionale sono palpabili. Le fontane sul percorso servono per ritemprarsi e bere. I “poggi”, piccoli altari in pietra su cui poggiare la statua della Madonna, consentono ai portatori brevi soste ristoratrici. Il sentiero, intanto, si snoda tra alberi di faggio e prati con scorci aperti sulla natura intorno, e sulla Valle del fiume Agri.
Quarta tappa: il Santuario del sacro Monte
L’ultima tappa del percorso è il Santuario del Sacro Monte a 1726 metri sul livello del mare. Qui, durante la festa dell’ascensione, la devozione tocca il suo apice. La fatica sparisce dal volto dei fedeli mentre i portatori fanno fare tre giri intorno alla cappella della statua della Vergine. È l’ultimo atto prima di accedere al luogo di culto. Quanti hanno seguito la processione scalzi, entrano nel Santuario in ginocchio. L’effigie sacra è accarezzata con rami o fiori. È l’apoteosi di una mistica millenaria che affonda le sue radici nella cultura agreste. Si racconta, infatti, che la statua fu trovata da alcuni pastori sulla sommità del monte all’interno di un albero cavo…
Come arrivare a Viggiano:
Si può arrivare a Viggiano con un mezzo proprio partendo da Potenza (60 chilometri) imboccando la Strada Statale SS 94 (Tito – Brienza) e poi la Strada Statale SS 598 (Fondovalle d’Agri), uscita Villa d’Agri;
Da Matera (150 chilometri), attraverso la Strada Statale SS 403 Basentana fino al Bivio Pisticci-Craco e poi tramite la strada statale SS 598 (Fondovalle d’Agri), uscita Viggiano.