Immersa tra le colline del Vulture-Melfese sorge Ripacandida, in provincia di Potenza.
Bianco, come il colore della collina su cui sorge l’abitato e oro come il miele: sono due delle tonalità che possono essere associate al paesino lucano. In una zona in cui il vino la fa da padrone, come quella ai piedi del Monte Vulture, non verrebbe immediato il collegamento con il miele che però, nelle sue preziose gocce, esprime l’essenza della Lucania e della sua ricchezza territoriale.
Proprio a Ripacandida la produzione del miele affonda le radici alle pendici del vecchio Vulcano, dove gli apiari Rondinella sono collocati. Sarà per questo che, sin dall’antichità, si narra che la popolazione del luogo utilizzasse il miele anche per le sue proprietà ricostituenti e antisettiche.
In questo borgo lucano si trova un avanzatissimo laboratorio in cui si estrae e si confezionano diverse varietà di miele, diventato un prodotto d’eccellenza del territorio. Tra queste: Acacia, Millefiori, Castagno, Sulla, Melata di bosco, Eucalipto, Agrumi, Trifoglio e Rosmarino.
Nella “Città del Miele”, il prelibato nettare ha il sapore della tradizione, della passione e dell’esperienza. Qui è possibile scoprire tutte le sfumature del miele italiano e lucano Made in Ripacandida. Ambrato, chiaro, beige, rossiccio, dal sapore pungente, amarognolo o dolce come il caramello: il miele di Ripacandida soddisfa le necessità dei palati più esigenti, prestandosi ad abbinamenti diversi e molto creativi dal pane, ai formaggi, passando anche per la carne.