Minuziosamente definito in sede contrattuale, questo grande dipinto fu commissionato da due pii, ricchi uomini di Muro Lucano (Potenza) al pittore fiammingo Cornelis Smet, la cui bottega napoletana fu luogo di formazione di tanti grandi artisti nativi delle Fiandre e attivi nel Viceregno.
La composizione simmetrica vede al centro la Madonna intenta ad elargire, insieme a Gesù infante, il rosario ai Santi Domenico e Caterina da Siena. Nel registro inferiore, il papa, l’imperatore ed altri nobili sovrani assistono alla scena. Lo sfondo classico tardo rinascimentale e la facilità narrativa si uniscono felicemente al preziosismo naturalistico tipicamente fiammingo.